Cronaca
Napoli, abbattuto pino secolare al Vomero. De Giovanni deluso
Napoli: Abbattuto un Pino Secolare al Vomero, De Giovanni Esprime il Suo Sdegno
Napoli, 2024 – Un pino secolare è stato abbattuto al Vomero, suscitando una forte reazione da parte della comunità e degli scrittori locali. L’abbattimento dell’albero ha sollevato numerosi interrogativi riguardo alla necessità e alle tempistiche dell’operazione.
Lo Sdegno di Maurizio De Giovanni
Maurizio De Giovanni, rinomato scrittore partenopeo, ha condiviso un amaro commento su Facebook riguardo all’abbattimento. "Napoli. Ora. Si abbatte un albero sano. Meraviglioso. Che la natura ha reso così avendo bisogno di decenni, ma che si uccide in un attimo. Il motivo? E chi lo sa. Qualcuno che si sentiva minacciato," scrive De Giovanni.
Le Ragioni Addotte dal Comune
Il Comune di Napoli ha giustificato l’abbattimento, dichiarando che tutto è avvenuto secondo le "procedure tecnico-amministrative previste dalla legge". Secondo il Comune, l’albero è stato considerato "pericolante" e, per sicurezza, è stato abbattuto e sarà sostituito da uno della stessa specie.
L’Indignazione della Comunità e di Europa Verde
Le proteste non si sono fatte attendere e hanno trovato ampio eco sui social media. Europa Verde ha descritto il fatto come l’ennesimo "scempio ai danni della natura". Il deputato Francesco Borrelli e il consigliere municipale Rino Nasti si sono uniti alle critiche, affermando che le autorizzazioni vengono concesse senza adeguati approfondimenti e senza informare preventivamente i cittadini.
Critiche Alla Procedura e la Mancata Comunicazione
Secondo Borrelli e Nasti, la procedura adottata è chiaramente sbilanciata contro la tutela del verde urbano. "È evidente come sia una procedura sbilanciata contro il verde; non si procede mai neanche a una preventiva informazione alla cittadinanza, ma sono operazioni fatte quasi furtivamente," hanno aggiunto.
Conclusione
Il dibattito sull’abbattimento del pino secolare al Vomero continua a scuotere la comunità napoletana, dividendo opinioni tra chi sostiene la necessità dell’intervento per motivi di sicurezza e chi lo vede come un atto crudele contro la natura. Restano aperti numerosi quesiti su come gestire meglio il patrimonio verde delle città, bilanciando le esigenze di sicurezza con la tutela dell’ambiente.
Immagine: Un pino secolare abbattuto al Vomero
L’immagine evidenzia la triste realtà di un pino secolare abbattuto al Vomero, Napoli. De Giovanni: "A volte passa la voglia di combattere".
Resta da vedere quale sarà il prossimo passo importante per contribuire a una città più verde e sostenibile.
Cronaca
Infermiere e vigilante picchiati a Villa Betania. il direttore dell’ospedale: “Siamo in guerra”
Ennesima aggressione ai sanitari: un infermiere e una guardia giurata sono stati picchiati a Villa Betania; sono stati dimessi con venti giorni di prognosi.
“Siamo in uno stato di guerra, ora basta”: così Vincenzo Bottino, direttore generale di Villa Betania di Ponticelli, Napoli Est, dopo l’ennesima aggressione avvenuta in una struttura sanitaria. Teatro, questa volta, proprio l’ospedale evangelico: un uomo, in attesa di essere visitato, ha ferito un infermiere la guarda giurata che era intervenuta per difenderlo, causando a entrambi lesioni giudicate guaribili in venti giorni. Si tratta della quindicesima aggressione avvenuta nello stesso ospedale dall’inizio dell’anno e già diversi operatori, per paura, hanno chiesto di essere trasferiti in altri reparti.
L’episodio risale alla scorsa notte. L’uomo, che è successivamente risultato positivo ad alcol e stupefacenti, era andato in escandescenze mentre attendeva il proprio turno. Se l’era presa prima con un infermiere dell’area emergenza, provocandogli traumi e lesioni gravi, e poi si era scagliato contro il vigilante, picchiando anche lui. È stata presentata denuncia e, in base alle nuove norme, per l’uomo dovrebbe scattare l’arresto.
Ora l’ospedale evangelico, ha detto Bottino parlando all’agenzia Ansa, coi propri fondi si doterà di porte blindate per l’accesso al Pronto Soccorso ma è necessario che si attui una politica di sicurezza adeguata per tutelare non solo gli operatori ma anche gli altri pazienti. “Così come deciso dal ministero dell’Interno per altri presidi di frontiera della nostra città – ha aggiunto – chiediamo che anche il nostro Pronto Soccorso sia dotato…
Cronaca
A Scampia l’area comunale diventa discarica di elettrodomestici, denunciato il “gestore”
Una deposito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) è stato scoperto dalla Polizia Municipale a Scampia; denunciato un 39enne sorpreso ad asportare parti elettriche e ferrose.
Una discarica di elettrodomestici è stata scoperta a Scampia, nella periferia nord di Napoli: a pochi passi dalle abitazioni, in un’aera di proprietà comunale, erano accatastate decine di lavatrici, caldaie, televisori e forni, tutti oggetti che vanno smaltiti seguendo un percorso specifico. E c’era anche chi ne approfittava: un 39enne è stato sorpreso mentre prelevava materiali dai rottami. L’uomo è stato denunciato e l’area è stata sottoposta a sequestro penale.
La scoperta durante un servizio di controllo del territorio della Polizia Locale, nell’ambito delle attività predisposte dal Comando e finalizzate al contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti. Il personale dell’Unità Operativa Scampia ha individuato il deposito illegale di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) in via Anna Maria Ortese, nei pressi dei caseggiati popolari. Nell’area c’era di tutto: 43 grandi elettrodomestici, tutti danneggiati e da buttare, che invece di finire nelle isole ecologiche, per essere quindi smaltite secondo la normativa, erano stati accatastati sul terreno. Al momento del controllo il 39enne era “al lavoro”: armeggiava su lavatrici e televisori per asportare parti elettriche e ferrose, evidentemente con l’intenzione di riutilizzarle o rivenderle.
L’uomo dovrà rispondere di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.Nel corso della stessa operazione sono stati fermate e…
Cronaca
Scatta la chiusura per bar di Chiaia: droga nel locale, padre del titolare arrestato
Il Questore di Napoli ha disposto la chiusura per 15 giorni di un bar di Chiaia: ad ottobre il padre del titolare era stato arrestato per detenzione di stupefacenti.
È scattata la sospensione dell’attività, per 15 giorni, per un bar di Chiaia, nel centro di Napoli, alle spalle di piazza del Plebiscito; la decisione arriva dal Questore, su proposta del commissariato San Ferdinando, a seguito di una operazione risalente al mese scorso che si era concluso on la denuncia del titolare e l’arresto di suo padre per detenzione di sostanze stupefacenti. In una nota della Questura di Napoli si specifica che il provvedimento, eseguito questa mattina, 21 novembre, è “finalizzato a scongiurare un concreto pericolo per l’ordine pubblico e per la sicurezza dei cittadini”.
Il controllo che ha portato allo stop per l’attività commerciale risale al pomeriggio dell’11 ottobre scorso. In quella circostanza i poliziotti di San Ferdinando e quelli del commissariato Montecalvario erano intervenuti nel bar e avevano controllato due persone all’interno, identificate come il titolare e suo padre; il secondo era stato trovato in possesso di poco più di 30 grammi di stupefacenti, tra cocaina e hashish, e di una grossa somma di denaro. Nel dettaglio, erano stati rinvenuti 5 involucri di cocaina dal peso di circa 3 grammi, 3 stecche di hashish per complessivi 30 grammi e 4.800 euro in contanti. L’uomo era stato arrestato mentre per suo figlio era scattata la denuncia.