Cronaca
Napoli: Sant’Antonio a Posillipo, turisti trasformano terrazza in pattumiera
Napoli, Degrado a Posillipo: Turisti trascurano la Terrazza di Sant’Antonio
La terrazza panoramica di Sant’Antonio a Posillipo, una delle gemme di Napoli per la sua vista mozzafiato sul Vesuvio e il Golfo, è troppo spesso ridotta a una discarica a cielo aperto. Questo incantevole luogo, concepito per offrire momenti di tranquillità e bellezza, è spesso offuscato dalla presenza di rifiuti sparsi ovunque.
La Problematicità dei Rifiuti
Lo scenario idilliaco viene, purtroppo, interrotto da bicchieri monouso, bottiglie di plastica, cartacce e lattine abbandonate. Questi detriti non solo deturpano il paesaggio, ma riflettono anche un comportamento incivile da parte sia dei napoletani sia dei turisti che visitano la zona.
Le Denunce dei Cittadini
Un cittadino, testimone della degradante situazione del luogo durante il Ferragosto, ha captato l’attenzione del deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, documentando e segnalando il problema. “Purtroppo, insozzare questo luogo è diventata una pessima abitudine, non solo dei napoletani, ma anche di molti turisti”, afferma il cittadino. Paradossalmente, nonostante la presenza di molti cestini per i rifiuti, la maggior parte dei rifiuti viene lasciata a terra.
Le Reazioni delle Autorità
Francesco Emilio Borrelli, insieme ai consiglieri municipali di Europa Verde, Gianni Caselli e Lorenzo Pascucci, ha commentato: “Paese che vai, malcostume che trovi… adattando il proverbio a uno scenario sempre più preoccupante”. L’insorgenza del problema deriva da una sorta di “catena di malcostume e inciviltà”, in cui i turisti tendono ad adottare le pessime abitudini dei locali, specialmente quando manca un buon esempio da seguire.
Educare i Turisti
I pubblici amministratori sostengono che per contrastare questa tendenza è fondamentale introdurre un maggiore senso di rispetto, buone maniere e civiltà. “Per questo motivo, come sosteniamo da anni, è necessario contrastare queste cattive abitudini attraverso il rispetto e il senso civico. I turisti vanno educati ponendoli di fronte a una città pulita e ordinata, che si può ottenere solo se gli incivili vengono puniti come si deve.”
Il degrado della terrazza di Sant’Antonio rappresenta un richiamo alla responsabilità collettiva non solo dei cittadini, ma anche delle autorità locali, per enfatizzare l’importanza di mantenere puliti e rispettati i luoghi di interesse pubblico.
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Cronaca
In giro per i baretti di Chiaia con un coltello e un manganello: nei guai due 20enni
Controlli dei carabinieri nel cuore della movida di Chiaia, nella zona dei cosiddetti baretti: tanti i giovani controllati dai militari e trovati in possesso di armi o droga.
Dopo i recenti fatti di cronaca, con tre giovani uccisi da coetanei nel giro di due settimane circa, si sono intensificati i controlli delle zone dell’ordine nelle zone più frequentate di Napoli, quelle della cosiddetta movida. Pertanto, nelle scorse ore, i carabinieri della compagnia Centro, unitamente a quelli del Reggimento Campania, hanno setacciato la zona dei baretti di Chiaia, uno dei luoghi di ritrovo di giovani più noti della città, in una operazione volta proprio al contrasto della violenza giovanile e della diffusione di armi.
Durante i controlli, pertanto, un 19enne è stato trovato in possesso di un manganello telescopico, arma ingombrante nonché pericolosa. Arma trovata addosso anche a un 20enne, sorpreso con un coltello da 15 centimetri in tasca; il giovane è stato denunciato. E ancora, un altro ragazzo ha provato a eludere i controlli dandosi alla fuga a bordo di uno scooter: raggiunti, è stato trovato in possesso di una piccola quantità di sostanza stupefacente. Denunciati anche 5 parcheggiatori abusivi, mentre due uomini sono stati fermati perché alla guida dei loro ciclomotori senza patente.
E ancora, durante i controlli i carabinieri hanno controllato anche gli esercizi commerciali: due sono stati sospesi per violazioni delle normative vigenti, mentre altri due sono sanzionati per diffusione di musica oltre l’orario consentito. Durante le operazioni sono stati sequestrati anche 100 chili di alimenti privi di tracciabilità.
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Cronaca
Salvatore Cannova, scomparso in centro a Napoli e trovato morto dopo qualche ora: cosa è successo al 50enne?
L’uomo, che viveva in un basso nel cuore di Napoli, è scomparso lo scorso 8 novembre e poi è stato trovato morto quella stessa notte con evidenti segni di violenza sul volto. La famiglia chiede di sapere cosa gli sia accaduto.
È avvolta dal mistero la morte di Salvatore Cannova, un uomo di 50 anni, dapprima scomparso nel cuore di Napoli e poi ritrovato morto qualche ora dopo, con evidenti segni di violenza sul volto. La famiglia del 50enne vuole sapere cosa sia accaduto a Salvatore Cannova e si è rivolta all’associazione “Penelope”, che si sta adoperando per fare piena luce sulla vicenda: “L’associazione Penelope è accanto alla famiglia di Salvatore Cannova per fare chiarezza su quanto gli è accaduto. Chiunque abbia informazioni a riguardo ci può contattare, anche in anonimo” scrive l’associazione.
Sulla vicenda indaga la polizia di stato, per comprendere cosa sia successo al 50enne, se sia rimasto vittima di un incidente o se possa essersi invece trattato di un omicidio, avvenuto magari in seguito a una lite. In questo senso, molto importanti saranno gli esiti dell’autopsia, che dovrebbero chiarire la precise cause della morte di Salvatore Cannova.
La scomparsa di Salvatore Cannova e il ritrovamento del cadavere
Le tracce di Salvatore Cannova si sono perse lo scorso 8 novembre, quando il 50enne si è allontanato, insieme al suo cane, dal basso in cui viveva nella zona di San Domenico Maggiore, nel cuore del centro storico di Napoli, alla quale aveva fatto ritorno soltanto l’animale. La famiglia, allarmata dalla scomparsa, si era rivolta alle autorità e anche la trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?” si era occupata della…
Cronaca
Lungomare di Napoli, prende a pugni i passanti, poi lancia un uomo sugli scogli: arrestato per tentato omicidio
Un uomo di 53 anni è stato arrestato dalla polizia per tentato omicidio; una volta portato in commissariato, non ha esitato a minacciare e aggredire anche i poliziotti.
Momenti di follia nella mattinata di ieri, venerdì 15 novembre, sul Lungomare di Napoli, dove un uomo ha cominciato a prendere a pugni i passanti che gli capitavano a tiro e ha poi scaraventato un uomo sugli scogli sottostanti: per questo motivo, un 53enne originario del Venezuela è stato arrestato dalla Polizia di Stato con le accuse di tentato omicidio e lesioni personali.
I poliziotti delle Unità Operative Pronto Intervento del Reparto Prevenzione Crimine Campania, mentre transitavano in via Partenope, hanno notato un uomo mentre aggrediva alcuni passanti con pugni e calci, per poi spintonare un uomo, che in quel momento era seduto sul muretto, facendolo cadere sugli scogli sottostanti. Gli agenti sono intervenuti immediatamente, ma ciononostante l’uomo ha sferrato un pugno a un altro passante, mandandolo al tappeto; i poliziotti, grazie all’aiuto del personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, con non poche difficoltà, sono riusciti a bloccare il 53enne.
Anche una volta portato in commissariato, l’uomo ha proseguito nella sua condotta violenta, minacciando e aggredendo più volte i poliziotti; pertanto, è stato arrestato dagli operatori.