Seguici sui Social

Cronaca

Camorra: arrestato il figlio del boss Fontanella per pizzo a Scafati

Pubblicato

il

Camorra: arrestato il figlio del boss Fontanella per pizzo a Scafati

Arrestato il Figlio del Boss Gioacchino Fontanella: Tentata Estorsione a Scafati

Il famigerato clan Fontanella torna alla ribalta. Dopo l’arresto di una settimana fa del boss ex pentito Gioacchino Fontanella, anche suo figlio Bruno Fontanella, di 26 anni, è finito in carcere con l’accusa di tentata estorsione. Accompagnato dal complice 50enne Francesco Sorrentino, un uomo fino ad ora incensurato, i due sono stati fermati dai carabinieri su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Salerno, con l’accusa di tentata estorsione aggravata.

Il Ritorno del Clan Fontanella

Il clan Fontanella, storicamente noto per la sua attività criminale, stava tentando di riorganizzarsi sotto la guida di Gioacchino Fontanella, ex boss collaboratore di giustizia. Fontanella aveva ereditato le redini del clan dal cugino Catello Fontanella, noto come ‘o biondino, un implacabile killer del clan Imparato. Questi aveva osato entrare in guerra con i potenti clan D’Alessandro e Abagnale-Rosanova tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90.

L’Operato degli Inquirenti

L’indagine è stata condotta dal Nucleo Investigativo di Torre Annunziata, scaturita dalla denuncia di un imprenditore di Sant’Antonio Abate che opera nel settore dei trasporti. L’imprenditore possiede un’azienda a Scafati e ha riferito di essere stato vittima di un tentativo di estorsione da parte del clan Fontanella. Questa è la seconda denuncia in poche settimane contro l’ex killer della camorra che, dopo aver collaborato con la giustizia e scontato diverse condanne all’ergastolo, è tornato in libertà.

Storia del Clan Fontanella

Il clan Fontanella aveva già subito un duro colpo negli scorsi anni con l’arresto del cugino capoclan, Catello Fontanella, recentemente condannato in primo grado a dieci anni di reclusione. L’attività criminale del clan si è intensificata negli ultimi tempi, con l’ex boss Gioacchino Fontanella che avrebbe tentato di riprendere il controllo delle operazioni malavitose.

Minacce e Estorsioni

L’ultimo episodio di tentata estorsione è avvenuto con modalità intimidatorie. "Ci servono 250mila euro, siamo già passati da Agostino Rispoli", è quanto avrebbe dichiarato il boss Gioacchino Fontanella per spaventare l’imprenditore del settore trasporti. Il riferimento era a un altro tentativo di estorsione, utilizzato come leva psicologica per intimidire ulteriormente la vittima.

Collaborazione con la Giustizia

La vittima dell’estorsione, come riportato da Il Mattino, ha subito denunciato il fatto ai carabinieri. Le forze dell’ordine avevano già in corso indagini su un precedente tentativo di estorsione ai danni del consigliere comunale e suocero della sindaca di Sant’Antonio Abate, Ilaria Abagnale. Queste due importanti denunce hanno permesso la disarticolazione della nuova costola del clan Fontanella dedicata alle attività estorsive.

La tempestiva azione degli inquirenti ha dimostrato l’efficacia della collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine nel combattere il fenomeno dell’estorsione mafiosa. Il fermo del giovane Bruno Fontanella e del suo complice rappresenta un altro colpo al tentativo del clan di riorganizzarsi e riprendere le attività criminali.

Ottimizzazione del testo per SEO: Il presente articolo è ottimizzato per il miglior posizionamento sui motori di ricerca utilizzando parole chiave strategiche quali "Clan Fontanella", "Gioacchino Fontanella", "tentata estorsione Scafati", "arresto Bruno Fontanella".

Fonte

Continua a leggere

Questo sito web non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
Alcuni contenuti sono generati attraverso una combinazione di una tecnologia proprietaria di IA e la creatività di autori indipendenti.
Per contatti [email protected]