Cronaca
Deceduta Pinarella Esposito, celebrità dei social di Napoli: aveva 63 anni
<strong>Tanti i messaggi di cordoglio sul web. I funerali si terranno domani 29 agosto alle 15.30 alla Chiesa di Sant’Anna in Afragola.
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# La Scomparsa di Pinarella Esposito, Icona dei Social Napoletana
La notizia della morte di Pinarella Esposito ha sconvolto il pubblico del web. Conosciuta e amata per la sua vitalità e autenticità, Pinarella ha lasciato un vuoto incolmabile nei cuori di tanti.
Un’abitante di Afragola diventata star del web
Pinarella Esposito, originaria di Afragola, aveva saputo conquistare la rete con la sua personalità unica. Ogni suo video e post era atteso con ansia dai numerosi follower, che la consideravano una vera e propria stella del social network. La sua capacità di trattare argomenti quotidiani con leggerezza e umorismo la rendeva particolarmente vicina ai suoi fan.
I messaggi di cordoglio
Non appena la notizia della sua scomparsa è stata resa pubblica, il web è stato invaso da messaggi di cordoglio e affetto. Amici, conoscenti e semplici follower hanno voluto esprimere il loro dolore e la loro gratitudine per tutto ciò che Pinarella ha saputo regalare attraverso i suoi canali social. Le testimonianze d’affetto sono numerose e toccanti, confermando quanto fosse amata e stimata.
I dettagli del funerale
I funerali di Pinarella Esposito si terranno domani, 29 agosto, alle ore 15.30 presso la Chiesa di Sant’Anna in Afragola. La comunità intera si prepara a dare l’ultimo saluto a una donna che ha saputo lasciare un segno indelebile nella vita di molti. Sarà un momento di grande emozione, un ultimo omaggio a un’icona che ha saputo trasformare il quotidiano in specialità.
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Cronaca
Tragedia ad Afragola, morto operaio di 43 anni: caduto dal terzo piano
Un operaio di 43 anni è deceduto questa mattina ad Afragola (Napoli); sarebbe caduto dal terzo piano di un palazzo in costruzione.
Immagine di repertorio
Un operaio è deceduto dopo essere caduto dal terzo piano di uno stabile ad Afragola, in provincia di Napoli; è avvenuto nella mattinata di oggi, 11 novembre, sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione locale. Stando ai primi accertamenti l’uomo era al lavoro quando avrebbe perso l’equilibro; inutili i tentativi di soccorso: è morto sul colpo.
La tragedia poco dopo le 11 in via Roma, all’altezza dei civici 29/31. La vittima è un italiano di 43 anni, si trovava al terzo piano di uno stabile in costruzione. Sono in corso indagini per la ricostruzione dell’incidente; parallelamente, sono stati avviati gli accertamenti sull’inquadramento lavorativo dell’uomo.
Cronaca
Omicidio Arcangelo Correra, le indagini: la pistola e il proiettile di calibro diverso
La provenienza dell’arma che ha ucciso Arcangelo Correra è uno degli elementi fondamentali dell’inchiesta: si dovrà capire se è stata trovata o se era già in possesso di Renato Caiafa.
Il proiettile rinvenuto sul luogo del ferimento
Una Beretta calibro 9×21, arrivata da chissà dove e finita chissà come tra le mani di Renato Caiafa, che ha sparato e ha centrato alla fronte Arcangelo Correra, uccidendolo. E un proiettile a terra che potrebbe non essere legato alla vicenda: è di un calibro diverso. Sono i punti su cui stanno lavorando gli inquirenti per fare luce sulla morte del 18enne napoletano. L’arma è considerata clandestina perché la matricola è stata cancellata e si dovrà capire se è stata trovata pochi minuti prima della tragedia, come sostiene il ragazzo reo confesso, o se, al contrario, era già nelle disponibilità del giovane.
La morte di Arcangelo Correra a Napoli
Il 18enne è stato ferito gravemente poco prima delle 5 di sabato in piazzetta Sedil Capuano, adiacente a via dei Tribunali. A portarlo in ospedale sono stati gli amici, in scooter. Poche ore dopo, intorno alle 11, il decesso. Renato Caiafa, dopo aver accompagnato l’amico in ospedale, è inizialmente fuggito, per poi presentarsi in Questura, convinto da una zia; è stato ascoltato insieme all’amico che era con lui.
Ha parlato di un incidente: il colpo sarebbe partito per errore mentre si stavano passando la pistola, avrebbe scarrellato e l’arma avrebbe sparato. Al momento Caiafa, 19 anni, è in carcere con l’accusa di porto e…
Cronaca
Strage di ragazzi, Piantedosi a Napoli: perquisizioni, telecamere e controlli per disarmare la città
Il ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, oggi a Napoli in Prefettura, per mettere a punto il piano straordinario contro la violenza giovanile.
Tre giovani vittime: Emanuele Tufano, Santo Romano, Arcangelo Correra
Blitz a tappeto con le operazioni alto impatto nei quartieri, controlli notturni sulla movida e altre telecamere per blindare la città e disarmarla. Il ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, oggi a Napoli in Prefettura, per mettere a punto il piano straordinario contro la violenza giovanile. Il Governo ha assicurato che aumenterà le risorse per la sicurezza nel capoluogo partenopeo. A pesare sono le giovani vite spezzate negli ultimi giorni. Tre ragazzi di meno di 20 anni sono stati uccisi a colpi di pistola tra Napoli e provincia nel giro di tre settimane: Emanuele Tufano, 15 anni, vittima di una sparatoria in una traversa di Corso Umberto I, sul lato di piazza Mercato, il 24 ottobre scorso; Santo Romano, il calciatore di 19 anni, ucciso la notte tra l’1 e 2 novembre a San Sebastiano al Vesuvio, nella piazza del Municipio, con un colpo di pistola al petto per una scarpa sporcata; Arcangelo Correra, ucciso a 18 anni da un proiettile in fronte.
Piantedosi a Napoli per il piano straordinario anti-violenza
Una mattanza che ha sconvolto la città. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, oggi in Prefettura a Napoli ha illustrato il piano straordinario per fronteggiare il fenomeno della violenza giovanile nell’area metropolitana di Napoli. Presenti alla riunione il sindaco Gaetano Manfredi e i vertici…