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Cronaca

Il capoclan dei Casalesi esce dalla prigione per gravi problemi di salute.

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Il capoclan dei Casalesi esce dalla prigione per gravi problemi di salute.

Il boss del clan dei Casalesi lascia il carcere a causa di gravi motivi di salute

Il magistrato di Sorveglianza ha ordinato la detenzione domiciliare per Massimo Venosa, figura di spicco del gruppo Schiavone-Venosa affiliato al clan dei Casalesi. La decisione è stata presa a causa delle gravi condizioni di salute dell’indagato.

Il contesto della decisione

Il gruppo Schiavone-Venosa è una delle fazioni più conosciute e temute del clan dei Casalesi, un’organizzazione criminale che ha radici profonde nel territorio campano. La detenzione domiciliare per Venosa non è solo una questione di giustizia, ma anche di sanità pubblica, dato che le sue condizioni di salute sono state ritenute non compatibili con la reclusione in carcere.

L’iter giudiziario

La disposizione del magistrato di Sorveglianza è il risultato di un iter giudiziario complesso e articolato. La difesa di Venosa ha presentato documentazione medica attestante la gravità delle sue condizioni, riuscendo così a ottenere una misura alternativa alla detenzione in carcere. Questo passaggio è stato attentamente valutato dal magistrato, che ha ritenuto il regime domiciliare più idoneo.

Reazioni e implicazioni

La decisione di consentire a Venosa la detenzione domiciliare ha suscitato diverse reazioni. Da un lato, vi sono le ragioni umanitarie e mediche che supportano la decisione. Dall’altro, c’è chi teme che la misura possa essere interpretata come un segno di debolezza o che possa dare al boss maggiore libertà di agire anche se detenuto nella propria abitazione.

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Cronaca

Fiaccolata a Napoli in memoria delle tre vittime dell’esplosione a Forcella

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Fiaccolata a Napoli in memoria delle tre vittime dell’esplosione a Forcella

Una cinquantina di persone, inclusi rappresentanti del mondo politico e civile, si sono radunati a Forcella per commemorare i tre cittadini bengalesi deceduti a seguito dell’esplosione del 31 agosto scorso. La cerimonia ha visto una partecipazione sentita, con numerose personalità che hanno espresso il loro cordoglio e solidarietà.

Il ricordo delle vittime

La tragedia che ha colpito la comunità non è stata dimenticata. Tra gli intervenuti, si sono distinte le autorità locali e alcuni rappresentanti delle associazioni dei diritti umani. Il loro intervento ha sottolineato l’importanza di ricordare le vittime e di lavorare per prevenire futuri incidenti simili.

Numerosi discorsi hanno messo in luce le storie personali dei tre bengalesi, celebrandone la memoria e invitando la comunità a restare unita in questo momento di dolore. L’iniziativa ha avuto lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla sicurezza e sull’inclusione sociale, per evitare che tali tragedie si ripetano.

L’impegno delle autorità

Durante l’evento, diversi esponenti del mondo politico hanno ribadito il loro impegno a garantire maggiore sicurezza nella comunità. Essi hanno promesso di avviare indagini più approfondite per capire le cause dell’incidente e implementare misure preventive efficaci.

Le autorità civili, inoltre, hanno annunciato iniziative volte a migliorare le condizioni di sicurezza nei luoghi pubblici e residenziali. Questi progetti includeranno la sensibilizzazione sulla prevenzione dei rischi e l’adozione di nuove tecnologie per garantire la sicurezza degli edifici. Si tratta di misure necessarie per proteggere tutte le comunità presenti sul territorio.

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Anziani legati al letto all’ospedale San Paolo di Napoli: l’Asl avvia un’inchiesta

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Anziani legati al letto all’ospedale San Paolo di Napoli: l’Asl avvia un’inchiesta

Un video scioccante mostra due pazienti anziani legati al letto nel reparto di Neurologia del nosocomio di Fuorigrotta. Questa inquietante scoperta ha portato l’Asl Napoli 1 Centro a lanciare immediatamente un’indagine interna per fare chiarezza sull’accaduto e accertare eventuali responsabilità.

Continua a leggere per saperne di più: https://www.fanpage.it/napoli/pazienti-anziani-legati-al-letto-allospedale-san-paolo-di-napoli-lasl-apre-uninchiesta/

Scandaloso trattamento dei pazienti anziani in ospedale

Nel video in questione, si vedono chiaramente due pazienti anziani costretti a rimanere legati ai loro letti. Questo trattamento disumano e inaccettabile ha suscitato grande preoccupazione e indignazione nell’opinione pubblica e nei familiari delle vittime. L’Asl Napoli 1 Centro non ha perso tempo e ha iniziato immediatamente a raccogliere tutte le informazioni necessarie per procedere con le opportune verifiche.

Indagine interna dell’Asl Napoli 1 Centro

L’apertura di un’inchiesta da parte dell’Asl Napoli 1 Centro è stata una misura tempestiva e necessaria. L’obiettivo principale dell’indagine è quello di identificare e sanzionare eventuali comportamenti lesivi dei diritti dei pazienti. Inoltre, si verificherà se tali pratiche inumane siano state isolate o rappresentino una prassi diffusa all’interno del reparto di Neurologia o di altri reparti dell’ospedale.

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Cronaca

Bastano 30 secondi per rubare uno scooter: il video che lo prova

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Bastano 30 secondi per rubare uno scooter: il video che lo prova

Una telecamera di sorveglianza ha catturato il furto di un Beverly 400 in via Posillipo, a Napoli, mostrando come il ladro riesca a metterlo in moto in soli trenta secondi.
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Sorveglianza e Sicurezza

Il video di sorveglianza evidenzia l’importanza cruciale di sistemi di sicurezza efficaci. Nonostante la presenza delle telecamere, il furto è avvenuto in modo rapidissimo, dimostrando la necessità di misure di sicurezza più avanzate.

Subito dopo, emerge la questione della sicurezza a Napoli e della protezione dei veicoli. Il fatto che il ladro sia riuscito a sottrarre lo scooter in un così breve lasso di tempo solleva preoccupazioni significative, esigendo un intervento più adeguato da parte delle autorità e una maggiore vigilanza da parte dei cittadini.

Impatto sulla Comunità

Questo tipo di crimini non solo colpisce i proprietari dei veicoli, ma ha anche un impatto negativo sull’intera comunità. La crescente percezione di insicurezza può influire sulla qualità della vita e sull’economia locale, scoraggiando l’attività commerciale e il turismo.

Implementare nuove strategie di prevenzione e sensibilizzare i cittadini sull’importanza della collaborazione con le forze dell’ordine sono passi fondamentali per contrastare questi fenomeni criminali.

Ottimizzare la sicurezza, attraverso una maggiore presenza di forze dell’ordine e l’utilizzo di tecnologie avanzate, è una priorità per garantire serenità e protezione ai residenti di Napoli.

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