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Cronaca

Truffe agli anziani a Roma: svelati i 10 uomini d’oro, bottino 500mila euro

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Truffe agli anziani a Roma: svelati i 10 uomini d’oro, bottino 500mila euro

Colossale Truffa agli Anziani a Roma: 10 Malviventi Arrestati

Nella Capitale, un’organizzazione criminale ha mietuto decine di vittime anziane, accumulando un bottino di oltre 500mila euro. La Squadra Mobile della Questura di Roma, in collaborazione con il III Distretto Fidene-Serpentara, è riuscita a smantellare la banda. Con base a Napoli, l’organizzazione orchestrava truffe con il collaudato schema del “finto nipote” o del familiare in difficoltà.

Modus Operandi e Indagini

Le indagini, coordinate dalla Procura di Roma e avviate a seguito delle denunce delle vittime, hanno permesso di ricostruire nei dettagli il modus operandi della banda. Il gruppo criminale, composto da dieci persone con ruoli ben definiti, agiva con meticolosa precisione.

I Leader e i Ruoli nel Gruppo

I capi della “centrale” della truffa, Antonio e Luca Pestorino, operavano da Napoli. Alessandro Bara fungeva da coordinatore delle telefonate, mentre Andrea De Martino gestiva il noleggio delle auto per gli spostamenti. Mario Mazzola, soprannominato “Mirko”, era l’uomo incaricato di prelevare il denaro o i gioielli dalle vittime, impersonando ruoli vari come direttore di poste, corriere o amico del familiare. I restanti membri Vincenzo Benincasa, Carlo Tolomello, Antonio Mosolino, Salvatore Donnarumma e Lepoldo Rignani completavano la rete criminale.

La Procedura della Truffa

Per individuare le vittime, i truffatori utilizzavano vecchi elenchi telefonici. Una volta scelta la preda, la truffa si svolgeva seguendo un copione preciso: una telefonata all’anziano con la falsa notizia di un incidente occorso ad un nipote o altro familiare. Per risolvere l’emergenza, si richiedeva la consegna immediata di denaro o preziosi. Uno dei membri della banda si presentava poi alla porta della vittima per incassare il bottino.

Espansione delle Operazioni

L’organizzazione non limitava le sue attività truffaldine alla sola Roma. Altri obiettivi si trovavano in varie province del Centro-Sud Italia, tra cui Lucca, Terni, Latina, Napoli, Avellino, Salerno e Lecce.

Le forze dell’ordine, grazie al lavoro meticoloso e alla collaborazione tra diverse unità, sono riuscite a bloccare questa serie di crimini, restituendo speranza alle tante vittime e alle loro famiglie.

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