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Cronaca

Porta il cellulare in assistenza e gli rubano 87mila euro dal conto per acquistare una BMW.

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Porta il cellulare in assistenza e gli rubano 87mila euro dal conto per acquistare una BMW.

Donna truffata a Caserta: le rubano l’identità digitale e le svuotano il conto. Scatta l’inchiesta della Procura.

Una donna di Caserta è stata vittima di un inganno che le ha causato la perdita di una somma ingente di denaro. Dopo aver portato il suo cellulare in assistenza, si è accorta che la sua identità digitale era stata rubata. Successivamente, i truffatori hanno svuotato il suo conto bancario, causando un danno finanziario di notevole entità. Ora, la Procura ha avviato un’inchiesta per fare luce su quanto accaduto.

Identità digitale rubata

L’incidente ha avuto inizio quando la donna ha consegnato il suo telefono a un centro di assistenza per effettuare alcune riparazioni. Tuttavia, al momento della restituzione del dispositivo, non si è accorta subito che era stato alterato in modo tale da compromettere la sua sicurezza digitale. I truffatori sono riusciti ad accedere ai suoi dati personali e hanno usato tali informazioni per rubare la sua identità digitale.

Conto bancario svuotato

Con l’identità digitale della donna nelle loro mani, i malfattori hanno infiltrato il suo conto bancario, riuscendo a prelevare una somma di 87mila euro. Questo denaro è stato poi utilizzato per l’acquisto di una lussuosa automobile BMW. Il danno economico è stato scoperto dalla donna troppo tardi, quando era ormai complicato risalire agli autori del furto.

Inchiesta della Procura

A seguito della denuncia presentata, la Procura di Caserta ha aperto un’inchiesta per identificare i truffatori e recuperare il denaro sottratto. Le indagini stanno esplorando ogni possibile pista, inclusa la responsabilità del centro di assistenza che aveva preso in carico il cellulare. Gli inquirenti stanno lavorando alacremente per fare luce sul modo in cui i truffatori sono riusciti a condurre questa operazione fraudolenta così sofisticata.

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Cronaca

Incendio a Napoli, fiamme visibili dalla Tangenziale nei pressi dell’uscita Zona Ospedaliera

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Incendio a Napoli, fiamme visibili dalla Tangenziale nei pressi dell’uscita Zona Ospedaliera

Incendio in Zona Ospedaliera, a Napoli: le fiamme visibili dalla Tangenziale. Vigili del fuoco e polizia sul posto.

Foto dal gruppo Facebook Abitanti di Capodimonte e non / Carlo Restaino

Un vasto incendio si è sviluppato nella serata di oggi, lunedì 18 novembre, nella Zona Ospedaliera di Napoli: le fiamme, ben visibili dalla Tangenziale, sono state segnalate sui social da diversi residenti. Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco e la polizia.

Foto dal gruppo Facebook Abitanti di Capodimonte e non / Carlo Restaino

Foto dal gruppo Facebook Abitanti di Capodimonte e non / Carlo Restaino

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Cronaca

L’omicidio di Arcangelo Correra e il muro di omertà degli amici

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L’omicidio di Arcangelo Correra e il muro di omertà degli amici

Omicidio di Arcangelo Correra

18 Novembre 2024

20:00

Renato Caiafa, reo confesso, e gli amici hanno fornito versioni che non convincono gli inquirenti: il nodo resta la provenienza della pistola che ha sparato al 19enne.

Renato Caiafa dice di avere trovato quella pistola un attimo prima della tragedia, di averla presa e di essersi messo a scherzare davanti agli occhi degli amici; che lo stesso Arcangelo Correra lo avrebbe sfidato, sempre scherzando, a sparargli. Gli altri ragazzi, invece, non avrebbero visto nulla: hanno detto che erano presenti, che non sapevano di quell’arma e che, proprio al momento dello sparo, erano voltati da un’altra parte. Due versioni che non coincidono, e che rappresentano un ostacolo alle indagini: i giovanissimi che erano presenti quella sera, gli unici che potrebbero dire come è andata, stanno mentendo.

L’omicidio di Arcangelo Correra a Napoli

Per ora l’unica cosa certa è che il ragazzo, 19 anni, è stato ucciso da un unico proiettile, che lo ha centrato in fronte. L’ipotesi dell’incidente viene quella ritenuta maggiormente verosimile, ma sono i contorni ad essere fumosi. E la pistola resta il nodo dell’inchiesta: nel fermo nei confronti di Caiafa il gip evidenzia che i comportamenti del giovane, reo confesso, non avrebbero senso se davvero la pistola fosse stata trovata in quel momento.

Quella pistola, scrive il gip, non poteva essere vista nelle condizioni descritte da Caiafa: è di…

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Cronaca

Prima la lite, poi l’inseguimento in auto e l’accoltellamento: fermato 20enne nel Casertano

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Prima la lite, poi l’inseguimento in auto e l’accoltellamento: fermato 20enne nel Casertano

Prima la lite, poi le coltellate dopo un inseguimento nel Casertano: fermato il presunto responsabile, la lite per futili motivi.

Immagine di repertorio

Una lite per futili motivi sfociata in accoltellamento: ancora violenza tra giovani, stavolta nel Casertano. Un ventenne è finito così in carcere a Santa Maria Capua Vetere, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Dovrà rispondere di tentato omicidio aggravato da futili motivi, porto illegale di arma bianca e violenza privata. Il giovane ferito se la caverà con ferite all’avambraccio destro.

Tutto è iniziato la sera del 15 novembre scorso, quando si era avuta una violenta lite in via Verga a Casal di Principe, forse scaturita per ragioni sentimentali, tra i due giovani. Uno dei due, resosi conto del pericolo, avrebbe tentato di fuggire a bordo della propria automobile, venendo inseguito dall’aggressore che, una volta raggiunto, lo avrebbe ferito all’avambraccio destro con un coltello a serramanico, minacciandolo anche di nuove aggressioni, stavolta con armi da fuoco, prima di scappare dal posto. La vittima era rimasta ferita all’avambraccio nel tentativo di difendersi dalle coltellate all’addome che l’aggressore tentava di infliggergli nelle fasi concitate dell’aggressione.

Una volta scappato via l’autore delle coltellate, la vittima è stata portata all’ospedale Pineta Grande di Castel Volturno, dove è stato dimesso successivamente alle cure ricevute. Le indagini della Procura della Repubblica di Napoli Nord, intanto, ha emesso questa mattina un fermo nei confronti dell’uomo, originario di San Cipriano d’Aversa, accusato di vari reati tra cui tentato omicidio aggravato da…

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