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Cronaca

Napoli: carabinieri trovano 70enne con 36 animali dopo una lite

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Napoli: carabinieri trovano 70enne con 36 animali dopo una lite

<h2>Napoli: Carabinieri Risolvono Lite e Scoprono 70enne con 36 Animali in Casa

Una segnalazione alla centrale operativa dei Carabinieri innesca un intervento in un appartamento nel quartiere di Secondigliano, Napoli. I militari si trovano di fronte a una scena sorprendente e preoccupante: una 70enne che detiene 19 cani e 17 gatti in condizioni igienico-sanitarie deplorevoli.

L’Intervento dei Carabinieri

L’episodio ha avuto inizio quando una pattuglia della stazione di Secondigliano è stata chiamata per risolvere una lite riguardante un cane presumibilmente rubato. Avvertiti di un cane che una donna si rifiutava di restituire, i militari sono intervenuti in via Cupa Santa Cesarea. Dopo aver risolto pacificamente la controversia, restituendo il cane trovato vagare per strada, i Carabinieri hanno percepito un forte odore nauseabondo che li ha allarmati.

Indagini e Scoperta

Man mano che i militari avanzavano per le scale verso il quinto piano, la puzza si faceva sempre più intensa, accompagnata da lamenti provenienti da un appartamento. L’abitazione apparteneva proprio a una delle protagoniste della lite, una 70enne che aveva scelto di non mostrarsi. La donna, barricata in casa, si rifiutava di aprire la porta, costringendo i Carabinieri a chiamare i veterinari dell’ASL di Napoli.

Intervento dei Vigili del Fuoco

Vista l’ostinazione della donna, è stato necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco, autorizzati dall Procura di Napoli, per poter accedere all’appartamento. Una volta all’interno, gli uomini dell’arma sono rimasti sconvolti dalla scena: 19 cani e 17 gatti in condizioni igienico-sanitarie pietose, sparsi tra gabbie e liberi per la casa.

Conseguenze e Provvedimenti

La 70enne è stata colta da un malore ed è stata trasportata in ospedale dal personale del 118. Contemporaneamente, i medici veterinari intervenuti hanno trasferito gli animali in una struttura adeguata, provvedendo a dotarli di microchip nel caso non fossero già registrati. La donna dovrà affrontare una denuncia per maltrattamento di animali e sarà segnalata ai servizi sociali per un supporto adeguato.

In questo episodio si sottolinea l’importanza delle operazioni di controllo e di come un intervento di routine possa portare alla luce situazioni di grave negligenza e maltrattamento, richiedendo tempestive azioni da parte delle autorità competenti.

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Record per la parcheggiatrice abusiva nella Zona Ospedaliera: denunciata 41 volte nel 2024, pretendeva 10 euro

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Record per la parcheggiatrice abusiva nella Zona Ospedaliera: denunciata 41 volte nel 2024, pretendeva 10 euro

La donna, una 51enne di Mugnano, è stata sorpresa ancora una volta durante gli ultimi controlli operati dai carabinieri nella Zona Ospedaliera: è stata denunciata per la 41esima volta in un anno.

Sono 11 i parcheggiatori abusivi denunciati durante una serie di controlli operata nelle scorse ore dai carabinieri nella Zona Ospedaliera di Napoli. Tra questi, c’è una vera e propria detentrice di uno speciale guinness dei primati, una donna di 51 anni residente a Mugnano, nella provincia partenopea, che è stata denunciata 41 volte in un anno.

Nello specifico, nella serata di ieri, martedì 12 novembre, i carabinieri hanno controllato ancora una volta quella porzione dell’area collinare di Napoli, nella quale si concentra buona parte degli ospedali della città, visitata ogni giorno, purtroppo, da migliaia di persone e che, quindi, fa molto gola ai parcheggiatori abusivi. Alcuni sono dei veri e propri habitué, a tal punto da comparire anche nella mappatura di Street View di Google Maps; tra questi c’è, come detto, la 51enne, sorpresa ieri sera ancora una volta a pretendere soldi per la sosta delle vettura. La donna, pertanto, è stata denunciata nuovamente: si tratta della 41esima denuncia nel 2024. Insieme a lei, come detto, altri 10 parcheggiatori abusivi, quasi tutti volti già noti, sono stati denunciati.

Il tariffario della sosta alla Zona Ospedaliera: 10 euro per le auto, 5 per le moto

Come appurato dai militari dell’Arma, il tariffario imposto dai parcheggiatori abusivi, incuranti, in molti casi, del dolore delle persone che erano costrette a parcheggiare all’esterno degli ospedali, era molto alto: 10 euro per la automobili, che…

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Rapinata dopo aver dato un passaggio a due ragazze: vittima minacciata sui social prima del processo

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Rapinata dopo aver dato un passaggio a due ragazze: vittima minacciata sui social prima del processo

La ragazza vittima della rapina ha denunciato di aver ricevuto minacce e pressioni a due settimane dall’inizio del processo. La giovane, dopo aver dato un passaggio a due ragazze da Roma a Napoli, era stata rapinata all’arrivo in città da un uomo: arrestati tutti e tre grazie alla disattenzione del rapinatore, che aveva fatto cadere il cellulare.

Immagine di repertorio

“Ti mando in coma”. Questa e altre minacce avrebbe ricevuto una giovane donna di 26 anni che, dopo essere stata rapinata, aveva fatto arrestare i malviventi che le avevano portato via 5mila euro. La donna, tramite il suo legale, ha infatti denunciato di aver ricevuto pressioni e minacce via social, a quindici giorni dall’inizio del processo, che prenderà il via al Tribunale di Napoli il prossimo 28 novembre e che vede imputati l’uomo che ha materialmente rapinato la vittima e due ragazze, sue complici.

La vicenda è rocambolesca e ha inizio un anno fa circa, il 23 novembre del 2023, quando la 26enne decide di dare un passaggio a due ragazze da Roma a Napoli. Durante il tragitto, le due vengono a sapere che la giovane che gli sta dando un passaggio trasporta con sé 5mila euro e decidono di approfittarne, organizzando il colpo: a Napoli, ad attendere le tre c’è un uomo armato di pistola che, incurante della presenza delle altre due ragazze, punta l’arma contro la 26enne e le porta via il denaro.

Durante la fuga, però, il malvivente perde il cellulare. La 26enne lo raccoglie e, poco dopo, risponde a una telefonata che arriva su quel dispositivo: è il fratello di una delle due ragazze a cui ha dato un passaggio. Grazie a questo, le forze dell’ordine sono riuscite non…

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Fabbrica di sigarette di contrabbando scoperta a Benevento: i malviventi dormivano lì per produrre anche di notte

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Fabbrica di sigarette di contrabbando scoperta a Benevento: i malviventi dormivano lì per produrre anche di notte

Blitz della Guardia di Finanza nella zona industriale di Benevento: i militari hanno sequestrato una manifattura di tabacchi clandestina, 7 persone sono state arrestate.

Nella giornata di ieri, martedì 12 novembre, i militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Napoli, unitamente a quelli del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Benevento, hanno scoperto e sequestrato una fabbrica clandestina di sigarette di contrabbando che sorgeva nell’area industriale di Benevento; sono 7 le persone che sono state arrestate in flagranza di reato dalle Fiamme Gialle.

Nella fattispecie, i finanzieri hanno sequestrato tre macchinari e varie attrezzature atte alla produzione e al confezionamento delle sigarette, nonché milioni di etichette contraffatte, ma soprattutto 27 tonnellate di tabacco trinciato e 75 chili di sigarette già prodotte e pronte a essere immesse sul mercato clandestino; i militari hanno stimato che il materiale sequestrato, una volta messo in commercio, avrebbe fruttato circa 3 milioni di euro.

Durante le operazioni all’interno della manifattura illegale, i finanzieri hanno scoperto anche un locale adibito a punto di ristoro e un ricovero, all’interno del quale c’erano 10 posti letto, per garantire la produzione clandestina anche nelle ore notturne.

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