Cronaca
Napoli: accesso limitato alle spiagge libere di Posillipo confermato
Napoli: Confermato l’Accesso Limitato alle Spiagge Libere di Posillipo
Napoli, 2024 – Le restrizioni sul numero di accessi consentiti alle spiagge libere di Posillipo sono state confermate dalle autorità locali. Il Comune di Napoli e l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale, insieme ai concessionari, hanno firmato un’integrazione agli accordi di collaborazione per la fruizione delle spiagge tra il Palazzo Donn’Anna e le concessioni demaniali adiacenti.
Dettagli delle Limitazioni di Accesso
L’integrazione agli accordi si è resa necessaria a seguito di un’ordinanza emessa dalla settima sezione del Tar Campania. L’ordinanza richiedeva un riesame degli accordi firmati nello scorso maggio, con scadenza entro il 14 agosto, senza sospenderne l’efficacia nel frattempo. Le limitazioni confermate sono state calcolate in base all’ordinanza dell’Adsp che regola l’attività turistico-ricreativa sul pubblico demanio marittimo.
Nuove Misure di Sicurezza e Sostenibilità
Il provvedimento include la determinazione delle distanze minime tra gli ombrelloni per assicurare decoro ed ecosostenibilità. I parametri normativi individuano un massimo di 70 persone per la spiaggia Donn’Anna, ridotto a 50 per cautela, e 900 per la spiaggia delle Monache, ridotto a 450 per le stesse ragioni. Le misure cautelative sono dovute alla specifica conformazione degli accessi e delle uscite di emergenza.
La spiaggia Donn’Anna ha come unica via di esodo l’adiacente bagno Ideal, mentre la spiaggia delle Monache è situata in una posizione più complicata, accessibile solo tramite una scala privata del lido Sirena.
Accesso per Anziani e Fragili
L’accordo prevede libero accesso senza prenotazione per le categorie protette e gli ultra 70enni, in un’ottica di non penalizzare le fasce più deboli della popolazione. Inoltre, è stato aumentato il limite di ingressi giornalieri prenotabili da ogni utente, portandolo da 3 a 6.
Accesso per Minorenni e Gestione degli Arenili
Gli accessi ai minorenni sono consentiti solo se accompagnati da un adulto, per evitare disordini pubblici causati da gruppi di giovani, come accaduto in passato. L’orario di fruizione dell’arenile è strettamente legato agli orari dei gestori dei lidi privati, attraverso i quali avviene l’accesso.
Amplia Offerta di Spiagge Attrezzate
Il Comune di Napoli ha chiarito che non è possibile annullare il numero chiuso, ma ha reso l’accesso senza prenotazione per anziani e categorie fragili in collaborazione con l’Autorità Portuale e i concessionari. Inoltre, quest’anno vi è un’offerta maggiore di spiagge attrezzate e mare balneabile lungo tutta la costa, permettendo una diversificazione dell’offerta per localizzazione, servizi e accessi.
Iniziative Culturali e Sportive
Oltre alla gestione delle spiagge, il Comune sta ricevendo proposte per allestimenti di spazi lettura, cinema all’aperto, eventi sportivi e altre iniziative culturali. Questo rientra nella strategia di ampliamento degli arenili comunali fruibili da cittadini e turisti, promuovendo un maggiore utilizzo delle spiagge per attività ricreative e culturali.
Con queste iniziative, Napoli mira a garantire un accesso regolamentato, sicuro e sostenibile alle sue spiagge, offrendo nel contempo una vasta gamma di servizi e attività per una fruizione ottimale da parte di tutti.
Cronaca
La casa esplosa ad Ercolano era tornata al proprietario un anno fa grazie alle dirette social
L’immobile della fabbrica di fuochi esplosa ad Ercolano era stato al centro di dirette social e manifestazioni un anno fa. Il proprietario chiedeva aiuto per cacciare un occupante abusivo.
I carabinieri sul luogo dell’esplosione, ad Ercolano
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Quell’immobile di contrada Patacca, ad Ercolano, solo un anno fa era diventato “famoso”. Prima che diventasse una fabbrica di fuochi d’artificio illegale, quella saltata in aria il 18 novembre uccidendo tre persone, era stata al centro di una storia paradossale che si era trascinata in tribunale, nelle manifestazioni e nelle dirette social: il proprietario, che ora è stato denunciato per omicidio plurimo colposo e disastro colposo, si era battuto a lungo per entrare in possesso dell’appartamento e aveva coinvolto anche il deputato Francesco Emilio Borrelli e il giornalista Pino Grazioli.
Le dirette sui social per chiedere lo sgombero
In diversi video, risalenti all’estate 2023 e ancora disponibili sul web, si vede il 38enne che si lamenta delle condizioni dell’appartamento al civico 94 di contrada Patacca e afferma di essere costretto a dormire in automobile. L’uomo, documenti alla mano, sosteneva di averlo acquistato, ma un anziano si era infilato dentro dicendo di avere un contratto d’affitto stipulato con l’ex proprietario. A favor di telecamera (anzi, di telefonino), l’uomo ribadiva che quella casa era intestata alla figlia di 12 anni e di essere stato sbattuto fuori insieme alla bambina e alla moglie incinta.
Per la sua situazione si erano mossi anche diversi cittadini, che avevano…
Cronaca
Truffe sui fondi per i migranti, 17 indagati a Caserta per progetti da 6 milioni di euro
Chiuse le indagini della Procura di Santa Maria Capua Vetere: 17 indagati nell’inchiesta sui progetti per l’integrazione dei migranti a Caserta.
Immagine di repertorio
Truffa, estorsione, falso: sono i reati contestati dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) a 17 persone, nell’ambito di una indagine sugli affidamenti da parte del Comune di Caserta dei progetti da 6 milioni di euro per l’integrazione di migranti nella città capoluogo; nel registro degli indagati figurano l’ex dipendente comunale Matteo Palmisani, suor Rita Giarretta, legale rappresentante della congregazione delle Suore Orsoline, e diversi esponenti del centro sociale Ex Canapificio di Caserta, tra le principali associazioni del territorio attive nell’accoglienza, nell’assistenza e nell’integrazione dei migranti, anche attraverso sportelli dedicati e progetti di inclusione.
L’indagine sul finanziamento da 6 milioni di euro
Le indagini, che riguardano gli anni 2017-2018, sono partite dalla denuncia di un ex operatore ghanese del Centro sociale Ex Canapificio, che era stato licenziato e successivamente anche denunciato perché si era appropriato di beni del centro. In quel periodo l’ex Canapificio e la comunità Casa di Rut di suor Rita Giarretta gestivano lo Sprar (oggi noto come Siprimi), ovvero la rete di progetti dedicata ai migranti richiedenti asilo che mira all’integrazione sociale e lavorativa attraverso corsi di formazione, di lingua italiana e la frequentazione di istituti scolastici.
Secondo la Procura (procuratore Pierpaolo Bruni, sostituto titolare delle indagini Anna Ida Capone) le due associazioni, che si erano aggiudicate progetti da 6…
Cronaca
False lezioni in una scuola di Caserta per scalare le graduatorie insegnanti: 3 arresti, 9 docenti sospesi
Gli indagati, documentando falsi rapporti di lavoro in un istituto scolastico di Caserta, hanno permesso a nove persone di scalare le graduatorie per l’insegnamento. Per i nove insegnanti è scattata invece l’interdittiva.
Immagine di repertorio
Ha portato all’arresto di tre persone – tutte finite agli arresti domiciliari – l’operazione dei carabinieri condotta tra Caserta e Foggia su falsi attestati per scalare le graduatorie per l’insegnamento; per nove docenti è invece scattata la misura interdittiva della sospensione dall’esercizio dell’attività di insegnamento. Le accuse sono di concorso in falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, esercizio abusivo della professione e favoreggiamento personale.
Le indagini, condotte dai carabinieri di Stornarella e coordinate dalla Procura di Foggia tra l’agosto del 2023 e il maggio del 2024, hanno permesso di accertare che il dirigente di un istituto paritario del Casertano, un’avvocatessa del Foro di Foggia e suo marito, in concorso tra loro, avrebbero prodotto certificati falsi di lavoro, per gli anni tra il 2018 e il 2023, nella scuola paritaria della provincia di Caserta. Così facendo, avrebbero consentito a nove docenti di iscriversi alle graduatorie provinciali di supplenza in una posizione di vantaggio, determinata però da punteggi calcolati sulla base di falsi attestati.
Pertanto, per i tre è scattata la misura cautelare degli arresti domiciliari, mentre i nove docenti che hanno usufruito delle false attestazioni per scalare posizioni nelle graduatorie sono stati sospesi dall’insegnamento.
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