Cronaca
Fuga in auto con sirena, inseguiti dai carabinieri: presi, 16enne tra loro
Inseguimento dall’Inizio alla Fine: La Corsa Sfrenata da Via Staffetta a Lago Patria
In un episodio che ha visto un’intera comunità allarmata, due giovani, uno dei quali appena sedicenne, sono stati fermati e denunciati dai Carabinieri dopo un lungo inseguimento iniziato in via Staffetta e conclusosi a Lago Patria. La vicenda ha suscitato grande preoccupazione tra i residenti, ma grazie all’efficacia delle forze dell’ordine, la situazione è stata prontamente sotto controllo.
Il Fattore Scatenante: Una Sirena Ilegale
L’avvio dell’inseguimento è avvenuto in modo piuttosto insolito. I due giovani stavano circolando con un’auto equipaggiata con una sirena delle forze dell’ordine, usata illegalmente. Questa azione ha immediatamente attirato l’attenzione dei Carabinieri, che hanno tentato di fermarli per un controllo di routine.
La Fuga Disperata
Invece di fermarsi all’ordine dei Carabinieri, i giovani hanno accelerato, dando vita a un pericoloso inseguimento che ha tenuto in ansia chiunque incrociasse la loro strada. Da via Staffetta fino a Lago Patria, la fuga è stata caratterizzata da manovre spericolate e alta velocità, mettendo a rischio la sicurezza pubblica.
L’Arresto dei Sospetti
Nonostante il tentativo disperato di sfuggire, i Carabinieri sono riusciti a bloccare i due giovani al termine dell’inseguimento. Entrambi sono stati denunciati, e ora dovranno rispondere delle loro azioni davanti alla legge. L’auto è stata sequestrata e la sirena illegale rimossa come prova del reato.
Conseguenze e Considerazioni
Questo episodio solleva importanti interrogativi sulla sicurezza e l’accessibilità di certi dispositivi da parte di civili. Le forze dell’ordine stanno esaminando le circostanze che hanno permesso ai giovani di ottenere e utilizzare la sirena, con l’obiettivo di prevenire futuri incidenti simili.
Per ulteriori dettagli sull’episodio, è possibile leggere l’articolo completo su Fanpage.
Cronaca
Furto in un bar a Casoria, è la settima volta: “Siamo stanchi, vogliamo sicurezza”
Settimo colpo in meno di cinque anni al “I Toraldo cafè-bistrot” di Casoria. Il proprietario a Fanpage.it “Non ne possiamo più, ci sentiamo abbandonati”.
“Non ce la facciamo più”. Con poche parole a Fanpage.it, il titolare de “I Toraldo cafè-bistrot”, che si trova al civico 292 di via Nazionale delle Puglie a Casoria, in provincia di Napoli, ha commentato il furto avvenuto nel suo locale la scorsa notte: il settimo colpo, di cui quattro tentati, da quando il locale ha aperto, appena cinque anni fa. L’ultimo risaliva all’11 novembre di un anno fa, quando un uomo con piede di porco e torcia aveva cercato di scardinare l’ingresso, danneggiando anche la porta in vetro.
“Non ne possiamo più, ci sentiamo abbandonati”, ha spiegato Vincenzo Toraldo, proprietario del locale, a Fanpage.it, “la situazione è diventata insostenibile”. Il danno economico è ancora da quantificare: ma oltre alle bottiglie trafugate, i danni maggiori li hanno riportati le vetrate sfondate e mandate in frantumi, e che dovranno essere sostituite, nonché delle suppellettili travolte dalla furia dei banditi. Nelle immagini dell’impianto di videosorveglianza interne, si vedono i ladri arrivare a bordo di un’automobile, dalla quale escono in quattro, mentre uno resta all’interno della vettura. Uno di loro frantuma il vetro del locale in una ventina di secondi, e in tre fanno irruzione, arraffando il possibile, tra cui bottiglie dal bancone, e poi riscappare dalla vetrata distrutta, salire in macchina e ripartire…
Cronaca
Omicidio Francesco Pio Maimone, chiesto l’ergastolo per il presunto killer Valda
Francesco Pio Maimone ucciso a Napoli, ultime news
21 Novembre 2024
13:46
La pm Antonella Fratello, al termine del processo di primo grado per l’omicidio di Francesco Pio Maimone, ha chiesto l’ergastolo per Francesco Pio Valda, accusato del delitto.
Francesco Pio Maimone e Francesco Pio Valda
Chiesto l’ergastolo per Francesco Pio Valda, il 20enne accusato dell’omicidio di Francesco Pio Maimone, pizzaiolo di 18 anni ucciso con un colpo di pistola agli chalet di Mergellina, sul Lungomare di Napoli, la notte tra il 19 e il 20 marzo del 2023. Nel chiedere il carcere a vita per il presunto assassino di Maimone, il pubblico ministero dell’antimafia Antonella Fratello ha usato le stesse espressioni gergali contenute nelle intercettazioni, asserendo che Valda uscisse sempre armato allo scopo di creare “tarantelle” (problemi, in dialetto napoletano) e di “schiattare” (uccidere).
Le richieste di condanna per gli altri imputati
Davanti alla Corte d’Assise di Napoli, la pm Fratello ha richiesto inoltre 8 anni di carcere per Giuseppina Valda, sorella del presunto killer e per lo zio, Giuseppe Perna; per Alessandra Clemente, cugina di Valda e Pasquale Saiz ha invece chiesto 8 anni e 6 mesi di reclusione; 6 anni di carcere sono stati chiesti per Giuseppina Niglio, nonna di Valda, mentre 3 anni per Salvatore Mancini.
La lite per una scarpa, Maimone ucciso da un proiettile vagante
Nel corso del processo di primo grado che vede…
Cronaca
Napoli, la sede del PD vicino la Stazione Centrale devastata durante la notte: indagano i carabinieri
Ignoti hanno fatto irruzione nella notte all’interno della sede del PD di San Lorenzo, nei pressi della Stazione Centrale di Napoli, mettendola a soqquadro. Sulla vicenda indagano i carabinieri.
La sede del PD San Lorenzo devastata (Foto: Marco Sarracino)
È stata completamente devastata, messa a soqquadro, la sede del Partito Democratico di San Lorenzo, in via Domenico Cirillo, a due passi dalla Stazione Centrale di Napoli. Da quanto si apprende, nella notte appena trascorsa, ignoti hanno fatto irruzione negli uffici del PD, distruggendo alcuni arredi; al momento, pare non sia stato portato via nulla. Sul posto, allertati dal 112, sono intervenuti i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Napoli, che hanno effettuato tutti i rilievi del caso e avviato le indagini per risalire alle motivazioni del raid e ai responsabili.
L’ingresso della sede del circolo PD di San Lorenzo
Marco Sarracino (PD): “Non ci intimidiscono”
Solidarietà al circolo di San Lorenzo è stata espressa dal deputato del PD Marco Sarracino, che su Facebook ha pubblicato le foto della sede messa a soqquadro e ha scritto:
Solidarietà e vicinanza al circolo del PD San Lorenzo di Napoli. Purtroppo non è la prima volta che questa sede viene attaccata e devastata. Il segnale, chiarissimo, che la nostra presenza, il nostro lavoro e il nostro radicamento in quel quartiere infastidisce qualcuno. Ma se pensano di intimidire una delle migliori realtà del PD Napoli, sbagliano di grosso