Cronaca
Napoli, Savarese d’Atri: “Rafforzare controlli dopo spari”
Napoli, Savarese d’Atri: “Rafforzare i Controlli Dopo gli Spari al Mercato di Antignano”
Un grave episodio di violenza ha scosso il mercato De Bustis, noto come il mercatino di Antignano, situato nel cuore di Napoli. Ieri mattina, poco dopo le 11:00, un individuo a volto coperto è arrivato sul posto a bordo di una moto e ha minacciato con una pistola una persona nei pressi dell’Eurobet, seminando il panico tra i presenti.
L’incidente al Mercato di Antignano
Il mercato De Bustis non è solo uno dei mercati storici di Napoli, ma anche un luogo quotidianamente frequentato da persone di tutte le età, in particolare donne, anziani e ragazzi. Ogni giorno il mercatino apre alle prime ore del mattino e rimane attivo fino alle 14:00. L’attacco, sebbene non abbia portato a spari grazie al diffuso panico, rappresenta un episodio allarmante e preoccupante, evidenziando una possibile mancanza di controllo del territorio.
La Richiesta di Maggiore Sicurezza
Walter Savarese d’Atri, consigliere comunale per il gruppo “Manfredi Sindaco”, ha espresso forte preoccupazione: “Chiediamo un intervento immediato e incisivo da parte delle forze dell’ordine. È essenziale rafforzare i controlli e garantire una maggiore presenza di pattuglie, al fine di scoraggiare potenziali atti criminali simili e proteggere la sicurezza di tutti i frequentatori del mercato.”
Proteggere la Comunità
Savarese d’Atri, sottolineando l’importanza di ripristinare un senso di sicurezza, ha concluso il suo intervento invitando le autorità competenti a prendere le misure necessarie. “È fondamentale ripristinare un senso di sicurezza e ordine nel mercato De Bustis affinché possa continuare a essere un luogo di incontro sicuro e sereno per la comunità.”
Appello alle Forze dell’Ordine
Questo episodio non può essere ignorato. Le forze dell’ordine devono agire con determinazione per garantire la sicurezza dei cittadini e combattere la criminalità. Solo con una presenza forte e costante delle autorità si potrà ridurre la sensazione di impunità che, purtroppo, ancora oggi può percepire chi decide di commettere atti criminali.
Fonte
Cronaca
Moto si schianta sul muretto: morto 18enne, l’amica 17enne in pericolo di vita a Vico Equense
Grave incidente nella notte lungo la statale 145 Sorrentina, in località Bikini: un giovane di Castellammare di Stabia (Napoli) è morto sul colpo, l’amica è stata ricoverata in ospedale in condizioni gravissime.
Immagine di repertorio
Un 18enne è deceduto, e una 17enne è finita in ospedale, a seguito di un grave incidente stradale avvenuto nella notte appena trascorsa a Vico Equense, in provincia di Napoli, lungo la strada statale 145 Sorrentina: i due, in sella a una moto, per motivi che restano da accertare si sono schiantati contro un muretto.
Sul posto, in località Bikini, sono intervenuti i carabinieri e i sanitari del 118. Per il giovane non c’è stato nulla da fare: il ragazzo, originario di Castellammare di Stabia, è deceduto sul colpo. L’amica, le cui condizioni sono apparse da subito gravi, è stata caricata d’urgenza in ambulanza e trasportata all’Ospedale del Mare di Ponticelli, dove è stata ricoverata in pericolo di vita.
La dinamica dell’incidente è per il momento al vaglio. Al momento non risultano coinvolti altri veicoli: il 18enne, che era alla guida, potrebbe avere perso il controllo per l’alta velocità o per un dissesto stradale e, non riuscendo tenere la motocicletta su strada, sarebbe andato a schiantarsi contro il muretto a margine della carreggiata.
Cronaca
Litiga con l’amica 15enne, lei lo accoltella: 19enne ricoverato a Napoli
Un 19enne napoletano è stato ricoverato nell’ospedale Cardarelli con una ferita all’addome: sarebbe stato aggredito da una ragazza di 15 anni durante una discussione.
Immagine di repertorio
Ad accoltellarlo sarebbe stata una conoscente di appena 15 anni: avrebbero litigato nei pressi dell’uscita della metropolitana di Scampia – Piscinola, nella periferia nord di Napoli, e lei lo avrebbe aggredito con un oggetto tagliente. È la ricostruzione dietro il ferimento di un 19enne napoletano, finito nella notte al Pronto Soccorso con un taglio all’addome e ricoverato in osservazione, non in pericolo di vita.
I carabinieri sono intervenuti intorno alle 2 di oggi, 17 novembre, nell’ospedale “Cardarelli” a seguito della segnalazione arrivata ai centralini del 112: poco prima era arrivato il 19enne, accompagnato dai genitori. La vittima è stata ascoltata dai militari e ha raccontato di essere stata ferita da una ragazza. Non una fidanzatina, una sua conoscente, con cui ci sarebbero stati degli sfottò.
I motivi non sono ancora chiari ma, stando al suo racconto, ci sarebbe stata una discussione vicino alla metropolitana e lei si sarebbe scagliata su di lui brandendo un oggetto tagliente, non ancora identificato, e sferrando un fendente all’addome. La ragazza è stata successivamente identificata e verrà segnalata alla Procura per i Minori.
Cronaca
Uccisa per aver denunciato i pedofili, cancellato ergastolo al boss di Torre Annunziata
Torna al secondo grado di giudizio il processo al narcos Francesco Tamarisco, ritenuto mandante dell’omicidio di Matilde Sorrentino.
Torna al secondo grado il processo a Francesco Tamarisco, narcos di Torre Annunziata (Napoli), ritenuto dagli inquirenti il mandante dell’omicidio di Matilde Sorrentino, la “mamma coraggio” uccisa in un agguato la sera del 26 marzo 2004. Lo ha stabilito la Cassazione, che ha annullato con rinvio la sentenza che era stata emessa un anno fa dalla Corte di Assise di Appello di Napoli e che aveva confermato la pronuncia del primo grado.
Ad anticipare la notizia è il quotidiano Il Mattino. In questo procedimento Tamarisco, che si è sempre dichiarato estraneo alle accuse, è difeso dagli avvocati Alessandro Pignataro e Valerio Spigarelli, mentre i figli di Matilde Sorrentino, parte civile al processo, sono rappresentati dall’avvocato Elena Coccia.Secondo la ricostruzione della Procura, la donna sarebbe stata ammazzata per vendetta per avere denunciato, nel 1996, un giro di pedofili nella scuola del rione Poverelli di Torre Annunziata; le indagini che seguirono portarono all’arresto di Tamarisco, condannato in primo grado per pedofilia ma successivamente assolto in appello.
Secondo gli inquirenti il boss avrebbe deciso di vendicarsi e avrebbe assoldato l’esecutore materiale, individuato in Alfredo Gallo, che sta scontando il carcere a vita e già si era macchiato di un omicidio quando aveva appena 16 anni, uccidendo un imprenditore. Il ruolo di Tamarisco era stato ricostruito soltanto nel 2017, con le indagini dei carabinieri del Gruppo di Torre Annunziata: il killer sarebbe stato pagato con un’auto costosa,…