Connect with us

Cronaca

Angelo Iacono, papà della sindaca di Serrara Fontana, muore in un incidente.

Published

on

Angelo Iacono, papà della sindaca di Serrara Fontana, muore in un incidente.

Tragico Incidente a Ischia: Muore Angelo Iacono

Un tragico evento ha colpito l’isola di Ischia. Angelo Iacono, 92 anni, padre della sindaca di Serrara Fontana, Irene Iacono, è stato coinvolto in un grave incidente stradale. L’anziano uomo è stato estratto vivo dall’auto dopo essere precipitato sul tetto di una casa, ma purtroppo è deceduto successivamente in ospedale.

Dinamica dell’Incidente

L’episodio è avvenuto in circostanze ancora da chiarire completamente. Secondo le prime ricostruzioni, l’auto di Angelo Iacono sarebbe precipitata da un’altezza considerevole, finendo sul tetto di un’abitazione. I soccorsi sono intervenuti tempestivamente per estrarre l’uomo dal veicolo, ma le condizioni di salute del 92enne erano già molto critiche.

Pronto Intervento e Tentativi di Rianimazione

Immediatamente dopo l’incidente, sono giunti sul posto i mezzi di soccorso insieme ai Carabinieri. Angelo Iacono è stato trasportato d’urgenza in ospedale, dove i medici hanno tentato disperatamente di stabilizzarlo e salvargli la vita. Nonostante tutti gli sforzi, l’anziano è deceduto poche ore dopo il ricovero a causa delle gravi ferite riportate.

Reazioni della Comunità Locale

La notizia della morte di Angelo Iacono ha sconvolto la comunità di Serrara Fontana e l’intera isola di Ischia. La sindaca Irene Iacono, che nel pieno delle sue responsabilità amministrative deve ora affrontare una grave perdita personale, ha ricevuto numerosi messaggi di cordoglio e solidarietà da parte dei cittadini e delle istituzioni locali.

Conseguenze dell’Incidente

L’incidente ha anche portato all’inizio di un’indagine per chiarire esattamente le cause dell’accaduto e verificare se ci siano state eventuali responsabilità o condizioni particolari che abbiano contribuito al tragico evento. Le autorità competenti stanno esaminando il luogo dell’incidente e raccogliendo tutte le informazioni necessarie per fare luce sulla vicenda.

Per maggiori dettagli, è possibile leggere l’articolo completo a questo link.

Fonte

Continue Reading

Cronaca

Mattone lanciato contro un’ambulanza in corsa, sfonda il parabrezza: follia a Marcianise

Published

on

Mattone lanciato contro un’ambulanza in corsa, sfonda il parabrezza: follia a Marcianise

Questa notte un ignoto che si aggirava in strada ha lanciato un mattone contro un’ambulanza del 118 di Caserta mentre si trovava a Marcianise; solo per un caso fortuito nessun membro dell’equipaggio è stato colpito.

Notte di follia, quella appena trascorsa, a Marcianise, nella provincia di Caserta, dove qualcuno ha lanciato un mattone contro un’ambulanza del 118, che stava rientrando in postazione e quindi era in marcia. Soltanto per un caso fortuito nessun membro dell’equipaggio è stato colpito.

Immagine

A raccontare la vicenda sono stati i diretti interessati, che si sono rivolti all’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate”, che ha poi diffuso via social le immagini dei danni riportati dall’ambulanza, riportando anche le parole dell’equipaggio:

118 Caserta, 16 novembre, zona Marcianise. Verso le 04:00, mentre rientravamo in postazione, una persona ignota che si aggirava per strada a piedi, ci lancia un mattone sul parabrezza dell’ambulanza. Sottolineo che la persona in questione è ancora in giro! Come si può continuare così, su una strada isolata, di passaggio continuo camion per scarico merci, col rischio di sbandare o peggio, che potesse prendere in pieno l’autista visto che l’ha sfiorato, per fortuna, di pochi millimetri

Anche il dottor Manuel Ruggiero, presidente di “Nessuno tocchi Ippocrate”, ha commentato quanto accaduto questa notte a Marcianise:

Rubano merce al centro commerciale Campania e la nascondono nel passeggino del bimbo: denunciati mamma e papà

Restiamo basiti dalle immagini ricevute; il foro di penetrazione del mattone è in corrispondenza della…

Fonte Verificata

Continue Reading

Cronaca

Appalti e favori in cambio di voti per le Regionali, chiesto rinvio a giudizio per ex sindaco e fratello

Published

on

Appalti e favori in cambio di voti per le Regionali, chiesto rinvio a giudizio per ex sindaco e fratello

Il pm di Avellino ha chiesto i rinvii a giudizio per gli indagati nell’inchiesta sul Comune di Pratola Serra (Avellino); tra i 14 capi di accusa ci sono corruzione, turbativa d’asta e brogli elettorali.

Immagine di repertorio

Il prossimo 28 gennaio compariranno davanti al gip gli indagati nell’inchiesta sul Comune di Pratola Serra: il pm del Tribunale di Avellino, Cecilia De Angelis, ha chiesto i rinvio a giudizio per 14 capi di accusa, tra cui corruzione, turbativa d’asta e brogli elettorali. Tra gli indagati figurano Antonio Aufiero e suo fratello Emanuele Aufiero, che all’epoca erano, rispettivamente, Presidente del Consiglio Comunale e Sindaco del comune dell’Avellinese. Per gli inquirenti gli illeciti sarebbero stati commessi anche per favorire la candidatura alle elezioni Regionali del settembre 2020 di Antonio Aufiero.

In particolare, l’ex presidente del consiglio comunale avrebbe promesso posi di lavoro, incarichi e favori in cambio di voti. Lo stesso indagato, insieme al fratello, ed Angelo Capone, vicesindaco all’epoca dei fatti, sono accusati di avere accettato le promesse di denaro da parte di imprenditori in cambio dell’aggiudicazione degli appalti aggirando le normali procedure. Emanuele Aufiero, la ex responsabile del settore tecnico Simona Silano e l’ex vicesindaco Capone sono accusati, infine, di turbativa d’asta in merito ad una gara d’appalto per l’illuminazione pubblica che sarebbe stata manipolata.

Alle urne Antonio Aufiero (detto Tonino) aveva ottenuto 3.059 preferenze e non era stato eletto. Gli sviluppi dell’inchiesta avevano portato, nell’ottobre 2023, allo scioglimento del Comune per infiltrazioni criminali…

Fonte Verificata

Continue Reading

Cronaca

“Otto ragazzini mi hanno devastato l’auto, uno aveva una pistola”: la denuncia di un tassista a Napoli

Published

on

“Otto ragazzini mi hanno devastato l’auto, uno aveva una pistola”: la denuncia di un tassista a Napoli

Il tassista si è rivolto al deputato Francesco Emilio Borrelli per denunciare la devastazione della sua vettura da parte di un gruppo di giovanissimi.

È diventata virale la denuncia di un tassista napoletano che, con tanto di foto, ha documentato i danni arrecati al suo taxi da un gruppo di ragazzini che, entrati nell’abitacolo da clienti, hanno devastato gli interni della vettura. Stando a quanto racconta l’uomo, in piazza Plebiscito otto giovanissimi hanno chiesto al tassista di portarli a San Giovanni a Teduccio. Una volta all’interno del taxi, però, hanno distrutto gli interni, andando via poi senza pagare la corsa.

Immagine

Nel tentativo che la sua denuncia avesse una eco più forte, il tassista si è rivolto al deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, che ha pubblicato le parole del malcapitato, ma soprattutto le foto degli interni del taxi devastati, sui suoi profili social. Il tassista ha scritto al deputato:

Signor Borrelli, sono un tassista vittima della follia dei ragazzini. L’altra notte avevo caricato sul mio taxi dei ragazzi a piazza a piazza del Plebiscito per andare a San Giovanni a Teduccio. Erano in 8 e mi hanno devastato tutti gli interni e poi sono scappati senza nemmeno pagarmi la corsa. Ho allertato il 112 che è intervenuto senza riuscire ad acciuffarli. Tra quei balordi ce n’era anche uno armato di pistola

Fonte Verificata

Continue Reading

Questo sito web non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
Alcuni contenuti sono generati attraverso una combinazione di una tecnologia proprietaria di IA e la creatività di autori indipendenti.
Per contatti [email protected]