Cronaca
Colpi d’arma da fuoco a Napoli, ferito alle gambe un uomo: trasportato in codice rosso all’Ospedale del Mare
Un 33enne è stato ricoverato in ospedale dopo essere stato colpito da un proiettile alle gambe a Napoli. Fortunatamente, la sua vita non è in pericolo. La Squadra Mobile sta conducendo le indagini sull’accaduto.
Dettagli dell’Incidente
L’episodio è avvenuto nel cuore di Napoli, dove il 33enne è stato colpito da colpi di arma da fuoco, riportando ferite alle gambe. Nonostante la gravità dell’azione, l’uomo è stato immediatamente soccorso e portato all’Ospedale del Mare, dove è stato codificato come paziente in codice rosso. I medici, dopo un primo intervento, hanno confermato che il paziente non è in pericolo di vita.
Indagini della Squadra Mobile
Le indagini sono in corso per risalire ai responsabili e comprendere la dinamica precisa dell’accaduto. La Squadra Mobile di Napoli è al lavoro per raccogliere tutte le testimonianze e prove possibili per chiarire il contesto in cui si è verificata la sparatoria. Fino a questo momento, non sono state rese note ulteriori informazioni sull’eventuale movente o sugli autori dell’attacco.
Cronaca
Domani i funerali di Arcangelo Correra, il 18enne ucciso a Napoli con un colpo di pistola alla testa
I funerali di Arcangelo Correra si svolgeranno domani, giovedì 14 novembre, nella chiesa che sorge poco distante dal punto esatto in cui è stato ucciso.
Arcangelo Correra
Si svolgeranno domani, giovedì 14 novembre, i funerali di Arcangelo Correra, il 18enne ucciso nella notte del 9 novembre in piazzetta Sedil Capuano, nel centro di Napoli. Le esequie del ragazzo si terranno alle ore 15 nella chiesa di Santa Caterina a Formiello, che sorge poco distante al luogo in cui Arcangelo Correra è stato colpito mortalmente da un proiettile alla testa dall’amico Renato Caiafa, 19 anni, che si è poi costituito alla polizia, confessando l’omicidio. È stato proprio il 19enne ad accompagnare Correra all’ospedale Pellegrini, dove il giovane è deceduto, presentandosi poi spontaneamente in Questura.
Renato Caiafa resta in carcere
Proprio nelle scorse ore, Caiafa è apparso davanti al gip del Tribunale di Napoli, che ha deciso di non convalidare il fermo emesso precedentemente nei confronti del 19enne, ma ha comunque disposto il carcere. Renato Caiafa, infatti, è indagato a piede libero per l’omicidio colposo di Arcangelo Correra, mentre il fermo era stato emesso per la detenzione e la ricettazione della pistola.
È sull’arma che si concentrano maggiormente le indagini degli inquirenti. Caiafa, infatti, sia durante la confessione che durante l’interrogatorio, ha sempre sostenuto di aver trovato la pistola adagiato su uno pneumatico di un’automobile parcheggiata nelle vicinanze e di aver sparato per errore all’amico, colpendolo in piena fronte.
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Cronaca
Paziente tenta di aggredire infermiera all’ospedale Pellegrini di Napoli: poliziotto ferito per difenderla
L’aggressione si è verificata nel tardo pomeriggio di ieri nel nosocomio nel cuore di Napoli: il poliziotto, che ha difeso l’infermiera, ha riportato contusioni al volto. Il prefetto di Napoli Michele di Bari ha espresso vicinanza ai due, sottolineando l’importanza dei presidi di polizia negli ospedali.
Ennesima aggressione all’interno di un ospedale di Napoli: teatro dell’ultimo episodio è stato l’ospedale Pellegrini, nel cuore del centro storico della città. Nel tardo pomeriggio di ieri, martedì 12 novembre, un paziente ha tentato di aggredire una infermiera: fortunatamente, un poliziotto delle Volanti, allertato dal collega in servizio presso il presidio di polizia in ospedale, è intervenuto e ha fermato l’aggressore, evitando che l’infermiera venisse colpita ma riportando delle contusioni al volto.
Sull’episodio di violenza andato in scena all’ospedale Pellegrini, il prefetto di Napoli, Michele di Bari “esprime la propria vicinanza all’agente e all’infermiera” si legge in una nota. “Il prefetto – si legge ancora – evidenzia come la presenza della Polizia di Stato, a tutela del personale sanitario, continuerà ad essere garantita, aggiungendosi ai dispositivi di allarma punto a punto e ai sistemi di videosorveglianza già attivi, per garantire lo svolgimento in sicurezza del lavoro da parte dei sanitari in servizio nei Pronto Soccorso”.
Sui social, inoltre, anche l’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate”, in prima linea nel denunciare aggressioni ai danni del personale sanitario a Napoli e provincia, ha parlato di quanto accaduto al Pellegrini, definendo l’ospedale “di trincea” per l’ennesima aggressione verificatasi…
Cronaca
Record per la parcheggiatrice abusiva nella Zona Ospedaliera: denunciata 41 volte nel 2024, pretendeva 10 euro
La donna, una 51enne di Mugnano, è stata sorpresa ancora una volta durante gli ultimi controlli operati dai carabinieri nella Zona Ospedaliera: è stata denunciata per la 41esima volta in un anno.
Sono 11 i parcheggiatori abusivi denunciati durante una serie di controlli operata nelle scorse ore dai carabinieri nella Zona Ospedaliera di Napoli. Tra questi, c’è una vera e propria detentrice di uno speciale guinness dei primati, una donna di 51 anni residente a Mugnano, nella provincia partenopea, che è stata denunciata 41 volte in un anno.
Nello specifico, nella serata di ieri, martedì 12 novembre, i carabinieri hanno controllato ancora una volta quella porzione dell’area collinare di Napoli, nella quale si concentra buona parte degli ospedali della città, visitata ogni giorno, purtroppo, da migliaia di persone e che, quindi, fa molto gola ai parcheggiatori abusivi. Alcuni sono dei veri e propri habitué, a tal punto da comparire anche nella mappatura di Street View di Google Maps; tra questi c’è, come detto, la 51enne, sorpresa ieri sera ancora una volta a pretendere soldi per la sosta delle vettura. La donna, pertanto, è stata denunciata nuovamente: si tratta della 41esima denuncia nel 2024. Insieme a lei, come detto, altri 10 parcheggiatori abusivi, quasi tutti volti già noti, sono stati denunciati.
Il tariffario della sosta alla Zona Ospedaliera: 10 euro per le auto, 5 per le moto
Come appurato dai militari dell’Arma, il tariffario imposto dai parcheggiatori abusivi, incuranti, in molti casi, del dolore delle persone che erano costrette a parcheggiare all’esterno degli ospedali, era molto alto: 10 euro per la automobili, che…