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Cronaca

Pomigliano: ladro uccide il padre e nasconde il corpo in auto

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Pomigliano: ladro uccide il padre e nasconde il corpo in auto

Pomigliano: Ladro Uccide il Padre e Nasconde il Cadavere nel Bagagliaio

Un inquietante ritrovamento è avvenuto vicino al casello autostradale di Pomigliano d’Arco, lungo l’autostrada A1. Nel bagagliaio di un’auto abbandonata su un cavalcavia, le autorità hanno scoperto il cadavere di un uomo.

Il Mistero del Cadavere Ritrovato

Il rinvenimento del corpo è avvenuto durante un’indagine correlata a un tentativo di furto in abitazione. La vittima si è rivelata essere il padre del sospettato, arrestato dai vigili urbani per tentato furto.

Dettagli sull’Arresto

L’individuo arrestato, e la vittima, sono entrambi di nazionalità tedesca. Secondo le prime ricostruzioni, l’auto condotta dal ladro, già destinatario di un mandato di arresto europeo, ha avuto un guasto. Questo ha costretto l’uomo a fermarsi nei pressi dello svincolo autostradale di Pomigliano d’Arco.

Tentativo di Fuga e Scoperta del Cadavere

L’uomo avrebbe quindi cercato di entrare in una delle abitazioni della zona, probabilmente alla ricerca di un veicolo per la fuga. Il cadavere del padre, nascosto nel bagagliaio, presentava diverse ferite da taglio. L’arrestato è stato trasferito al carcere di Poggioreale con l’accusa di furto aggravato.

Indagini e Prove della Colpevolezza

L’arresto del cittadino straniero, già ricercato a livello europeo, è avvenuto a seguito di una segnalazione fatta dai residenti di via Passariello. L’uomo è stato trovato in possesso di una somma di denaro contante, ritenuta il provento del furto.

Incastrato dalle Telecamere di Sorveglianza

Le immagini delle telecamere di videosorveglianza hanno confermato la presenza dell’individuo sulla scena del ritrovamento del cadavere. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli, hanno stabilito che l’arrestato era lo stesso che aveva abbandonato l’auto sul cavalcavia.

Coinvolgimento della Polizia

Gli agenti della Squadra Mobile di Napoli e il personale della Polizia Scientifica sono intervenuti sul luogo per effettuare ulteriori accertamenti. Le indagini procedono per fare piena luce su questo inquietante caso di cronaca nera.

Per ulteriori aggiornamenti sulla vicenda, seguite Cronache della Campania.

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A Cava de’ Tirreni scoperto un garage dove smontavano le auto rubate

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A Cava de’ Tirreni scoperto un garage dove smontavano le auto rubate

Un garage dove le automobili rubate venivano smontate: la scoperta della polizia a Cava de’ Tirreni, in provincia di Salerno.

L’attrezzatura recuperata dalla Polizia a Cava de’ Tirreni

Un garage dove le automobili rubate venivano smontate: lo hanno scoperto gli agenti di Polizia a Cava de’ Tirreni, in provincia di Salerno, durante un servizio di controllo del territorio. All’interno, anche una vettura rubata pochi giorni prima e già in parte smontata. Recuperate anche le attrezzature, mentre il proprietario dell’area è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria per il reato di riciclaggio. Indagini che proseguono per scoprire eventuali terzi coinvolti nella vicenda.

Tutto è accaduto durante un servizio straordinario di controllo del territorio di Cava de’ Tirreni disposto dal commissariato di Polizia del comune metelliano, al quale hanno preso parte anche i Reparti Inquadrati della Polizia di Stato. Durante questi controlli, è stato individuato un garage che, dopo i controlli, si è scoperto fosse adibito allo smontaggio di autovetture provento di furto. Non solo: gli agenti hanno anche trovato un’autovettura particolarmente costosa e già in parte smontata, risultata rubata al legittimo proprietario pochi giorni prima, in provincia di Napoli. Oltre a questo, sono stati trovati numerosi attrezzi per lo smontaggio della componentistica ed un apparecchio elettronico che annullava i segnali GPS posti a bordo delle vetture. Tutto materiale sequestrato, mentre per il proprietario dell’area è scatta la segnalazione per…

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Fuochi d’artificio al centro della strada, tra i palazzi e la auto che passano: follia a Fuorigrotta

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Fuochi d’artificio al centro della strada, tra i palazzi e la auto che passano: follia a Fuorigrotta

Momenti di pericolo in via Leopardi, nel cuore del quartiere Fuorigrotta, dove qualcuno ha esploso fuochi d’artificio proprio al centro della strada, in mezzo ai palazzi.

Fuochi d’artificio esplosi tra i palazzi in via Leopardi a Napoli (Foto: Fanpage.it)

Momenti di follia quelli che si sono vissuti nella tarda serata di oggi, lunedì 11 novembre, a Fuorigrotta, alla periferia occidentale di Napoli. In via Leopardi, nel cuore del quartiere, sono stati molti i residenti che sono stati turbati da boati molto ravvicinati: proprio al centro della strada, infatti, ignoti hanno fatto esplodere dei fuochi d’artificio. Chi ha pensato che non ci fosse alcun problema a posizionare e a far esplodere dei botti pirotecnici proprio in mezzo alla strada, non ha fatto i conti non soltanto con le auto parcheggiate, ma anche con quelle in transito che, impossibilitate a proseguire oltre, hanno dovuto modificare il loro tragitto; soprattutto, però, i fuochi sono stati esplosi proprio tra i palazzi che sorgono sulla strada, senza badare non soltanto al forte rumore della deflagrazione e al fumo provocato, quanto all’eventuale pericolo che avrebbero potuto arrecare ai condomini.

Proprio per questo, nel vademecum del Ministero dell’Interno sul corretto utilizzo dei fuochi d’artificio, si legge: “Non collocare mai i fuochi d’artificio nelle vicinanze di luoghi abitati o dove siano depositi di paglia, di grano, fienili, boschi”. Inoltre, si legge ancora: “Non accendere mai i fuochi dentro gli appartamenti, mai sui balconi e mai in…

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Irruzione nella yogurteria armati di fucile per spaventare un gruppo di coetanei: arrestati due giovani

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Irruzione nella yogurteria armati di fucile per spaventare un gruppo di coetanei: arrestati due giovani

Il raid è avvenuto a Sarno, nella provincia di Salerno, lo scorso 26 febbraio. I due giovani fecero irruzione armati di fucile nella yogurteria dove si trovava un gruppo di coetanei con i quali c’era stato un precedente litigio, esplodendo anche dei colpi in aria.

Dopo circa nove mesi gli inquirenti sono venuti a capo di un vero e proprio raid intimidatorio andato in scena a Sarno, nella provincia di Salerno, la sera dello scorso 26 febbraio: alcuni giovani armati di fucile fecero irruzione in una yogurteria della città soltanto per intimidire un gruppo di coetanei, con il quale c’erano stati dei precedenti dissidi. Pertanto i carabinieri, coordinati dalla Procura di Nocera Inferiore, hanno arrestato due giovani, che sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, con divieto di comunicazione e controllo mediante braccialetto elettronico.

Le indagini dei militari dell’Arma, che si sono avvalse delle analisi dei tabulati telefonici dei due indagati, delle informazioni acquisite tramite social, ma soprattutto delle immagini delle telecamere di sorveglianza, che hanno ripreso tutta l’azione criminale, hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei due giovani.

In particolare, i due, unitamente a un terzo soggetto, non ancora identificato, facevano irruzione nella yogurteria; uno dei due, prima di entrare, esplodeva due colpi di fucile in aria a scopo intimidatorio. Una volta all’interno dell’esercizio commerciale, i due indagati minacciavano i coetanei vittime del raid, nonché gli altri…

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