Cronaca
Detenuto trovato con un telefono in carica mentre dormiva nel carcere di Avellino.
Il Sappe, il Sindacato autonomo di polizia penitenziaria, ha divulgato una notizia riguardante un episodio accaduto nel carcere di Avellino. Un detenuto è stato sorpreso con un cellulare, che aveva mantenuto in carica all’interno della cella. Questo evento ha sollevato nuovamente la questione della sicurezza nelle carceri e la necessità di misure più rigorose per prevenire l’introduzione di dispositivi non autorizzati all’interno delle strutture penitenziarie. Il Sappe ha richiesto un inasprimento delle pene per quei detenuti che cercano di introdurre cellulari nelle carceri.
Problematiche della sicurezza carceraria
L’introduzione di telefoni cellulari nelle carceri rappresenta una sfida importante per la sicurezza all’interno di queste strutture. Questi dispositivi possono facilitare comunicazioni non autorizzate con l’esterno, rappresentando un grosso rischio per la sicurezza sia dei detenuti che del personale carcerario. Le misure correnti, nonostante siano costantemente aggiornate, sembrano non essere sufficienti per contrastare efficacemente questo fenomeno.
Richiesta di pene più severe
Il Sindacato autonomo di polizia penitenziaria, a fronte di questi incidenti, sollecita un rafforzamento delle sanzioni per coloro che violano le regole introducendo dispositivi elettronici nei penitenziari. La necessità di pene più severe è vista come un deterrente per scoraggiare tali azioni, che compromettono la sicurezza e l’ordine delle istituzioni penitenziarie. Per ulteriori informazioni, si può consultare il seguente link.
