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Cronaca

Salvataggio a Ischia: Guardia Costiera soccorre 5 persone, 2 bambini

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Salvataggio a Ischia: Guardia Costiera soccorre 5 persone, 2 bambini

Salvataggio a Ischia: Operazione della Guardia Costiera per una Famiglia in Pericolo al Largo dell’Isola

Ischia. Un motoscafo di circa 9 metri ha lanciato un emergenza SOS mentre navigava al largo dell’isola, segnalando una potenziale via d’acqua a bordo.

Pronto Intervento della Guardia Costiera

In pochi minuti, le unità navali della Guardia Costiera sono arrivate sul luogo, hanno trasbordato i passeggeri e hanno messo in sicurezza l’imbarcazione.

Il Contesto dell’Intervento

L’operazione di soccorso si è svolta nelle acque antistanti Lacco Ameno. Un team di subacquei è attualmente impegnato nell’ispezione dello scafo per individuare la causa dell’allagamento e valutare le possibili soluzioni al problema.

A Bordo del Motoscafo

Sul motoscafo si trovava una famiglia composta da cinque persone, di cui tre adulti e due bambini. Dopo il lancio dell’allarme, la Capitaneria di Porto ha mobilitato le unità navali GC B 154 e MV CP 829, che sono state inviate immediatamente.

Condizioni Meteo Avverse

Le operazioni di soccorso sono state rese ancora più difficili a causa delle avverse condizioni meteo, ma nonostante ciò, i soccorritori hanno agito rapidamente.

Operazione di Salvataggio

All’arrivo delle unità di soccorso, il motoscafo già presentava evidenti difficoltà con la cabina allagata. Grazie alla professionalità e alla rapidità degli equipaggi, i cinque naufraghi sono stati salvati e trasferiti sulla motovedetta, visibilmente scossi ma senza ferite.

Ispezioni e Prime Ipotesi

Nel frattempo, un team di subacquei è stato calato in acqua per esaminare lo scafo e individuare la fonte dell’allagamento. Le prime ipotesi suggeriscono una possibile falla nello scafo, ma saranno i rilievi dei subacquei a confermarlo. Nel frattempo, il motoscafo è stato messo in sicurezza e rimorchiato verso il porto più vicino per ulteriori controlli.

Le Testimonianze

“Stavamo navigando tranquillamente quando all’improvviso abbiamo sentito un forte rumore e l’imbarcazione ha iniziato a imbarcare acqua. Abbiamo cercato di attivare la pompa di sentina ma non è bastato. Abbiamo subito lanciato l’allarme e poco dopo sono arrivati i soccorsi. Non abbiamo parole per ringraziare la Guardia Costiera.”

Appello alla Prudenza

L’episodio odierno serve come monito per tutti i diportisti: è fondamentale controllare sempre lo stato dell’imbarcazione prima di uscire in mare e disporre di tutta l’attrezzatura di sicurezza necessaria. In caso di emergenza, è importante mantenere la calma e contattare immediatamente i soccorsi.

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Cede una parte della tettoia al Maximall Pompei, travolto un operaio di 29 anni

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Cede una parte della tettoia al Maximall Pompei, travolto un operaio di 29 anni

Un operaio di 29 anni è stato travolto questa mattina al Centro Commerciale Maximall Pompei di Torre Annunziata dalla caduta di una tettoia: è in ospedale.

I carabinieri all’interno del centro commerciale Maximall

Incidente sul lavoro questa mattina al Centro Commerciale Maximall Pompei di Torre Annunziata: una parte della tettoia ha ceduto travolgendo un operaio di 29 anni. L’uomo, in stato di incoscienza, è stato portato all’Ospedale del Mare di Ponticelli dal personale del 118, per politraumi da schiacciamento. Le sue condizioni sarebbero gravi. Sequestrata l’area coinvolta all’interno del Centro Commerciale da parte della Procura di Torre Annunziata, che ha aperto un fascicolo d’indagine. Sulla vicenda indagano i carabinieri: sul posto anche personale dell’Asl. Al momento il Centro Commerciale è chiuso al pubblico in vista dell’inaugurazione che si terrà giovedì 28 novembre.

I carabinieri all'interno del centro commerciale Maximall dove è avvenuto l'incidente

I carabinieri all’interno del centro commerciale Maximall dove è avvenuto l’incidente

Le condizioni dell’operaio sono considerate gravi: l’episodio è avvenuto questa mattina, ma non è chiaro se possa essere imputabile alle pessime condizioni meteorologiche che si sono abbattute sulla Campania, con forti raffiche di vento e pioggia già da questa notte. Sulla vicenda è chiamata ora a fare chiarezza la Procura di Torre Annunziata, competente per il territorio. L’operaio di 29 anni è all’Ospedale del Mare per politraumi da schiacciamento riportati nell’incidente.

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Precipita dal 30° piano dell’Hotel Ambassador di Napoli, muore una donna a Napoli

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Precipita dal 30° piano dell’Hotel Ambassador di Napoli, muore una donna a Napoli

Una donna di 52 anni è morta dopo essere precipitata dal 30° piano dell’Hotel Ambassador di via Medina a Napoli, a due passi dalla Questura.

Una donna di 52 anni è morta a Napoli dopo essere precipitata dal 30° piano dell’Hotel Ambassador di via Medina, a due passi dalla Questura partenopea. Fonti investigative riferiscono a Fanpage.it che si tratterebbe di suicidio. La donna è precipitata ieri sera, attorno alle 20, dal 30° piano del grande albergo che si trova su via Medina, e la sua caduta si è “interrotta” al nono piano dell’albergo, dove si è schiantata: per lei non c’è stato nulla da fare. Sul posto sono accorsi i carabinieri e le ambulanze del 118, ma è stato constatato solo l’inevitabile decesso.

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Spari sulla spiaggia a Torre Annunziata, preso 16enne. Il raid per uno sguardo di sfida

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Spari sulla spiaggia a Torre Annunziata, preso 16enne. Il raid per uno sguardo di sfida

Identificato il secondo componente del raid nel Lido Azzurro di Torre Annunziata (Napoli): è un 16enne. Gli spari tra i bagnanti dopo una discussione per “uno sguardo di sfida”.

È stato identificato il giovane che, insieme a un 18enne vicino al clan Gionta, nello scorso luglio aveva fatto irruzione nel Lido Azzurro di Torre Annunziata (Napoli) aprendo il fuoco tra i bagnanti con fucile e pistola: si tratta di un 16enne, è stato rinchiuso in un istituto di pena minorile in esecuzione di una ordinanza di applicazione di misura cautelare per tentato omicidio aggravato e porto e detenzione di arma da fuoco, reati commessi con l’aggravante di avere agito col metodo mafioso in concorso con un maggiorenne.

L’episodio risale al 19 luglio. Dalle indagini era emerso che si era trattato di una ritorsione, partita per uno “sguardo di sfida”. L’obiettivo del raid, che in quel momento si trovava in spiaggia, era riuscito a scappare ed era rimasto illeso. Il primo componente del raid era stato bloccato il 26 luglio: S. D. A., 18 anni, imparentato con pregiudicati del clan dei “Valentini”, era stato fermato con le accuse di tentato omicidio, strage e detenzione e porto di armi da sparo, anche per lui con l’aggravante del metodo mafioso.

Secondo le ricostruzioni il ragazzo aveva avuto una discussione con un bagnante che gli aveva rivolto “uno sguardo di sfida”; il 18enne aveva quindi organizzato subito il raid, con l’aiuto del complice: in due avevano sparato incuranti della presenza di numerosi bagnanti. Il secondo giovane, minorenne, è stato identificato nel corso delle indagini svolte dalla Polizia di Stato e coordinate dalla Procura per i…

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