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Cronaca

Poggiomarino, dona immobili ai figli per evitare tasse esattoriali

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Poggiomarino, dona immobili ai figli per evitare tasse esattoriali

Poggiomarino, Cerca di Eludere le Cartelle Esattoriali Donando Immobili ai Figli

Un residente di Poggiomarino, con in sospeso cartelle esattoriali per un importo complessivo di quasi tre milioni di euro, ha tentato di proteggere il proprio patrimonio dalla confisca cedendo 14 immobili ai figli. Tuttavia, la procura della Repubblica di Torre Annunziata ha agito tempestivamente, autorizzando un provvedimento di sequestro preventivo del valore di 679.191,50 euro, eseguito dalla Guardia di Finanza.

Sequestro Preventivo degli Immobili

Appena ricevute le cartelle esattoriali, l’indagato ha intrapreso la strada della donazione degli immobili ai figli nel tentativo di evitare l’aggressione coatta dei beni. Questa strategia non è sfuggita all’attenzione delle autorità. La Procura di Torre Annunziata ha autorizzato immediatamente un provvedimento di sequestro preventivo, eseguito con efficienza dalla Guardia di Finanza. Il totale del valore dei beni sequestrati ammonta a 679.191,50 euro.

Intervento della Guardia di Finanza

Il provvedimento di sequestro è stato prontamente eseguito dalla Guardia di Finanza. Gli immobili sequestrati sono dislocati in varie località: otto a Poggiomarino, cinque a Torchiarolo (Brindisi) e uno a Scalea (Cosenza). Questo intervento rientra nell’ambito di un’indagine per sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.

Accusa di Sottrazione Fraudolenta

L’indagato è attualmente accusato di sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte. La recente notifica delle cartelle esattoriali ha reso il tentativo di protezione dei beni ancora più sospetto agli occhi delle autorità. L’atto di trasferire gli immobili ai figli è stato interpretato come un tentativo fraudolento di evitare il pagamento delle obbligazioni fiscali.

Il caso evidenzia l’impegno delle autorità nel combattere le azioni fraudolente volte a eludere il pagamento delle imposte, assicurando che i debiti siano saldati in conformità con la legge.

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Esplosione in fabbrica di fuochi d’artificio in Pianura

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Esplosione in fabbrica di fuochi d’artificio in Pianura

Il pomeriggio del quartiere di Pianura è stato squarciato da un boato improvviso, riportando alla mente il drammatico passato di questa terra, segnato da esplosioni che hanno mietuto vittime innocenti tra i giovanissimi. L’incidente è avvenuto in via Vicinale Grottole 10, intorno alle 16, quando una deflagrazione di origine ancora da accertare ha causato ingenti danni.

Le cause dell’esplosione

La causa esatta dell’esplosione è ancora sconosciuta e gli investigatori stanno lavorando per determinare le circostanze che hanno portato a questo evento. Le autorità hanno avviato un’indagine approfondita per stabilire se l’esplosione sia stata accidentale o se ci siano stati altri fattori coinvolti.

Il lavoro dei vigili del fuoco

I vigili del fuoco sono stati immediatamente allertati e hanno risposto con prontezza per gestire la situazione. Sono stati dispiegati team di soccorso per valutare i danni e garantire la sicurezza della zona. L’intervento rapido e professionale dei vigili del fuoco ha contribuito a prevenire ulteriori incidenti e a minimizzare i danni.

L’impatto sulla comunità

L’evento ha suscitato grande preoccupazione nella comunità locale, che è stata scossa da questo incidente. I residenti della zona sono stati invitati a rimanere calmi e a seguire le istruzioni delle autorità. La comunità si stringe intorno alle famiglie colpite e offre sostegno in questo momento difficile.

La risposta delle autorità

Le autorità locali hanno garantito che saranno condotte indagini approfondite per stabilire le cause dell’esplosione e che saranno prese tutte le misure necessarie per prevenire incidenti simili in futuro. La risposta rapida e coordinata delle autorità ha dimostrato l’impegno a proteggere la sicurezza pubblica e a supportare la comunità in momenti di crisi.

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Giovane minacciato di morte, stalker arrestato nel Beneventano

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Giovane minacciato di morte, stalker arrestato nel Beneventano

Nella zona di Benevento, un giovane è stato vittima di una seria minaccia, ma fortunatamente, l’intervento tempestivo dei carabinieri ha messo fine all’incubo. Un uomo di San Salvatore Telesino, noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti di violenza, è stato arrestato con l’accusa di atti persecutori dopo aver minacciato di morte la vittima. Questo evento drammatico ha scosso la comunità locale, mettendo in luce la necessità di una maggiore attenzione verso la sicurezza e la protezione delle persone.

Il Caso

Il caso in questione ha visto coinvolto un giovane della Valle Telesina, che ha subito una serie di minacce da parte dell’individuo arrestato. Le indagini hanno rivelato che l’uomo aveva un comportamento ossessivo e persecutorio nei confronti della vittima, arrivando a minacciarla di morte. Le forze dell’ordine hanno agito con rapidità e professionalità, arrestando l’individuo e ponendo fine alla situazione di pericolo.

L’Indagine

L’indagine condotta dai carabinieri ha messo in luce la gravità della situazione e la necessità di un intervento immediato. Gli investigatori hanno raccolto prove e testimonianze che hanno confermato la colpevolezza dell’individuo arrestato. Il caso è stato trattato con la massima serietà e urgenza, garantendo la sicurezza e la protezione della vittima.

La Risposta Delle Forze Dell’Ordine

L’intervento dei carabinieri ha dimostrato l’efficacia e la tempestività della risposta delle forze dell’ordine in situazioni di emergenza. La rapida azione ha evitato che la situazione degenerasse, proteggendo la vittima e la comunità locale. Il caso è un esempio di come la collaborazione tra le forze dell’ordine e la comunità possa portare a risultati positivi e aumentare la sensazione di sicurezza tra i cittadini.

Conclusione

Il caso di minaccia di morte a Benevento è un promemoria importante della necessità di una maggiore attenzione verso la sicurezza e la protezione delle persone. L’intervento dei carabinieri ha messo fine all’incubo della vittima, garantendo la sua sicurezza e la sua protezione. È fondamentale che la comunità locale e le forze dell’ordine continuino a lavorare insieme per prevenire situazioni simili e garantire la sicurezza di tutti i cittadini.

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Sequestro a Napoli: chiuso dehor abusivo in piazza Muzii

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Sequestro a Napoli: chiuso dehor abusivo in piazza Muzii

Napoli è stata teatro di un’operazione di sequestro condotta dalla Polizia Locale, volta a contrastare l’occupazione illegale dello spazio pubblico. In piazza Muzii, nel quartiere del Vomero, gli agenti hanno scoperto un dehor trasformato in una vera e propria sala privata, recintata da pareti in vetro e arredata con divani in pelle. Questa struttura, che occupava ben 30 metri quadrati di suolo pubblico, è stata sequestrata a seguito di un’attenta indagine condotta dalle forze dell’ordine.

Il contesto dell’operazione

L’operazione di sequestro è avvenuta nell’ambito di un piano più ampio di controllo e monitoraggio delle aree pubbliche della città, finalizzato a prevenire e contrastare le occupazioni abusive. La Polizia Locale di Napoli ha infatti intensificato i controlli per garantire il rispetto delle norme urbanistiche e di occupazione del suolo pubblico, ascoltando le esigenze dei residenti e dei commercianti che operano nella zona.

La struttura abusiva

La struttura sequestrata in piazza Muzii si presentava come un dehor apparentemente regolare, ma in realtà era stata trasformata in una stanza chiusa, arredata con tutti i comfort di un salotto privato. La presenza di divani in pelle e di pareti in vetro ne aveva fatto un luogo esclusivo, sottratto all’uso pubblico e destinato a ospitare solo gli avventori del locale che lo gestiva. Questo tipo di abuso non solo viola le norme urbanistiche, ma priva anche la collettività dello spazio pubblico che le è dovuto.

Risultati e prospettive

L’operazione condotta dalla Polizia Locale di Napoli in piazza Muzii rappresenta un importante passo avanti nella tutela dello spazio pubblico e nella lotta contro gli abusi edilizi. Questo intervento dimostra l’impegno delle autorità locali nel garantire il rispetto delle regole e nella protezione degli interessi dei cittadini. La vicenda del dehor sequestrato in piazza Muzii serve anche come monito per tutti quei commercianti e cittadini che pensano di poter occupare abusivamente lo spazio pubblico, sottolineando l’importanza di una corretta e trasparente gestione degli spazi comuni.

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