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Cronaca

Giugliano: Tommaso Rao, 81 anni, muore per malore alla guida

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Giugliano: Tommaso Rao, 81 anni, muore per malore alla guida

<strong>Giugliano: Tragedia sulla strada, muore a 81 anni Tommaso Rao

Un grave incidente ha scosso la comunità di Giugliano, dove stamane la cittadinanza si prepara a dare l’ultimo saluto a Tommaso Rao, scomparso all’età di 81 anni a causa di un incidente stradale verificatosi ieri mattina.

L’incidente fatale

Tommaso Rao, noto e rispettato in città, nonché suocero di un famoso commerciante locale, è rimasto coinvolto in un fatale incidente mentre guidava la sua Fiat 500. Il veicolo si è schiantato contro un palo della pubblica illuminazione lungo Via Frezza a Giugliano, probabilmente a causa di un improvviso malore che l’uomo ha accusato mentre era alla guida.

Le dinamiche dell’incidente

L’ipotesi più probabile è che Rao abbia perso il controllo dell’auto a seguito di un malore, provocando così l’incidente. Nonostante l’intervento tempestivo dei soccorsi, purtroppo, all’arrivo degli operatori sanitari il suo cuore aveva già smesso di battere.

Reazioni e lutto

La notizia della tragica scomparsa di Rao ha generato una pioggia di commenti e messaggi di cordoglio sui social network. Molti cittadini hanno espresso la loro tristezza e vicinanza alla famiglia dell’81enne, sottolineando quanto fosse stimato e benvoluto in città.

L’ultimo saluto

L’addio a Tommaso Rao si terrà stamani, domenica 11 agosto, presso il Santuario Madonna della Grazie di Giugliano. L’intera comunità si raccoglierà per tributare l’ultimo saluto a una figura che ha lasciato un segno indelebile nella vita cittadina.


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Angelo Vassallo, per l’omicidio del sindaco di Pollica 4 arresti: c’è anche il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo

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Angelo Vassallo, per l’omicidio del sindaco di Pollica 4 arresti: c’è anche il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo

L’omicidio di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica

aggiornamento

7 Novembre 2024

15:51

L’omicidio del sindaco di Pollica Angelo Vassallo, svolta nelle indagini sul delitto avvenuto nel 2010: arrestati Cagnazzo, Cioffi, Cipriano e Ridosso.

Angelo Vassallo, ucciso nel 2010

Ci sono voluti 14 anni per avere una vera svolta nell’omicidio di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, in Cilento (Salerno), ucciso a colpi di pistola, proprio nella sua cittadina, il 5 settembre del 2010. Gli arresti sono stati operati nella mattinata di oggi, giovedì 7 novembre, dai carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale (ROS) di Roma, coordinati dalla Procura di Salerno: gli arrestati sono Giuseppe Cipriano, Romolo Ridosso, Fabio Cagnazzo e Lazzaro Cioffi. L’accusa mossa dalla Procura di Salerno guidata da Giuseppe Borrelli è di omicidio volontario in concorso. Stamattina, i carabinieri del Ros di Roma hanno eseguito i 4 arresti.

Arrestato il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo

Nel caso degli ultimi due, si tratta di un carabiniere e di un ex carabiniere: Fabio Cagnazzo è un colonnello dell’Arma dei Carabinieri, Lazzaro Cioffi è un ex carabiniere, già condannato per reati in materia di stupefacenti. Giuseppe Cipriano, alias “Peppe Odeon“,  invece, è titolare di una sala cinematografica a Scafati….

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Cellulari più sottili e leggeri, per il “pacco” ora si usa la mattonella: due denunciati in piazza Garibaldi a Napoli

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Cellulari più sottili e leggeri, per il “pacco” ora si usa la mattonella: due denunciati in piazza Garibaldi a Napoli

Due uomini sono stati identificati e denunciati dalla Polizia Locale di Napoli mentre tentavano il “pacco” ad alcuni turisti: proponevano in vendita un iPhone a prezzo stracciato, propinandogli poi una mattonella nella scatola.

Il “pacco” sventato a Napoli dalla Polizia Locale

La truffa del cosiddetto “pacco”, a Napoli, anche se, come è bene ricordare, costituisce un reato, è di contro quasi un elemento di folklore, tanto da essere richiamata anche nel titolo di un celebre film degli anni ’90 di Nanni Loy, “Pacco, doppio pacco e contropaccotto”, che resiste ancora oggi. Ne è un esempio l’operazione della Polizia Locale che, in piazza Garibaldi, nel cuore della città, hanno identificato e denunciato due truffatori, sorpresi a fare il “pacco” ad alcuni turisti.

Se prima, però, al posto del cellulare di turno i truffatori rifilavano al malcapitato, una volta concluso l’acquisto, un mattone, con il progredire della tecnologia cambia anche l’oggetto che i malviventi utilizzano per mettere a segno il “pacco”. I truffatori in piazza Garibaldi, infatti, sono stati sorpresi a proporre a turisti e passanti l’acquisto di un iPhone a prezzi modici, molto più bassi rispetto a quelli di listino, per poi consegnare una scatola contenente una mattonella, che richiamava forme, dimensioni e peso del telefono. I cellulari di ultima generazione, infatti, sono più sottili e leggeri rispetto al passato e un mattone non sarebbe più credibile.

Pertanto, gli agenti dell’Unità di Polizia Giudiziaria della Polizia Locale di Napoli…

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Aggressioni omofobe a Quarto, la denuncia delle vittime: “Ci hanno lanciato addosso pietre, perfino castagne”

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Aggressioni omofobe a Quarto, la denuncia delle vittime: “Ci hanno lanciato addosso pietre, perfino castagne”

��Ci lanciano pietre, ci prendono a schiaffi, ci insultano e ci molestano. Non solo baby-gang ma anche persone adulte. Nel 2024 non possiamo abituarci alla violenza omofoba”

Da 10 anni Dario Halfaxa denuncia le violenze, fisiche e verbali, perpetrate sia da baby gang, sia da persone adulte, ai danni non solo della comunità lgbtq+ ma anche di ragazzine e ragazzini giovani, presi di mira perché più deboli. Tutto ciò accade a Quarto, comune di oltre 40 mila abitanti alle porte di Napoli.

Negli ultimi mesi, le aggressioni sono diventate più frequenti e si è assistito ad un’escalation di violenza anche nei modi e nelle armi utilizzate per ferire le vittime, dagli insulti si è passati al lancio di castagne e poi di pietre. L’ultima aggressione è avvenuta di notte, fuori a un locale dove Dario lavora come performer: uno sconosciuto gli ha tirato uno schiaffo sulla schiena mentre Dario stava tranquillamente fumando una sigaretta. “Non possiamo abituarci alla violenza – sottolinea Dario – nel 2024 abbiamo il dovere di denunciare e proteggere i ragazzi più giovani”.

Dello stesso parere Lorena, amica di Dario, che si è beccata una pietra direttamente in faccia: “Questa ragazzina mi ha lanciato una pietra in faccia – racconta Lorena Romano – e un’altra ancora mi ha colpito il braccio. L’aggressione è stata condita dai soliti insulti omofobi: trans di merda e altre offese. Sono andata come sempre a denunciare, anche in questo caso contro ignoti”. Lorena racconta anche un grave episodio di discriminazione sul…

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