Cronaca
Sfollati della Vela Celeste lasciano rifugio universitario a Scampia
Lasciano la Sede Universitaria Federico II a Scampia: Gli Sfollati della Vela Celeste
Gli occupanti della sede dell’Università degli Studi di Napoli Federico II a Scampia, successivamente al crollo della Vela Celeste, hanno finalmente abbandonato gli edifici occupati. L’evacuazione è avvenuta in presenza delle forze dell’ordine, che hanno garantito che il processo si svolgesse in maniera ordinata e sicura.
Gli Sfollati della Vela Celeste
Dopo il crollo della Vela Celeste a Scampia, numerose famiglie erano state costrette a trovare rifugio temporaneo all’interno della sede universitaria della Federico II. Questa situazione d’emergenza aveva mobilitato le istituzioni e la comunità locale per offrire assistenza ai residenti più colpiti.
Intervento delle Forze dell’Ordine
La presenza delle forze dell’ordine è stata cruciale per garantire che gli occupanti lasciassero la struttura in modo pacifico. L’intervento è stato coordinato per assicurare che non ci fossero scontri o tensioni durante l’operazione di sgombero, facilitando così una risoluzione serena della crisi.
Il Futuro degli Sfollati
Ora che gli occupanti hanno lasciato l’università, la priorità resta quella di trovare una sistemazione adeguata per le famiglie sfollate. Le autorità locali sono al lavoro per fornire soluzioni abitative stabili e sicure, cercando di minimizzare ulteriori disagi per coloro che hanno perso la loro casa a causa del crollo.
Impatto sull’Università di Scampia
Il rilascio della struttura universitaria permetterà anche all’Università Federico II di riprendere pienamente le proprie attività. La comunità accademica di Scampia potrà così ritornare alla normalità, con la speranza che le lezioni e le altre attività accademiche possano riprendere senza ulteriori interruzioni.
Conclusioni
La recente evacuazione degli sfollati dalla sede universitaria di Scampia rappresenta un passo avanti importante nella gestione delle conseguenze del crollo della Vela Celeste. L’intervento delle forze dell’ordine ha garantito una transizione pacifica, permettendo alle autorità di concentrarsi sulla ricerca di nuove sistemazioni stabili per le famiglie colpite.
Per ulteriori approfondimenti, continua a leggere.
Cronaca
Maltempo, il vento fa cadere alberi e rami tra Vomero e Arenella
Rami e alberi caduti anche tra Vomero e Arenella: sono i danni del maltempo che si è abbattuto su Napoli. L’allerta meteo continuerà fino a domani.
Il maltempo che ha flagellato la Campania non ha risparmiato neppure Napoli: i danni maggiori si sono registrati al Vomero, dove il forte vento ha portato alla caduta di rami e di alberi, portando anche alla chiusura di alcune strade ed allo stop del traffico veicolare. In via Orsi, strada che porta alla Tangenziale di Napoli, la caduta di un albero ha costretto le automobili a deviare il proprio percorso, fin quando l’albero non è stato posto di lato alla strada permettendo una circolazione alternata.
Stessa situazione in piazza Quattro Giornate, nei pressi dello Stadio Collana: anche qui, il forte vento ha portato alla caduta di grossi rami, ma non si registrano feriti. Qualche lamiera si è invece staccata da alcuni tetti, volando in strada, ma fortunatamente senza colpire nessuno. I più hanno infatti evitato di andare in giro vista anche l’allerta meteo che persisterà fino a domani su tutta la regione e anche sul capoluogo cittadino. Complessivamente, l’ondata di maltempo si è “limitata” alla caduta di rami ed alberi, con qualche lamiera scoperchiata nelle zone più critiche: ma fortunatamente non si contano feriti, mentre i danni sono stati di poco conto. Domani il maltempo inizierà a scemare, e lascerà il posto al freddo: vento e pioggia saranno un ricordo, almeno per qualche giorno. Dalla prossima settimana si attende un nuovo peggioramento del quadro meteorologico su tutta la regione, con il ritorno delle piogge, del vento e con un nuovo crollo delle temperature che…
Cronaca
Sparatoria nel Napoletano, due persone ricoverate in gravi condizioni in ospedale
Due persone ricoverate in codice rosso e prognosi riservata negli ospedali di Acerra e Frattamaggiore, raggiunti da colpi d’arma da fuoco. Poco prima, una sparatoria a Casoria: si indaga per capire se le due cosse siano collegate.
Immagine di repertorio
Due persone sono in gravi condizioni dopo essere state raggiunte da colpi d’arma da fuoco: un 40enne è all’ospedale di Acerra, mentre un 58enne è ricoverato all’ospedale di Frattamaggiore. Entrambi sono già noti alle forze dell’ordine e sono stati raggiunti da diversi proiettili in varie parti del corpo. I due sono in codice rosso e prognosi riservata. I carabinieri stanno cercando di ricostruire cosa sia accaduto.
Poco prima, c’era stata una sparatoria a Casoria: in via Salvo D’Acquisto, i carabinieri della locale stazione sono intervenuti attorno alle 20 per la segnalazioni di spari, rinvenendo sul posto alcuni bossoli, ma nessun ferito. Si indaga ora per capire se i due feriti gravi ricoverati negli ospedali di Acerra e Frattamaggiore siano in qualche modo collegati a questa sparatoria oppure ad un altro fatto di cronaca di cui al momento non vi sarebbe conferma.
Cronaca
Il forte vento stacca le lamiere da una scuola a Montoro: all’interno 20 tra studenti e docenti
Il forte vento che ha soffiato sull’Irpinia ha fatto cadere rami e alberi in tutta la provincia: a Montoro si staccano le lamiere dal tetto di una scuola.
Il forte vento che si è abbattuto oggi su tutta la Campania ha fatto danni soprattutto in Irpinia, dove si registrano diversi rami caduti un po’ ovunque su tutto il territorio e, soprattutto, a Montoro, dove in serata il forte vento ha fatto staccare alcune lamiere dal tetto dell’Istituto Alberghiero, in via Cerreto Cappella. Nonostante l’episodio sia avvenuto nel tardo pomeriggio, all’interno dell’istituto c’erano una ventina di persone, tra frequentatori dei corsi serali e docenti.
Sul posto sono accorsi i carabinieri della stazione di Montoro, in attesa dell’intervento dei vigili del fuoco per la messa in sicurezza dell’istituto. Non si registrano feriti, ma solo tanta paura.