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Cronaca

Follia all’ospedale di Castellammare: con mazza sfascia il PS, 12 feriti

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Follia all’ospedale di Castellammare: con mazza sfascia il PS, 12 feriti

Paura al Pronto Soccorso dell’Ospedale San Leonardo: 12 Personale Medico Aggiunto come Pazienti Dopo un’Aggressione

Una notte movimentata al Pronto Soccorso dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia ha lasciato dieci infermieri, un medico e una guardia giurata in stato di agitazione, con quest’ultima che ha riportato una distorsione a un dito della mano. Tutto questo causato dall’ira di un padre preoccupato.

Un’ira fuori controllo

Un uomo di 62 anni, già noto alle forze dell’ordine, si trovava al pronto soccorso a causa di una sospetta bronchite della figlia diciannovenne. Non soddisfatto del trattamento ricevuto, ha dato inizio a una serie di atti distruttivi e violenti.

L’attacco con la mazza da baseball

Furioso per la presunta scarsa qualità dell’assistenza, il padre ha impugnato una mazza da baseball, distruggendo porte e infrastrutture interne del pronto soccorso. La situazione è precipitata quando si è intrufolato nell’ufficio del medico di turno, colpendo con forza la scrivania.

Reazione e intervento

La guardia giurata in servizio ha tentato di disarmare l’uomo, rimanendo ferita nel processo. Durante l’alterco, qualcuno ha prontamente composto il 112, richiedendo l’intervento delle autorità. I Carabinieri della stazione di Castellammare di Stabia sono arrivati rapidamente sul posto, arrestando l’aggressore.

Conseguenze legali

Attualmente, l’uomo è in carcere in attesa di giudizio, mentre l’ospedale si trova a dover fare i conti con i danni materiali e lo shock subito dal personale. Un evento drammatico che sottolinea l’importanza della sicurezza negli ambienti sanitari e il rispetto per chi lavora in prima linea per la salute pubblica.

Questo episodio evidenzia le tensioni e i problemi che possono scaturire in ambienti di pronto soccorso, dove la pressione e l’urgenza possono portare a reazioni estreme.

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Cede una parte della tettoia al Maximall Pompei, travolto un operaio di 29 anni

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Cede una parte della tettoia al Maximall Pompei, travolto un operaio di 29 anni

Un operaio di 29 anni è stato travolto questa mattina al Centro Commerciale Maximall Pompei di Torre Annunziata dalla caduta di una tettoia: è in ospedale.

I carabinieri all’interno del centro commerciale Maximall

Incidente sul lavoro questa mattina al Centro Commerciale Maximall Pompei di Torre Annunziata: una parte della tettoia ha ceduto travolgendo un operaio di 29 anni. L’uomo, in stato di incoscienza, è stato portato all’Ospedale del Mare di Ponticelli dal personale del 118, per politraumi da schiacciamento. Le sue condizioni sarebbero gravi. Sequestrata l’area coinvolta all’interno del Centro Commerciale da parte della Procura di Torre Annunziata, che ha aperto un fascicolo d’indagine. Sulla vicenda indagano i carabinieri: sul posto anche personale dell’Asl. Al momento il Centro Commerciale è chiuso al pubblico in vista dell’inaugurazione che si terrà giovedì 28 novembre.

I carabinieri all'interno del centro commerciale Maximall dove è avvenuto l'incidente

I carabinieri all’interno del centro commerciale Maximall dove è avvenuto l’incidente

Le condizioni dell’operaio sono considerate gravi: l’episodio è avvenuto questa mattina, ma non è chiaro se possa essere imputabile alle pessime condizioni meteorologiche che si sono abbattute sulla Campania, con forti raffiche di vento e pioggia già da questa notte. Sulla vicenda è chiamata ora a fare chiarezza la Procura di Torre Annunziata, competente per il territorio. L’operaio di 29 anni è all’Ospedale del Mare per politraumi da schiacciamento riportati nell’incidente.

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Precipita dal 30° piano dell’Hotel Ambassador di Napoli, muore una donna a Napoli

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Precipita dal 30° piano dell’Hotel Ambassador di Napoli, muore una donna a Napoli

Una donna di 52 anni è morta dopo essere precipitata dal 30° piano dell’Hotel Ambassador di via Medina a Napoli, a due passi dalla Questura.

Una donna di 52 anni è morta a Napoli dopo essere precipitata dal 30° piano dell’Hotel Ambassador di via Medina, a due passi dalla Questura partenopea. Fonti investigative riferiscono a Fanpage.it che si tratterebbe di suicidio. La donna è precipitata ieri sera, attorno alle 20, dal 30° piano del grande albergo che si trova su via Medina, e la sua caduta si è “interrotta” al nono piano dell’albergo, dove si è schiantata: per lei non c’è stato nulla da fare. Sul posto sono accorsi i carabinieri e le ambulanze del 118, ma è stato constatato solo l’inevitabile decesso.

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Spari sulla spiaggia a Torre Annunziata, preso 16enne. Il raid per uno sguardo di sfida

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Spari sulla spiaggia a Torre Annunziata, preso 16enne. Il raid per uno sguardo di sfida

Identificato il secondo componente del raid nel Lido Azzurro di Torre Annunziata (Napoli): è un 16enne. Gli spari tra i bagnanti dopo una discussione per “uno sguardo di sfida”.

È stato identificato il giovane che, insieme a un 18enne vicino al clan Gionta, nello scorso luglio aveva fatto irruzione nel Lido Azzurro di Torre Annunziata (Napoli) aprendo il fuoco tra i bagnanti con fucile e pistola: si tratta di un 16enne, è stato rinchiuso in un istituto di pena minorile in esecuzione di una ordinanza di applicazione di misura cautelare per tentato omicidio aggravato e porto e detenzione di arma da fuoco, reati commessi con l’aggravante di avere agito col metodo mafioso in concorso con un maggiorenne.

L’episodio risale al 19 luglio. Dalle indagini era emerso che si era trattato di una ritorsione, partita per uno “sguardo di sfida”. L’obiettivo del raid, che in quel momento si trovava in spiaggia, era riuscito a scappare ed era rimasto illeso. Il primo componente del raid era stato bloccato il 26 luglio: S. D. A., 18 anni, imparentato con pregiudicati del clan dei “Valentini”, era stato fermato con le accuse di tentato omicidio, strage e detenzione e porto di armi da sparo, anche per lui con l’aggravante del metodo mafioso.

Secondo le ricostruzioni il ragazzo aveva avuto una discussione con un bagnante che gli aveva rivolto “uno sguardo di sfida”; il 18enne aveva quindi organizzato subito il raid, con l’aiuto del complice: in due avevano sparato incuranti della presenza di numerosi bagnanti. Il secondo giovane, minorenne, è stato identificato nel corso delle indagini svolte dalla Polizia di Stato e coordinate dalla Procura per i…

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