Cronaca
Detenuti al processo per violenze in carcere: “Usati olio bollente e punteruoli contro gli agenti”.
Ammissioni inaspettate durante il processo
Per la prima volta, durante il processo sulle violenze ai danni dei detenuti a Santa Maria Capua Vetere, due reclusi hanno ammesso l’uso di olio bollente contro gli agenti. Le dichiarazioni, inaspettate, sono state raccolte durante una delle udienze nell’ambito della complessa indagine che sta cercando di fare luce sugli episodi di violenza all’interno della struttura penitenziaria.
Dettagli dell’udienza
Gli accusati hanno fornito dettagli sugli eventi, sottolineando il ricorso a mezzi estremi come l’olio bollente, usato per ferire gli agenti penitenziari. Questa testimonianza mette in luce un quadro ancora più complesso delle dinamiche di tensione e violenza che caratterizzano il carcere di Santa Maria Capua Vetere.
Conseguenze legali
Le ammissioni al processo potrebbero avere ripercussioni significative sullo svolgimento del procedimento legale, aggiungendo nuovi elementi alle indagini in corso e potenzialmente influenzando le decisioni future del tribunale.
