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Cronaca

Incursione a Veterinaria, sostegno ai medici: questi non rappresentano gli animalisti

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Incursione a Veterinaria, sostegno ai medici: questi non rappresentano gli animalisti

<h3>Sull’aggressione alla Facoltà di Veterinaria

Parla a Fanpage.it Luigi Carrozzo, volontario del rifugio “L’emozione non ha voce” di Napoli. In merito all’incidente che ha scosso la comunità accademica, Carrozzo afferma: “Comportamento non da animalisti”.

Una condanna unanime

L’attacco alla Facoltà di Veterinaria ha sollevato una forte ondata di indignazione tra i cittadini e gli esperti del settore. Molti si sono espressi in solidarietà con i medici coinvolti, sottolineando che tali azioni non rappresentano i valori del vero attivismo per i diritti degli animali.

L’equilibrio tra attivismo e violenza

Il dibattito si infiamma sulla necessità di distinguere tra proteste pacifiche e atti di violenza. “Questi non sono animalisti,” ribadisce Carrozzo, e invita a riflettere sul significato autentico del rispetto verso gli animali e gli esseri umani.

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Cronaca

Gustavo Nocella, capo del narcotraffico catturato in Colombia: pagava 5mila euro al mese di affitto.

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Gustavo Nocella, capo del narcotraffico catturato in Colombia: pagava 5mila euro al mese di affitto.

<h3>Arrestato il narcos conosciuto come “Ermes”

Il 58enne Gustavo Nocella, noto nel mondo criminale come “Ermes”, è stato arrestato a Medellin, in Colombia. L’uomo era conosciuto come una figura di riferimento per diversi clan della camorra napoletana, operando da un lussuoso appartamento nella famosa città colombiana.

Un legame forte con i clan napoletani

Gustavo Nocella, descritto come un narcos di rilievo, è stato per lungo tempo il contatto principale per molte organizzazioni criminali campane. La sua influenza e connessioni con i clan napoletani lo hanno reso un punto nevralgico nel traffico di sostanze illegali tra l’Italia e il Sud America, contribuendo a rafforzare le operazioni internazionali della camorra.

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Cronaca

Cardito, opposizione all’abbattimento di un edificio: gli abitanti si chiudono dentro, fermate le ruspe

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Cardito, opposizione all’abbattimento di un edificio: gli abitanti si chiudono dentro, fermate le ruspe

Tensioni a Cardito per l’abbattimento di una palazzina: centinaia di persone barricate in casa

Cardito, un tranquillo comune del Napoletano, si trova oggi al centro di una vicenda che ha gettato nel caos l’intera comunità. L’annunciato abbattimento di una palazzina, avviato dalle autorità locali per motivi non ancora del tutto chiariti, è stato fermato dal drastico gesto di decine di residenti.

I residenti si barricano in casa

La "notizia" ha rapidamente alimentato il malcontento tra i cittadini: centinaia di persone, uniti da un forte legame di vicinato e da uno spirito di solidarietà, hanno deciso di resistere nella maniera più pacifica possibile, barricandosi all’interno delle loro dimore. Un atto controllato di resistenza civile che ha immediatamente bloccato i lavori di demolizione previsti per la giornata.

Ruspe temporaneamente bloccate

Le ruspe, già pronte per l’intervento, si sono dovute arrestare di fronte alla crescente tensione. Gli operatori, sorpresi dall’inattesa presenza massiccia di residenti, non hanno potuto far altro che sospendere le operazioni in attesa di nuove direttive. La situazione resta incerta e "gli abitanti non sono intenzionati a cedere" senza un confronto diretto con le autorità competenti.

Autorità locali sotto pressione

Le autorità locali si ritrovano ora in una situazione delicata. L’abbattimento della palazzina, ritenuto una questione di pubblica sicurezza, deve tuttavia essere gestito con attenzione per evitare ulteriori disordini. Nel frattempo, la comunità di Cardito attende risposte e un possibile compromesso che possa tutelare i diritti di tutti i coinvolti.

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Cronaca

Aggressione al capotreno e macchinista della Circumvesuviana, terrore sulla tratta Napoli-Sorrento

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Aggressione al capotreno e macchinista della Circumvesuviana, terrore sulla tratta Napoli-Sorrento

<h3>Attacco Violento ai Dipendenti della Circumvesuviana

Capotreno e macchinista presi a calci e pugni nei pressi della stazione Villa Regina, a Torre Annunziata. L’episodio di violenza si è verificato lungo la linea Napoli-Sorrento, seminando panico tra i presenti. Le forze dell’ordine sono state allertate e stanno indagando sull’accaduto per identificare i responsabili dell’aggressione.

Protesta e Richiesta di Maggior Sicurezza

In risposta a questo grave evento, l’Usb ha rilasciato una dichiarazione chiedendo un incremento delle misure di sicurezza per proteggere lavoratori e passeggeri: «Chiediamo interventi urgenti e concreti per garantire l’incolumità del personale». L’Usb ha inoltre proclamato uno sciopero di 4 ore per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sul problema della sicurezza.

Sciopero di 4 Ore Annunciato dall’Usb

La decisione di proclamare lo sciopero è stata presa dopo l’ennesimo episodio di violenza che ha coinvolto i dipendenti della Circumvesuviana. «Non possiamo tollerare che i lavoratori siano vittime di aggressioni inaccettabili», ha dichiarato un rappresentante sindacale. I dettagli e le modalità dello sciopero saranno resi noti nelle prossime ore.

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