Connect with us

Cronaca

Incendio di 700 ettari in Irpinia, il Sindaco: “Siano maledetti”

Published

on

Incendio di 700 ettari in Irpinia, il Sindaco: “Siano maledetti”

Devastazione in Irpinia: Incendi A Montaguto Distruggono Centinaia di Ettari di Bosco

Da venerdì scorso una serie di incendi ha distrutto centinaia di ettari di bosco a Montaguto, nella provincia di Avellino. Oggi, finalmente, le operazioni di spegnimento sono state completate e sono in corso le operazioni di bonifica.

Le Fiamme Divampano in Irpinia

Gli incendi, scoppiati venerdì scorso, sono stati alimentati da condizioni climatiche avverse, come venti forti e temperature elevate. Questi fattori hanno reso l’intervento delle squadre dei Vigili del Fuoco estremamente complesso e pericoloso.

Operazioni di Spegnimento e Bonifica

Dopo giorni di lotta incessante, le fiamme sono state finalmente domate. Oggi le squadre di emergenza sono impegnate nelle operazioni di bonifica per prevenire il rischio di ripresa dell’incendio. Questo lavoro è fondamentale per garantire che non ci siano più focolai attivi che possano di nuovo innescare le fiamme.

Il Commento del Sindaco di Montaguto

Il sindaco di Montaguto non ha nascosto la sua indignazione, affermando che dietro questi incendi c’è una “regia”. In un’intervista, ha espresso il suo sdegno con parole forti: "Siano maledetti". Le autorità locali sono convinte che la mano dell’uomo sia dietro a queste devastazioni e si stanno attivando per individuare i responsabili.

Conseguenze per l’Ambiente e la Comunità Locale

L’incendio ha lasciato un segno indelebile sul territorio e ha avuto un impatto devastante sull’ecosistema locale. La perdita di centinaia di ettari di bosco costituisce un danno enorme non solo per l’ambiente ma anche per la comunità locale, che si trova ora a fare i conti con le conseguenze di questo disastro.

Per ulteriori aggiornamenti su questa drammatica situazione, continua a leggere.

Fonte

Continue Reading

Cronaca

Denunciato l’amico del minorenne che ha ucciso Santo Romano: concorso in omicidio

Published

on

Denunciato l’amico del minorenne che ha ucciso Santo Romano: concorso in omicidio

� stato denunciato per concorso in omicidio il ragazzo che era in auto insieme al 17enne che, la notte del 2 novembre, ha sparato a San Sebastiano uccidendo Santo Romano.

Santo Romano e la fiaccolata in sua memoria a San Sebastiano al Vesuvio (Napoli)

È stato denunciato per concorso in omicidio il giovane che si trovava nell’automobile insieme al minorenne che ha aperto il fuoco uccidendo Santo Romano e ferendo un amico di quest’ultimo al gomito. L’accusa arriva dalle indagini dei carabinieri, che stanno effettuando anche accertamenti nei confronti di un altro giovane, che dopo l’omicidio ha ospitato il 17enne in una abitazione di Barra, quartiere della periferia orientale di Napoli.

Denunciato l’amico del minorenne reo confesso

L’omicidio, a San Sebastiano al Vesuvio (Napoli), risale alle prime ore del 2 novembre. A scatenare il litigio che avrebbe di lì a poco portato ai colpi di pistola era stato, secondo le ricostruzioni, un pestone su una scarpa firmata, un modello di Gucci da 500 euro che il 17enne portava ai piedi. Il minorenne avrebbe discusso con il ragazzo che gliel’aveva sporcata, un amico di Santo Romano.

Poco dopo, tornato a bordo dell’automobile, il ragazzo era stato raggiunto da diversi appartenenti all’altro gruppo, tra cui la vittima. La scena è stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza della piazza di San Sebastiano, si vedono i giovani che vanno verso la Smart. Su quello che è accaduto dopo, le versioni confliggono: il 17enne ha detto di essersi trovato alle strette, circondato, che lo stesso Romano avrebbe tirato una pietra contro l’automobile, e quindi che avrebbe sparato alla cieca; secondo gli amici del…

Fonte Verificata

Continue Reading

Cronaca

Ai domiciliari in attesa di processo per furto, 24 ore dopo evade e ne commette altri tre

Published

on

Ai domiciliari in attesa di processo per furto, 24 ore dopo evade e ne commette altri tre

A Lioni un 40enne ai domiciliari per furto, evade e compie altri tre furti in 24 ore: arrestato, ora è in carcere a Sant’Angelo dei Lombardi, in Irpinia.

Immagine di repertorio

Era ai domiciliari in attesa del rito direttissimo previsto per le 24 ore successive, ma nel mentre è evaso per compiere altri tre furti, per poi essere arrestato nuovamente. Stavolta però per lui si sono aperte le porte del carcere di Sant’Angelo dei Lombardi: è avvenuto a Lioni, in provincia di Avellino. Protagonista un 40enne del posto, che ora dovrà rispondere anche del reato di evasione, oltre che dei furti stessi avvenuti a cavallo di due giorni, prima e dopo la messa ai domiciliari da parte dei carabinieri, in attesa del rito per direttissima.

La vicenda ha avuto il suo inizio martedì sera, quando il 40enne è stato sorpreso in flagranza di reato dai carabinieri dopo aver infranto la vetrina di uno studio fotografico, impossessandosi dei duecento euro contenuti nel registratore di cassa. I militari dell’Arma lo hanno così portato agli arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo che si sarebbe svolto il giorno successivo presso il Tribunale di Avellino, ma l’uomo è evaso quella notte stessa, compiendo altri furti: in particolare quello di un’automobile e la sottrazione di denaro e utensili da lavoro in una rivendita di materiale edile e in un bar. Dalle indagini è emerso, anche grazie alle telecamere di videosorveglianza, che il responsabile fosse proprio l’uomo che avrebbe dovuto essere ai domiciliari: l’auto rubata è stata ritrovata abbandonata in una zona isolata di Lioni, mentre l’uomo è stato fermato mentre cercava di rientrare a…

Fonte Verificata

Continue Reading

Cronaca

Litiga col vicino per il parcheggio dello scooter e lo accoltella, fermato per tentato omicidio

Published

on

Litiga col vicino per il parcheggio dello scooter e lo accoltella, fermato per tentato omicidio

Un 42enne è stato sottoposto a fermo a Melito (Napoli): avrebbe gravemente ferito un uomo con cui aveva discusso la mattina precedente perché avrebbe spostato il suo scooter.

Il vicino di casa gli aveva spostato il motorino parcheggiato, c’era stato un primo litigio e qualche ora dopo, quando i due si erano incontrati, era scattata la rissa con l’accoltellamento. È il retroscena, ricostruito dai poliziotti, del grave ferimento di un uomo, finito in ospedale in pericolo di vita per quattro fendenti all’addome. Il presunto responsabile è stato rintracciato poche ore dopo: si tratta di un 42enne con precedenti di polizia, sottoposto a fermo per tentato omicidio e, dopo la convalida, trasferito in carcere.

L’intervento dei poliziotti risale alla notte tra martedì e mercoledì, nell’ospedale Moscati di Aversa (Caserta): era appena arrivato un uomo in gravi condizioni per diversi fendenti all’addome. Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Napoli avevano accertato che l’aggressione si era consumata davanti ad un bar di via Giulio Cesare, a Melito (Napoli), e che ad aggredire la vittima era stato un suo conoscente, con cui già c’erano state precedenti discussioni. Una, in particolare, era avvenuta la mattina precedente nei pressi della sua abitazione.

A scatenarla, sarebbe stato il parcheggio di uno scooter. Il 42enne, uscito dall’edificio dove era andato in visita ad alcuni parenti, avrebbe trovato il veicolo spostato e se la sarebbe presa con l’uomo, anche lui residente in quel palazzo, prendendo a calci la sua automobile. Sarebbe volato qualche insulto, qualche minaccia, ma la cosa si sarebbe fermata lì. In…

Fonte Verificata

Continue Reading

Questo sito web non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
Alcuni contenuti sono generati attraverso una combinazione di una tecnologia proprietaria di IA e la creatività di autori indipendenti.
Per contatti [email protected]