Cronaca
Triplice tentato omicidio ai Banchi Nuovi: 6 ragazzi arrestati
</p>
Sei Giovani Arrestati per il Ferimento di Due Ragazzi a Napoli: Raid Organizzato nei Minimi Dettagli
La Polizia ha fermato sei giovani per il coinvolgimento nel ferimento di due ragazzi a Napoli avvenuto alla fine di giugno. Il raid, che ha lasciato la città sotto shock, sembra essere stato pianificato nei minimi particolari.
I Dettagli dell’Operazione della Polizia
Secondo le indagini preliminari, il gruppo di giovani avrebbe organizzato l’attacco con estrema precisione. Le forze dell’ordine hanno lavorato incessantemente per raccogliere prove e testimonianze che hanno portato ai fermi. La dinamica dell’evento e le motivazioni dietro l’atto violento sono al vaglio degli inquirenti, ma tutto lascia pensare a una pianificazione meticolosa.
Un Raid Sconcertante: Le Vittime
Le due vittime del raid sono state attaccate senza pietà e hanno riportato ferite gravi. La città di Napoli è rimasta scossa dall’accaduto, e la comunità locale chiede giustizia per i ragazzi feriti. L’intervento immediato dei soccorsi ha evitato conseguenze ancora peggiori, ma la gravità dell’atto ha innescato una forte reazione pubblica.
L’importanza della Pianificazione nell’Indagine
Una delle chiavi dell’indagine è stata la scoperta di dettagli che indicano una preparazione preventiva dell’aggressione. La polizia ha seguito una pista basata su informazioni e testimonianze che hanno permesso di risalire agli autori del raid. Le autorità hanno sottolineato l’importanza della collaborazione dei cittadini nel fornire informazioni utili.
Impatto Sulla Comunità e Azioni Future
Il raid ha avuto un impatto significativo sulla comunità di Napoli, generando un forte senso di insicurezza tra i residenti. Le autorità locali stanno pianificando misure aggiuntive per aumentare la sicurezza e prevenire futuri episodi di violenza. L’arresto dei sei giovani rappresenta un passo importante nella lotta contro la criminalità organizzata e i comportamenti violenti.
Richiesta di Giustizia
La comunità di Napoli e i familiari delle vittime chiedono una punizione esemplare per i responsabili, e cercano risposte sulla matrice dell’aggressione. Il processo giudiziario che seguirà dovrà chiarire molti aspetti di questa vicenda sconcertante.
Cronaca
Ercolano, esplosione nella fabbrica di fuochi abusiva: morti due sorelle e un 18enne
aggiornamento
18 Novembre 2024
20:00
Scoppio in un una fabbrica di fuochi d’artificio abusiva ad Ercolano, al confine con San Giorgio a Cremano; tre le vittime accertate.
L’esplosione in contrada Patacca, a Ercolano (Napoli)
Sono due sorelle di 26 anni originarie di Marigliano e il 18enne albanese Samuel Tafciu le tre vittime dell’esplosione avvenuta nel primo pomeriggio di lunedì 18 novembre, ad Ercolano, popoloso centro in provincia di Napoli, zona Vesuviana. Lo scoppio è avvenuto intorno alle 15 all’interno di un appartamento al civico 94 di contrada Patacca, dove si trovava una fabbrica di fuochi d’artificio abusiva. Secondo la testimonianza di alcuni residenti i tre erano tutti al primo giorno di lavoro: l’attività, illegale, era stata allestita nel fine settimana ed era entrata in funzione oggi.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della tenenza di Ercolano, i sanitari del 118 e i pompieri. Michele Mazzaro, comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Napoli, nelle prime fasi degli interventi ha specificato che “la preoccupazione principale è la messa in sicurezza del sito. Speriamo di riuscire a farlo nel minor tempo possibile. Al momento non sappiamo se ci sono altri dispersi, speriamo di no ma non possiamo escluderlo”.
Esplode fabbrica di fuochi d’artificio a Ercolano
Le cause della deflagrazione sono per ora al vaglio, è verosimile che a determinarla siano stati i materiali stoccati nel casolare. Questo è il periodo dell’anno in cui le fabbriche di botti illegali sono in piena…
Cronaca
Esplode fabbrica di fuochi ad Ercolano, 3 morti. La suocera di Samuel: “Era il primo giorno”
Sono tre le vittime accertate dell’esplosione della fabbrica di fuochi d’artificio abusiva ad Ercolano (Napoli): le sorelle Aurora e Sara Esposito, e il 18enne Samuel Tafciu.
“Dentro c’erano mio genero e le due ragazze. Ci hanno chiamato alle 13 ed era tutto a posto. Alle 15 siamo stati avvertiti che la fabbrichetta era scoppiata. Mio genero lascia mia figlia di 17 anni e una bambina di quattro mesi..”. A parlare, con la voce rotta dal dolore, è la mamma della compagna di Samuel Tafciu, il giovanissimo di origini albanesi tra le tre vittime dell’esplosione nella fabbrica di fuochi d’artificio illegale ad Ercolano, in provincia di Napoli. Con lui c’erano Aurora e Sara Esposito, due sorelle di 19 e 24 anni. Per i tre era il primo giorno di lavoro ed erano, naturalmente, tutti in nero.
La suocera di Samuel: “Era il primo giorno di lavoro”
Il ragazzo, racconta la donna, viveva nella loro abitazione ad Ercolano, poco distante dal luogo della tragedia. Aveva compiuto 18 anni a giugno, quattro mesi fa era nata la bambina. La fabbrica, in una costruzione al civico 94 di contrada Patacca, secondo alcune testimonianze era stata allestita nel fine settimana ed era entrata in funzione appena oggi, 18 novembre. “Mio genero era a nero – continua la donna – era il primo giorno. Le due ragazze lavoravano lì per aiutare la madre. Non sappiamo cosa è successo”.
La struttura distrutta dall’esplosione
Il boato è stato chiaramente avvertito anche in diversi comuni del Vesuviano limitrofi alla cittadina di Ercolano. Il sindaco Ciro Buonajuto ha confermato che l’attività era abusiva: non è pervenuta nessuna richiesta al Comune né ad altri enti…
Cronaca
Ponticelli, falegname di 71 anni trovato morto con ferite alla testa
Il corpo senza vita di un 71enne è stato rinvenuto nella sua falegnameria di via dei Mosaici, a Ponticelli; le indagini sono affidate ai carabinieri.
Immagine di repertorio
Il corpo senza vita di un uomo, Arturo Panico, è stato trovato in una falegnameria di Ponticelli, nella periferia orientale di Napoli, intorno alle 20 di oggi, 18 novembre. L’attività si trova in via dei Mosaici, al civico 40. L’uomo, 71 anni, originario di Sant’Anastasia (Napoli) ma residente a Ponticelli, era già noto alle forze dell’ordine.
A quanto si apprende Panico aveva delle ferite lacerocontuse alla nuca e alla fronte. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno avviato le indagini coordinati dalla Procura di Napoli. Al momento le indagini sono a 360 gradi, l’ipotesi dell’omicidio non viene esclusa. Nella falegnameria è arrivato il medico legale per il primo esame sul corpo.