Cronaca
Napoli, frammento dell’oggetto che ha colpito la turista mancante: sospetto che sia stato rimosso prima dell’arrivo della polizia
Si indaga sulla possibilità che una parte dell’oggetto caduto dall’alto possa essere stata portata via prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. Zaia: “Massima vicinanza alla ragazza e ai familiari”
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Indagini sulle cause dell’incidente
Le autorità stanno cercando di fare chiarezza su quanto accaduto, poiché si sospetta che una parte dell’oggetto che ha colpito la turista possa essere stata rimossa dal sito prima dell’intervento della polizia. L’evento ha destato grande preoccupazione e ha mobilitato le forze dell’ordine per ricostruire la dinamica dei fatti.
Zaia ha espresso “massima vicinanza alla ragazza e ai familiari”, sottolineando l’importanza di un’indagine approfondita per accertare eventuali responsabilità e prevenire futuri incidenti di questo tipo.
Il ruolo delle forze dell’ordine
Gli agenti sono stati allertati subito dopo l’episodio, ma l’assenza di una parte dell’oggetto potrebbe complicare le indagini. Per questo, è fondamentale stabilire se vi sia stato un intervento esterno prima dell’arrivo delle autorità. Testimoni e residenti nell’area sono stati invitati a fornire qualsiasi informazione utile a chiarire i fatti.
La dinamica dell’incidente e la collocazione dell’oggetto sono elementi cruciali su cui si stanno concentrando gli investigatori, per comprendere se vi siano stati movimenti sospetti o se qualcuno abbia tentato di alterare la scena del misfatto.
Implicazioni per la sicurezza pubblica
Quest’incidente solleva importanti interrogativi sulla sicurezza pubblica e sulla gestione degli spazi urbani. La possibilità che un oggetto possa cadere dall’alto e colpire passanti rappresenta un rischio che necessita di misure preventive e di monitoraggio. Le autorità locali potrebbero essere chiamate a rivedere le norme di sicurezza per evitare il ripetersi di episodi simili.
L’attenzione ora è rivolta a stabilire tutte le circostanze dell’incidente e a adottare le necessarie precauzioni affinché la sicurezza dei cittadini e dei turisti sia garantita in ogni momento.
Cronaca
Ragazzino accoltellato a Giugliano, il bimbo di 10 anni va dai carabinieri: un incidente, arma trovata in strada
Accompagnato dai genitori e da un avvocato, il bimbo di 10 anni che domenica sera ha accoltellato un 13enne a Giugliano, dopo una lite per un pallone, si è presentato spontaneamente dai carabinieri.
Immagini di repertorio
Ha ammesso di aver accoltellato il 13enne, ma ha sottolineato si sia trattato di un incidente e di aver trovato il coltello per strada. Il bambino di 10 anni che, nella serata di domenica 17 novembre ha accoltellato un coetaneo a Giugliano, nella provincia di Napoli, dopo una lite per un pallone, ieri si è presentato spontaneamente dai carabinieri, accompagnato dai genitori e da un avvocato. Alla presenza dei militari dell’Arma e del pubblico ministero della Procura dei Minori di Napoli, il bambino ha rilasciato delle dichiarazioni spontanee, raccontando la sua versione della violenza andata in scena in piazza Gramsci, nel centro di Giugliano, domenica sera.
Il coltello trovato per strada: il racconto del bambino di 10 anni
Agli inquirenti, l’aggressore ha raccontato di aver notato dei ragazzini che giocavano nei campetti alle spalle di piazza Gramsci: intenzionato a prendere il pallone, quando se l’è trovato a tiro se n’è impossessato. Così, quando il 13enne ha provato a riprenderselo, il bimbo di 10 anni ha estratto un coltello che, secondo quanto riferito agli inquirenti, avrebbe trovato per strada: a questo punto, avrebbe ricevuto uno spintone da dietro, ferendo involontariamente il 13enne, che ha rimediato un taglio alla gamba sinistra. Il bimbo è poi fuggito, abbandonando il coltello in strada.
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Cronaca
Esplosione nella fabbrica di botti a Ercolano, le tre vittime non sono ancora state identificate ufficialmente
Anche se all’interno della fabbrica di botti esplosa ieri a Ercolano, nella provincia di Napoli, c’erano solo Samuel Tafciu e le sorelle Sara e Aurora Esposito, lo stato dei corpi non permette ancora una identificazione ufficiale.
L’esplosione in contrada Patacca, a Ercolano (Napoli)
C’erano Samule Tafciu, 18 anni, e le sorelle Sara e Aurora Esposito, di poco più grandi, all’interno della fabbrica abusiva di fuochi d’artificio illegali esplosa nel pomeriggio di ieri, lunedì 18 novembre, a Ercolano, nella provincia di Napoli, come ha confermato a Fanpage.it la suocera del ragazzo. Tuttavia, lo stato in cui versano i corpi, come hanno fatto sapere gli inquirenti, non permette ancora l’identificazione ufficiale.
“Mio genero era a nero, era il primo giorno. Le due ragazze lavoravano lì per aiutare la madre. Non sappiamo cosa è successo” ha detto ancora a Fanpage.it la suocera di Tafciu, che conferma quindi la natura abusiva e illegale dell’attività. Il 18enne lascia una compagna e una bambina, nata soltanto quattro mesi fa. L’esplosione, che è stata molto forte ed è stata avvertita anche a molta distanza, si è verificata intorno alle 15 di ieri in contrada Patacca; la struttura è andata completamente distrutta. Sul posto i vigili del fuoco, che si sono adoperati per estrarre i corpi e mettere in sicurezza l’area e i carabinieri, ai quali sono affidate le indagini.
La Procura indaga contro ignoti
Indagini che sono coordinate dalla Procura di Torre Annunziata, competente sul territorio, che ha aperto una inchiesta, al momento contro ignoti. Il lavoro dei militari dell’Arma, coordinati dai magistrati oplontini, sta vertendo in queste…
Cronaca
Bomba esplode nella notte a Barra: danneggiati un bar, un panificio e due auto
La deflagrazione ha riguardato un bar tabacchi in via Figurelle: la bomba ha danneggiato l’esterno di due locali e anche due auto parcheggiate. Indagini affidate ai carabinieri.
Momenti di paura nella notte appena trascorsa a Barra, quartiere della periferia orientale di Napoli: poco dopo la mezzanotte, infatti, una grossa bomba carta è esplosa in via Figurelle. L’esplosione ha danneggiato l’esterno di un bar tabacchi e di un panificio, infrangendo le vetrine; danni sono stati riportati anche da due automobili parcheggiate proprio dove è esplosa la bomba. Vista l’ora non troppo tarda, molti sono stati i residenti che hanno udito la deflagrazione.
Oltre ai danni riportati dai due esercizi commerciali e dalle automobili, non si segnalano persone ferite. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Poggioreale, ai quali sono affidate le indagini per comprendere le motivazioni dietro l’attentato dinamitardo e individuare i responsabili.