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Cronaca

Vesuvio: bonifica continua nelle aree colpite dagli incendi

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Vesuvio: bonifica continua nelle aree colpite dagli incendi

Bonifica Continua sul Vesuvio Dopo i Recenti Incendi

L’attività di bonifica delle aree colpite dai recenti incendi sul Vesuvio continua anche oggi, dopo aver impegnato gran parte della giornata di ieri. L’intervento mira a prevenire la riaccensione di eventuali focolai residui nell’area alta di via Montagnelle.

Squadre di Intervento in Azione

Vigili del fuoco, protezione civile e volontari delle associazioni cittadine sono impegnati sul campo per garantire la sicurezza dell’area. Il loro compito è spegnere definitivamente ogni punto ancora caldo e prevenire ulteriori incendi, migliorando così la sicurezza dell’area.

Un Altro Principio d’Incendio

Ieri, un nuovo principio d’incendio è stato segnalato in via Ruggiero, una zona adiacente alle aree protette del Parco Nazionale del Vesuvio. Grazie all’intervento tempestivo delle squadre di terra, le fiamme sono state subito circoscritte, evitando una potenziale propagazione pericolosa.

Nessun Pericolo per i Residenti

Fortunatamente, come nel caso di via Montagnelle, non ci sono stati pericoli per i residenti. Il sindaco di Torre del Greco, Luigi Mennella, ha sottolineato l’importanza delle operazioni di bonifica, che hanno permesso di gestire la situazione con maggiore serenità.

Ringraziamenti delle Autorità

Il sindaco ha espresso la sua gratitudine al prefetto di Napoli, Michele di Bari, per il coordinamento esemplare messo in atto attraverso i suoi uffici. La Regione Campania e la sua unità di protezione civile hanno giocato un ruolo cruciale nel rispondere prontamente a ogni emergenza.

Impegno di Forze dell’Ordine e Volontari

La preziosa collaborazione tra vigili del fuoco, forze dell’ordine, polizia locale e uffici comunali di protezione civile è stata decisiva nel limitare i danni ambientali e garantire la sicurezza delle persone. Il sindaco ha anche voluto ringraziare i volontari delle associazioni di protezione civile, che con spirito di sacrificio hanno contribuito a fronteggiare i momenti più critici.

In conclusione, l’impegno congiunto delle varie forze in campo ha dimostrato l’efficacia di una risposta coordinata nell’affrontare le emergenze, garantendo la sicurezza dei cittadini e preservando l’ambiente circostante.


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Cronaca

In auto con hashish e pistola nel cruscotto, due arresti nel Napoletano

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In auto con hashish e pistola nel cruscotto, due arresti nel Napoletano

Due 21enni arrestati a Brusciano, nel Napoletano: in auto hashish e una pistola col colpo in canna nel cruscotto.

Immagine di repertorio

Erano in auto con una pistola nel cruscotto colpo in canna ed hashish: due le persone arrestate a Brusciano dai carabinieri durante un servizio a lungo raggio nelle aree popolari nella provincia di Napoli. Nel dettaglio, i militari dell’Arma attorno alle due di notte hanno notato un’automobile con all’interno due persone: da un controllo, è emerso che entrambi fossero 21enni già noti alle forze dell’ordine, e così sono scattate le prime perquisizioni, che hanno permesso ai carabinieri di rinvenire e sequestrare quattro grammi di hashish, facendo scattare i controlli più approfonditi.

Ed è stato lì che i carabinieri hanno ritrovato nel cruscotto una pistola a tamburo con matricola abrasa e colpo in canna, all’interno del cruscotto. L’arma, subito sequestrata, sarà sottoposta ad accertamenti balistici per verificare se ci sia stato un suo eventuale utilizzo in fatti di sangue o altri delitti. Per i due, invece, è scattato l’arresto e si trovano ora in carcere a disposizione dell’Autorità giudiziaria: dovranno rispondere di detenzione di arma illegale.

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Beve sostanza tossica scambiandola per acqua, avvocato in rianimazione a Nocera Inferiore

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Beve sostanza tossica scambiandola per acqua, avvocato in rianimazione a Nocera Inferiore

L’avvocato 43enne è stato ricoverato in rianimazione all’Ospedale Umberto I di Nocera Inferiore: è grave.

Immagine di repertorio

Beve una sostanza tossica scambiandola per acqua: in rianimazione un avvocato 43enne di Nocera Inferiore, in provincia di Salerno. Il professionista, secondo le prime informazioni, sembra sia rimasto vittima di un terribile disguido. Avrebbe, infatti, ingerito una sostanza caustica, non è chiaro se acida o basica, riportando gravi conseguenze. L’incidente risale al pomeriggio di lunedì 18 novembre 2024.

Avvocato 43enne ricoverato a Nocera Inferiore

Il legale, dopo aver ingerito per sbaglio la sostanza, si sarebbe sentito male. Immediatamente è partita la macchina dei soccorsi. Sul posto è arrivata un’ambulanza del 118 che ha trasportato il ferito d’urgenza presso l’Ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, per le cure mediche del caso. Qui, il personale sanitario ha deciso per il ricovero nel reparto di rianimazione. Le condizioni della vittima sono considerate serie.

Indagini sulla natura del liquido ingerito

Secondo le prime ricostruzioni, il 43enne avrebbe bevuto un liquido, immaginando, probabilmente, che fosse acqua naturale. Invece, si trattava, sembra, di una sostanza tossica e velenosa, la cui natura non è stata ancora chiarita, forse soda caustica, o un qualche tipo di acido. Subito dopo è stato colto da malore. Quando è arrivato in ospedale, i medici hanno subito capito la gravità della situazione ed hanno deciso, in via precauzionale, il ricovero in rianimazione, dove il legale si trova è attualmente sotto costante e attento monitoraggio.

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“Nei guai per essere stata amica coi bimbi”, l’audio della prof picchiata a Castellammare

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“Nei guai per essere stata amica coi bimbi”, l’audio della prof picchiata a Castellammare

Proseguono le indagini sul pestaggio della prof a Castellammare di Stabia; alcune mamme parlano di video espliciti mandati ai bambini, di cui però non è emersa traccia.

L’insegnante di sostegno picchiata da una trentina di genitori giovedì scorso a Castellammare di Stabia (Napoli) sapeva di essere finita “nel mirino” dei genitori, e credeva che fosse successo per una eccessiva confidenza che aveva dato a una delle bambina e che la madre aveva frainteso. Lo si evince da un messaggio vocale che la prof aveva inviato il giorno prima dell’aggressione e nel quale, oltre ad accennare alla vicenda, la donna manifesta l’intenzione di chiedere un trasferimento. L’audio è stato trasmesso da “Ore 14”, il programma condotto dal giornalista Milo Infante su Rai Due.

Il raid risale al 14 novembre. In quella circostanza un gruppo di circa 30 persone aveva fatto irruzione tentando di linciare la prof; la donna era stata salvata dal padre, che nel parapiglia ha rimediato la frattura di un polso. L’insegnante ha dovuto fare ricorso alle cure mediche: trauma cranico, trenta giorni di prognosi.

Le accuse delle mamme di Scanzano

Alcune delle mamme hanno riferito nel corso della trasmissione di avere denunciato l’insegnante martedì, e di avere segnalato mercoledì e giovedì la vicenda ai vertici scolastici. Secondo il loro racconto gli abusi sessuali sarebbero avvenuti ai danni di 5 bambini e sarebbero collegati ad una chat chiamata “La Saletta” dove, a loro dire, la donna avrebbe mostrato video a contenuto sessuale esplicito e di pedofilia; una delle mamme, sentita dal programma, ha detto che l’insegnante avrebbe anche minacciato di morte una bambina che…

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