Cronaca
Maxi sequestro di droga a Cisterina: arrestati due pusher
Maxi Sequestro di Droga alla Cisternina: Arrestati Due Pericolosi Pusher
Un’importante operazione antidroga si è conclusa con successo a Castello di Cisterna, dove i Carabinieri hanno arrestato due noti spacciatori, Domenico Trocino e Anna Minutolo, sequestrando un’ingente quantità di sostanze stupefacenti. Grazie a queste azioni, le strade della "Cisternina" sono ora più sicure per la comunità locale.
Arresto di Domenico Trocino
Il primo arresto è avvenuto ai danni di Domenico Trocino, un 46enne già noto alle forze dell’ordine per le sue attività illecite. Durante una perquisizione domiciliare, i Carabinieri hanno trovato 36 dosi di crack e 6 dosi di cocaina, oltre a 440 euro in contanti che si ritiene siano i proventi dello spaccio. Trocino è stato quindi posto agli arresti domiciliari e dovrà rispondere all’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
Il Market della Droga di Anna Minutolo
L’operazione più significativa ha portato all’arresto di Anna Minutolo, una 61enne che gestiva un vero e proprio "market della droga" all’interno della sua abitazione. I Carabinieri hanno scoperto oltre 250 grammi di cocaina suddivisi in 1049 dosi e 213 grammi di crack pronti per essere venduti, divisi in 598 dosi. Minutolo è stata immediatamente arrestata e condotta presso il carcere di Secondigliano.
Impatto Sulla Comunità Locale
L’operazione, condotta con grande professionalità dai Carabinieri della Compagnia di Castello di Cisterna, ha permesso di sottrarre una significativa quantità di droga dalle strade, facendo un passo importante nella lotta contro lo spaccio nel territorio. L’arresto di Trocino e Minutolo rappresenta un colpo duro per chi cercava di avvelenare la vita della comunità locale con sostanze stupefacenti.
Questi arresti non solo hanno tolto due pericolosi spacciatori dalle strade, ma hanno anche lanciato un forte segnale di avvertimento a chiunque intenda continuare attività criminali in quella zona. Grazie a questa operazione, la comunità di Castello di Cisterna può ora guardare al futuro con maggiore fiducia e speranza.
In conclusione, i successi delle forze dell’ordine, come quelli ottenuti in queste operazioni, sono fondamentali per garantire la sicurezza e la serenità dei cittadini. La lotta contro il traffico di droga continua, e ogni arresto rappresenta un passo avanti verso un territorio più sicuro.
Cronaca
“Arcangelo mi sfidava a sparare”: Renato Caiafa resta in carcere, può condizionare gli amici
Il gip non ha convalidato il fermo per Renato Caiafa ma ha disposto il carcere: la sua versione e quella degli amici vengono ritenute inverosimili, per il giudice l’arma era già in possesso dei giovani.
A sinistra Renato Caiafa, a destra Arcangelo Correra
La versione di Renato Caiafa sul ritrovamento dell’arma viene ritenuta totalmente inverosimile dagli inquirenti, secondo i quali anche gli amici hanno concordato una versione di comodo per non ammettere che quella pistola era già nelle disponibilità del gruppetto: è il ragionamento del gip che, pur non convalidando il fermo, ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del 19enne, in carcere per la detenzione e l’uso della pistola e indagato per la morte dell’amico, Arcangelo Correra, raggiunto da un proiettile in fronte nella notte del 9 novembre nel centro di Napoli, adiacente a via dei Tribunali.
Il ritrovamento della pistola
Renato Caiafa, prima agli inquirenti e agli investigatori e successivamente al gip, ha raccontato di non avere mai visto prima quella pistola. Di averla trovata in piazzetta Sedil Capuano, dove spesso stava con gli amici, e di averla impugnata credendo che si trattasse di una replica, di un giocattolo. Di averla maneggiata mentre Arcangelo, mostrando il petto, lo sfidava. E che si sarebbe accorto di avere tra le mani una pistola vera soltanto dopo il colpo, partito involontariamente, e dopo avere visto il sangue dell’amico.
Innanzitutto, rileva il giudice, quella pistola ha un grosso valore per i criminali, essendo un’arma con matricola abrasa, quindi non rintracciabile, e dotata di un caricatore esteso che può contenere 26 cartucce; di…
Cronaca
Rompono la serranda del supermercato e fuggono con 25mila euro di bottino: caccia alla banda
Furto in un supermercato, banditi portano via una cassaforte con 25mila euro all’interno a Sperone, in provincia di Avellino. Nella notte un colpo simile anche a Montoro.
I carabinieri sul luogo del furto, davanti al supermercato
Un bottino di quasi 25mila euro quello di un colpo in un supermercato di Sperone, in provincia di Avellino: ed ora è caccia alla banda di sei persone che nella notte hanno colpito in via Carlo Marx, scappando a bordo di un’Audi A3, dopo aver forzato la serranda metallica ed aver portato via la cassaforte all’interno del supermercato. Il bottino è di circa 25mila euro: i carabinieri, allertati da una chiamata al 112, hanno eseguito i rilievi del caso, riscontrando che a compiere il furto sarebbero state sei persone, con volto travisato e guanti, giunti a bordo della stesa Audi A3 con la quale poi dopo il colpo si sono allontanati. Le indagini sono in corso da parte dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Baiano e della Stazione di Avella anche attraverso l’ausilio delle immagini del sistema di videosorveglianza del supermercato.
Nella stessa notte, a Montoro, in via Municipio c’è stato un altro colpo simile, al momento senza collegamenti diretti con quanto accaduto a Sperone, distante diversi chilometri: in questo caso, sarebbero stati cinque i soggetti, anche loro con viso coperto e guanti, giunti a bordo di un’autovettura BMW, che anche in questo caso hanno prima tagliato la serranda e poi rotto la porta scorrevole in vetro, riuscendo ad entrare nell’esercizio commerciale ed asportando la cassa automatica. Qui il danno è ancora in corso di quantificazione: le indagini sono state affidate…
Cronaca
Proroga allerta meteo in Campania, previsti temporali fino alle 12 di giovedì
L’allerta meteo gialla tuttora in vigore in Campania è stata prorogata fino alle ore 12 di domani, giovedì 14 novembre: sono previsti temporali su gran parte del territorio regionale.
Prosegue il maltempo che, da questa mattina, si è abbattuto sulla Campania: la Protezione Civile ha infatti prorogato l’allerta meteo gialla, tuttora in vigore, fino alle ore 12 di domani, giovedì 14 novembre. Su tutto il territorio regionale, fatta eccezione per le zone 4 (Alta Irpinia, Sannio) e 7 (Tanagro), fino alla mezzanotte sono previste precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio temporalesco, con venti particolarmente forti dai versanti nord-orientali e mare localmente agitato; a partire dalla mezzanotte, poi, la perturbazione si estenderà anche al Tanagro, mentre lascerà l’Alto Volturno e il Matese.
La Protezione Civile della Campania sottolinea di porre particolare attenzione al rischio idrogeologico: oltre ai fenomeni previsti saranno possibili allagamenti, esondazioni, ruscellamenti, caduta massi e frane, in considerazione della fragilità dei territori. Pertanto, la Protezione Civile raccomanda i sindaci di attivare o mantenere attivi i Centri Operativi Comunali (COC) e di mettere in atto tutte le misure previste per prevenire, mitigare o contrastare i fenomeno previsti, di monitorare il verde pubblico e le strutture esposte alle sollecitazioni degli agenti atmosferici.