Cronaca
Bambine dimesse dopo crollo a Scampia. Gli zii: “Aiutateci”
Tragedia a Scampia: Appello al Premier Meloni dagli Zii delle Bambine Ferite
Gli zii delle due bambine rimaste ferite nel crollo della Vela Celeste di Scampia hanno scritto una lettera al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Con questo appello, sperano che il governo prenda in considerazione le difficoltà delle famiglie coinvolte nella tragedia e fornisca il necessario supporto.
Il Crollo della Vela Celeste: Un Dramma per Scampia
Il crollo della Vela Celeste a Scampia ha scosso profondamente la comunità locale. La struttura, già nota per le sue condizioni di degrado, è collassata causando ferite a diverse persone, tra cui le due bambine. La situazione ha evidenziato la necessità di interventi urgenti per migliorare la sicurezza e le condizioni di vita nel quartiere.
Lettera al Presidente del Consiglio
Gli zii delle bambine, che sono state recentemente dimesse dall’ospedale, hanno preso l’iniziativa di contattare direttamente Giorgia Meloni. Nella loro lettera, esprimono la loro preoccupazione per la mancanza di sostegno alle famiglie colpite e chiedono un’attenzione immediata per garantire che non si ripetano tragedie simili in futuro.
Richieste di Supporto e Solidarietà
La lettera non è solo una richiesta di aiuto materiale, ma anche un appello alla solidarietà. Gli zii sottolineano l’importanza di un supporto collettivo per le famiglie di Scampia, auspicando che il governo attui misure concrete per migliorare le condizioni abitative e di vita nel quartiere.
Interventi Urgenti Necessari
Il crollo della Vela Celeste ha portato alla luce problemi strutturali e sociali che richiedono interventi immediati. Gli zii chiedono al governo di impegnarsi in un piano di riqualificazione per Scampia, che includa non solo la ricostruzione degli edifici ma anche programmi sociali per sostenere le famiglie in difficoltà.
Conclusione
Questo appello al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni rappresenta un grido di aiuto da parte di una comunità che si sente abbandonata. Gli zii delle bambine ferite sperano che la tragedia del crollo della Vela Celeste possa segnare l’inizio di un cambiamento positivo, con il governo che prenda misure concrete per garantire la sicurezza e il benessere delle famiglie di Scampia.
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Cronaca
Il forte vento stacca le lamiere da una scuola a Montoro: all’interno 20 tra studenti e docenti
Il forte vento che ha soffiato sull’Irpinia ha fatto cadere rami e alberi in tutta la provincia: a Montoro si staccano le lamiere dal tetto di una scuola.
Il forte vento che si è abbattuto oggi su tutta la Campania ha fatto danni soprattutto in Irpinia, dove si registrano diversi rami caduti un po’ ovunque su tutto il territorio e, soprattutto, a Montoro, dove in serata il forte vento ha fatto staccare alcune lamiere dal tetto dell’Istituto Alberghiero, in via Cerreto Cappella. Nonostante l’episodio sia avvenuto nel tardo pomeriggio, all’interno dell’istituto c’erano una ventina di persone, tra frequentatori dei corsi serali e docenti.
Sul posto sono accorsi i carabinieri della stazione di Montoro, in attesa dell’intervento dei vigili del fuoco per la messa in sicurezza dell’istituto. Non si registrano feriti, ma solo tanta paura.
Cronaca
Picchia la compagna incinta al terzo mese con un bastone: arrestato un 30enne nel Sannio
Arrestato un 30enne: picchiava la compagna con un bastone mentre lei era incinta. Già in passato era stato condannato per maltrattamenti verso un’altra persona.
Immagine di repertorio
Era arrivato a picchiare la propria compagna, incinta al terzo mese, con un bastone: ma i comportamenti violenti nei suoi confronti erano stati numerosi anche in precedenza. Per lui, un 30enne sannita, sono scattate così le manette con le accuse di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali nei confronti della compagna. Questa mattina i carabinieri lo hanno raggiunto su mandato della Procura della Repubblica di Benevento, e portato in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Tutto è iniziato il mese scorso, quando la donna venne aggredita con un bastone di legno riportando varie lesioni, come un ematoma sottocutaneo in regione frontale destra, e una ferita lacero contusa tra l’anulare e il mignolo della mano destra: segni che i militari dell’Arma videro anche chiaramente al momento dell’arresto in flagranza di reato. Dalle dichiarazioni della donna, e dagli accertamenti dei carabinieri, era poi emerso che non si trattasse di un episodio sporadico, ma che fosse solo l’ultimo di una serie di comportamenti vessatori da parte dell’uomo nei confronti della compagna: minacce fisiche, verbali, perfino di morte, nonché ingiurie verso di lei e davanti al figlio minore della donna. Tutti episodi nati per futili motivi, talvolta mentre l’uomo fosse sotto effetto di alcol, durante i quali non avrebbe esitato ad aggredire la donna a calci, tirandole i capelli e sbattendola addirittura con la testa nel muro. L’uomo, che in passato era già stato…
Cronaca
La casa esplosa ad Ercolano era tornata al proprietario un anno fa grazie alle dirette social
L’immobile della fabbrica di fuochi esplosa ad Ercolano era stato al centro di dirette social e manifestazioni un anno fa. Il proprietario chiedeva aiuto per cacciare un occupante abusivo.
I carabinieri sul luogo dell’esplosione, ad Ercolano
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Quell’immobile di contrada Patacca, ad Ercolano, solo un anno fa era diventato “famoso”. Prima che diventasse una fabbrica di fuochi d’artificio illegale, quella saltata in aria il 18 novembre uccidendo tre persone, era stata al centro di una storia paradossale che si era trascinata in tribunale, nelle manifestazioni e nelle dirette social: il proprietario, che ora è stato denunciato per omicidio plurimo colposo e disastro colposo, si era battuto a lungo per entrare in possesso dell’appartamento e aveva coinvolto anche il deputato Francesco Emilio Borrelli e il giornalista Pino Grazioli.
Le dirette sui social per chiedere lo sgombero
In diversi video, risalenti all’estate 2023 e ancora disponibili sul web, si vede il 38enne che si lamenta delle condizioni dell’appartamento al civico 94 di contrada Patacca e afferma di essere costretto a dormire in automobile. L’uomo, documenti alla mano, sosteneva di averlo acquistato, ma un anziano si era infilato dentro dicendo di avere un contratto d’affitto stipulato con l’ex proprietario. A favor di telecamera (anzi, di telefonino), l’uomo ribadiva che quella casa era intestata alla figlia di 12 anni e di essere stato sbattuto fuori insieme alla bambina e alla moglie incinta.
Per la sua situazione si erano mossi anche diversi cittadini, che avevano…