Cronaca
Napoli, sacerdote indagato in inchiesta cosche-politica sospeso
Sacerdote di Napoli si Autosospende dopo Inchiesta su Scambio Elettorale Politico-Mafioso
Il sacerdote Antonio Foderaro ha preso la decisione di autosospendersi da ogni incarico che ricopre dopo essere venuto a conoscenza di un’indagine a suo carico condotta dalla Dda di Reggio Calabria. Inserito nell’inchiesta “Ducale”, Foderaro è sospettato di scambio elettorale politico-mafioso, in seguito ai suoi legami con Daniel Barillà, genero del presunto boss Domenico Araniti. Barillà è attualmente ai domiciliari con obbligo di firma.
Ruolo nella Diocesi di Reggio-Bova e Nomine Recenti
Nell’ambito della diocesi Reggio-Bova, Foderaro è responsabile per l’informatica e direttore dell’Istituto superiore di Scienze religiose. In aggiunta, lo scorso settembre è stato nominato decano della Pontificia facoltà teologica dell’Italia meridionale di Napoli.
Difesa e Contestazioni
Tramite una nota diffusa dai suoi legali, Aurelio e Steve Chizzoniti, Foderaro ha dichiarato di respingere con forza le accuse ricevute. “Profondamente turbato e sorpreso da questa vicenda, il sacerdote ha deciso di autosospendersi da ogni incarico” si legge nel comunicato. Don Foderaro ha espresso dubbi sul modo in cui la Procura ha comunicato l’indagine, ritenendo che il ricorso ai media prima di una notifica ufficiale costituisca una deviazione dalle normali procedure giudiziarie.
Ricorsi Legali e Azioni di Tutela
Il sacerdote ha sottolineato l’importanza di rispettare le procedure legali e ha deciso di ricorrere alla Procura di Catanzaro per identificare eventuali responsabilità nella diffusione delle informazioni. I suoi legali annunciano anche una relazione dettagliata da presentare al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, per sollecitare un’intervento ispettivo volto a individuare i responsabili degli eventi accaduti.
