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Nuova libreria Mondadori a Napoli: inaugurazione lunedì!

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Nuova libreria Mondadori a Napoli: inaugurazione lunedì!

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Riapre a Napoli la Nuova Libreria Mondadori: Inaugurazione Lunedì

Dopo un avvio complesso, la nuova libreria Mondadori a Napoli è pronta ad aprire le sue porte lunedì prossimo. Inaugurata il 17 maggio scorso e chiusa dopo appena 24 ore per problemi legati ai permessi, la libreria riaprirà ufficialmente il 5 agosto alle 10.30. La cerimonia di taglio del nastro vedrà la partecipazione del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.

La Location Prestigiosa: Galleria Umberto I

Situata all’interno della storica Galleria Umberto I, uno dei monumenti più emblematici di Napoli, la nuova libreria Mondadori si estende su una superficie di 1.120 metri quadrati. Con queste dimensioni, diventa la libreria più grande di Napoli e una delle più imponenti in Italia. Dopo tre mesi di chiusura forzata e con i permessi finalmente in ordine, la libreria è pronta a diventare un punto di riferimento per appassionati di libri e cultura.

Un Progetto Ambizioso e Innovativo

Antonio Serpe, Chief Retail Officer delle librerie Mondadori, ha espresso grande soddisfazione per questa apertura: “Abbiamo sempre voluto che il flagship store di Mondadori Bookstore fosse a Napoli, una città ideale per il nostro progetto, in quanto i napoletani sono lettori appassionati. La scelta della Galleria Umberto I rappresenta appieno la nostra filosofia di porre la cultura e l’arte al centro, avvicinandola il più possibile alle persone, soprattutto ai giovani”.

Non Solo Libri: Un’Offerta Culturale Completa

La nuova Mondadori a Napoli non è solo una libreria con una vasta offerta di 148.000 volumi, ma ospita anche numerose aree tematiche. Ci sono spazi dedicati alla musica e al cinema, aree di lettura e studio, uno spazio per enodegustazioni, una sezione riservata agli eventi e una galleria fotografica.

Un Nuovo Punto di Ritrovo per la Comunità

Affacciata sullo storico Teatro Salone Margherita, la libreria diventa un nuovo punto di incontro per la comunità napoletana. Un luogo accogliente e stimolante dove cultura, arte e socialità si fondono. L’apertura dello store è attesa con entusiasmo dai cittadini e si prevede che diventerà un importante polo culturale per Napoli. L’appuntamento è fissato per lunedì 5 agosto alle 10.30, per celebrare l’inizio di questa nuova avventura culturale nel cuore pulsante della città.



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Cercano di spendere 50 euro falsi nei negozi, ma le banconote sono contraffatte male: 4 giovani denunciati

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Cercano di spendere 50 euro falsi nei negozi, ma le banconote sono contraffatte male: 4 giovani denunciati

� accaduto a San Felice a Cancello, nella provincia di Caserta, dove 4 giovani tra i 16 e i 24 anni sono stati denunciati dai carabinieri: la banconota da 50 euro che hanno cercato di rifilare a un negoziante è apparsa subito palesemente falsa.

Come Totò e Peppino nel film cult “La banda degli onesti”, si sono improvvisati falsari e hanno cercato di spendere banconote contraffatte da 50 euro in vari esercizi commerciali, ma la scarsa fattura delle stesse, che a vista d’occhio apparivano palesemente false, li ha fatti scoprire: a San Felice a Cancello, nella provincia di Caserta, quattro giovani – hanno tra i 16 e i 24 anni – sono stati denunciati dai carabinieri.

Nel pomeriggio di ieri, giovedì 21 novembre, i carabinieri della locale stazione sono intervenuti dopo numerose segnalazioni giunte al numero di emergenza 112 da parte di alcuni commercianti di San Felice a Cancello: quattro giovani, a più riprese, avevano cercato di spendere nei negozi cittadini delle banconote da 50 euro che risultavano palesemente false.

Immediate le indagini dei militari dell’Arma, che hanno rintracciato i quattro truffatori in erba, in piazza Castra Marcelli, a bordo di una Fiat Panda. Identificati e sottoposti a perquisizione, i quattro giovani sono stati trovati in possesso di 6 banconote da 50 euro false e di una somma di denaro di 720 euro, suddivisa in banconote di vario taglio, non contraffatte. Tutto il denaro è stato posto sotto sequestro, mentre i giovani sono stati denunciati in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria per spendita e introduzione nello stato, senza concerto, di monete falsificate in concorso tra loro.

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Su TikTok il fumetto che difende Crescenzo Marino, il figlio di McKay, boss di Secondigliano

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Su TikTok il fumetto che difende Crescenzo Marino, il figlio di McKay, boss di Secondigliano

Su un profilo TikTok di un amico di Crescenzo Marino è stato pubblicato un fumetto che difende il figlio del boss, condannato ad agosto a 10 anni di carcere; scritto in prima persona, sarebbe autobiografico.

L’infanzia in un quartiere difficile, l’arresto del padre, la scoperta di essere figlio di un boss di camorra e i tentativi di allontanarsi da quel mondo che l’hanno portato anche a stringere amicizia col rapper Geolier, fino a quando le manette sono scattate anche per lui e alla detenzione da innocente. Tutto raccontato in un fumetto che ieri sera è stato pubblicato su un profilo TikTok e che sarebbe stato disegnato da Crescenzo Marino, il figlio del capoclan Genny McKay. “Nato a Secondigliano”, questo è il titolo. E, subito sotto, la nota: “a cura di Crescenzo Marino”.

Il fumetto sulla vita del figlio del capoclan Marino

Non è sicuro che l’autore del fumetto sia effettivamente Crescenzo Marino, attualmente detenuto, ma è certo che il profilo su cui è stato pubblicato viene gestito da qualcuno molto vicino al ragazzo. Nato nel 1997, il giovane aveva appena sette anni quando è scoppiata la faida di Scampia, nel 2004. Il racconto a fumetti, scritto in prima persona e con protagonista Marino, inizia proprio da quel periodo: “Ricordo che giocavamo a pallone tra i colpi di pistola”.

Nel giro di qualche vignetta, la prima svolta: l’arresto di Gennaro Marino (2004). Le bugie della madre per non dirgli la verità: “Papà lavora in un castello”. Poi le “cose strane” che succedevano durante l’infanzia e l’adolescenza: i ragazzi che volevano essere suo amici e quelli che gli dicevano che non potevano invitarlo a casa perché “le loro…

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Infermiere preso a schiaffi all’Ospedale del Mare: arriva la Polizia

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Infermiere preso a schiaffi all’Ospedale del Mare: arriva la Polizia

Aggressione al Pronto Soccorso dell’Ospedale del Mare. Infermiere preso a schiaffi. Arriva la Polizia.

Infermiere aggredito al Pronto Soccorso dell’Ospedale del Mare oggi pomeriggio. Preso a schiaffi da un parente di una paziente che era arrivata nel nosocomio partenopeo, per una intossicazione, ma poi aveva deciso di andare via, rifiutando le cure. Uno degli infermieri, a quanto apprende Fanpage.it, è stato aggredito dai familiari sopraggiunti poco dopo sul posto, alla ricerca del loro parente ammalato.

Infermiere del Pronto Soccorso preso a schiaffi

L’aggressione è avvenuta prima da parte di un parente, ma solo verbalmente, poi da parte di un altro parente che avrebbe assalito l’infermiere alle spalle, schiaffeggiandolo. Alla fine i due parenti sono stati allontanati dalla sicurezza. Sul posto è arrivata la Polizia di Stato, allertata dal personale sanitario. L’infermiere colpito, invece, è stato refertato dai medici dell’ospedale.

La Polizia di Stato all’Ospedale del Mare

Ancora da chiarire la dinamica dell’accaduto. Secondo le prime ricostruzioni, l’aggressione sarebbe avvenuta attorno alle ore 15,00 di oggi, venerdì 22 novembre 2024. Si tratta dell’ennesimo atto di violenza contro il personale sanitario registrato negli ultimi mesi all’interno dei nosocomi napoletani. Le istituzioni sono impegnate per contrastare questo fenomeno. Per questi motivi sono stati istituiti dei drappelli delle forze dell’ordine all’interno dei pronto soccorso ospedalieri e sono state installate le telecamere a bordo dell’ambulanze del 118. Le difficoltà vissute da medici e infermieri all’interno dei pronto soccorso, purtroppo, rendono anche poco…

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