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Cronaca

Napoli: minacce a volontari nel bene confiscato alla camorra

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Napoli: minacce a volontari nel bene confiscato alla camorra

Denuncia del Magistrato della Commissione Bicamerale: Minacce ai Volontari in Bene Confiscato alla Camorra

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La denuncia da parte del magistrato della Commissione Bicamerale per le questioni Regionali, Catello Maresca, ha acceso i riflettori su una grave situazione a Napoli. I volontari che operano all’interno di un bene confiscato alla camorra sono stati minacciati, un episodio che sarà approfondito nel Comitato provinciale per l’Ordine e la sicurezza pubblica.

Un Episodio di Estrema Gravità

L’accaduto segnalato dal magistrato non può passare inosservato, rappresentando una situazione di estrema gravità che coinvolge direttamente coloro che lavorano per la riqualificazione di beni confiscati alla criminalità organizzata. È essenziale che le autorità competenti prendano in considerazione queste minacce con la massima serietà.

Il Ruolo della Commissione Bicamerale

La Commissione Bicamerale per le questioni Regionali, di cui Maresca è membro, gioca un ruolo cruciale nell’analizzare e risolvere problematiche di carattere regionale. In questo contesto, la denuncia sottolinea la necessità di un impegno congiunto delle istituzioni per garantire la sicurezza di chi opera in prima linea contro la camorra.

La Sicurezza dei Volontari

I volontari rappresentano un baluardo di legalità e impegno civile. Il loro lavoro, svolto spesso in condizioni di rischio, non può essere compromesso da intimidazioni e minacce. Proprio per questo, il Comitato provinciale per l’Ordine e la sicurezza pubblica ha il compito di esaminare la vicenda a fondo per assicurare la protezione adeguata.

Un Richiamo all’Azione delle Autorità

L’episodio non solo richiama l’attenzione delle autorità locali, ma dovrebbe anche sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del sostegno a chi combatte quotidianamente contro la criminalità organizzata. La collaborazione tra istituzioni e comunità è fondamentale per creare un ambiente sicuro e legale.

Conclusioni

In conclusione, la denuncia di Catello Maresca rappresenta un allarme importante su cui è necessario agire prontamente. Il Comitato provinciale per l’Ordine e la sicurezza pubblica sarà chiamato a fare luce sulla vicenda e a garantire che i volontari possano continuare il loro prezioso lavoro senza temere per la propria incolumità.

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Keyword: denunce, magistrato, Commissione Bicamerale, volontari minacciati, camorra, Napoli, ordine e sicurezza pubblica
Meta Description: La denuncia del magistrato Catello Maresca sulla sicurezza dei volontari in un bene confiscato alla camorra a Napoli verrà esaminata dal Comitato provinciale per l’Ordine e la sicurezza pubblica.

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Uccisa per aver denunciato i pedofili, cancellato ergastolo al boss di Torre Annunziata

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Uccisa per aver denunciato i pedofili, cancellato ergastolo al boss di Torre Annunziata

Torna al secondo grado di giudizio il processo al narcos Francesco Tamarisco, ritenuto mandante dell’omicidio di Matilde Sorrentino.

Torna al secondo grado il processo a Francesco Tamarisco, narcos di Torre Annunziata (Napoli), ritenuto dagli inquirenti il mandante dell’omicidio di Matilde Sorrentino, la “mamma coraggio” uccisa in un agguato la sera del 26 marzo 2004. Lo ha stabilito la Cassazione, che ha annullato con rinvio la sentenza che era stata emessa un anno fa dalla Corte di Assise di Appello di Napoli e che aveva confermato la pronuncia del primo grado.

Ad anticipare la notizia è il quotidiano Il Mattino. In questo procedimento Tamarisco, che si è sempre dichiarato estraneo alle accuse, è difeso dagli avvocati Alessandro Pignataro e Valerio Spigarelli, mentre i figli di Matilde Sorrentino, parte civile al processo, sono rappresentati dall’avvocato Elena Coccia.Secondo la ricostruzione della Procura, la donna sarebbe stata ammazzata per vendetta per avere denunciato, nel 1996, un giro di pedofili nella scuola del rione Poverelli di Torre Annunziata; le indagini che seguirono portarono all’arresto di Tamarisco, condannato in primo grado per pedofilia ma successivamente assolto in appello.

Secondo gli inquirenti il boss avrebbe deciso di vendicarsi e avrebbe assoldato l’esecutore materiale, individuato in Alfredo Gallo, che sta scontando il carcere a vita e già si era macchiato di un omicidio quando aveva appena 16 anni, uccidendo un imprenditore. Il ruolo di Tamarisco era stato ricostruito soltanto nel 2017, con le indagini dei carabinieri del Gruppo di Torre Annunziata: il killer sarebbe stato pagato con un’auto costosa,…

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Insegnante di sostegno picchiata da 30 genitori in una scuola di Castellammare: in ospedale con trauma cranico

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Insegnante di sostegno picchiata da 30 genitori in una scuola di Castellammare: in ospedale con trauma cranico

L’aggressione si è verificata nella scuola media Salvati di Castellammare di Stabia, nella provincia di Napoli. I genitori inferociti hanno aggredito anche il padre dell’insegnante. Il sindaco ha parlato di “episodio di enorme gravità”.

Una insegnante di sostegno aggredita a scuola da circa 30 genitori: momenti di follia sono andati in scena alla scuola media Salvati di Scanzano, frazione di Castellammare di Stabia, nella provincia di Napoli. Da quanto si apprende, l’aggressione si è verificata giovedì 14 novembre, intorno alle 10.30 del mattino, quindi in pieno orario di svolgimento delle lezioni: secondo una prima ricostruzione, l’aggressione sarebbe maturata dopo che sui social sarebbero cominciate a circolare alcune voci circa il comportamento della docente nei confronti di alcuni alunni.

Quando i genitori inferociti sono giunti nell’istituto scolastico, erano presenti anche i genitori dell’insegnate: oltre alla donna, infatti, i circa 30 genitori hanno malmenato anche suo padre ed entrambi hanno dovuto fare ricorso alle cure mediche. Mentre il genitori ha riportato la frattura di un polso, per la docente invece la diagnosi è stata quella di trauma cranico provocato dai colpi ricevuti. A scuola si è reso necessario l’intervento dei carabinieri per ristabilire la calma.

Il sindaco di Castellammare: “Episodio grave e violento”

Su quanto accaduto alla scuola media Salvati è intervenuto anche il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza, che ha così commentato: “È un episodio di enorme gravità e di violenza estrema. Confido nella capacità investigativa dei carabinieri per accertare la verità dei fatti….

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In giro per i baretti di Chiaia con un coltello e un manganello: nei guai due 20enni

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In giro per i baretti di Chiaia con un coltello e un manganello: nei guai due 20enni

Controlli dei carabinieri nel cuore della movida di Chiaia, nella zona dei cosiddetti baretti: tanti i giovani controllati dai militari e trovati in possesso di armi o droga.

Dopo i recenti fatti di cronaca, con tre giovani uccisi da coetanei nel giro di due settimane circa, si sono intensificati i controlli delle zone dell’ordine nelle zone più frequentate di Napoli, quelle della cosiddetta movida. Pertanto, nelle scorse ore, i carabinieri della compagnia Centro, unitamente a quelli del Reggimento Campania, hanno setacciato la zona dei baretti di Chiaia, uno dei luoghi di ritrovo di giovani più noti della città, in una operazione volta proprio al contrasto della violenza giovanile e della diffusione di armi.

Durante i controlli, pertanto, un 19enne è stato trovato in possesso di un manganello telescopico, arma ingombrante nonché pericolosa. Arma trovata addosso anche a un 20enne, sorpreso con un coltello da 15 centimetri in tasca; il giovane è stato denunciato. E ancora, un altro ragazzo ha provato a eludere i controlli dandosi alla fuga a bordo di uno scooter: raggiunti, è stato trovato in possesso di una piccola quantità di sostanza stupefacente. Denunciati anche 5 parcheggiatori abusivi, mentre due uomini sono stati fermati perché alla guida dei loro ciclomotori senza patente.

E ancora, durante i controlli i carabinieri hanno controllato anche gli esercizi commerciali: due sono stati sospesi per violazioni delle normative vigenti, mentre altri due sono sanzionati per diffusione di musica oltre l’orario consentito. Durante le operazioni sono stati sequestrati anche 100 chili di alimenti privi di tracciabilità.

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