Cronaca
TikTok Live: Detenuti del carcere di Secondigliano in diretta
Allarme dal Carcere di Secondigliano: Detenuti in Diretta su TikTok
Durante una recente ispezione di routine presso il carcere di Secondigliano, la Polizia Penitenziaria ha scoperto che alcuni detenuti stavano trasmettendo in diretta su TikTok utilizzando cellulari introdotti clandestinamente. Questo episodio solleva nuovamente gravi preoccupazioni sulle carenze del sistema penitenziario italiano.
Analisi dei Video e Reperimento di Prove
Le immagini dei video pubblicati hanno permesso di identificare prontamente la cella e i responsabili. Non solo sono stati rinvenuti i telefoni utilizzati, ma anche un’arma rudimentale, aumentandone la gravità.
Problemi Sistemici e Comunicazioni Illecite
L’incidente conferma le preoccupazioni sollevate dal Si.N.A.P.Pe, il sindacato della Polizia Penitenziaria, riguardo alla facilità con cui i detenuti possono comunicare con l’esterno, facilitando così attività illegali.
Dichiarazioni dei Funzionari del Si.N.A.P.Pe
Luigi Vargas, Segretario Generale Aggiunto, ha dichiarato l’urgenza di potenziare i controlli e dotare il personale penitenziario di strumenti adeguati. "È inaccettabile che i nostri agenti lavorino in condizioni precarie, mettendo a rischio la loro sicurezza e quella degli altri detenuti," ha sottolineato Vargas.
Misure Proposte per Migliorare la Sicurezza
Pasquale Gallo, Segretario Nazionale del Si.N.A.P.Pe, ha enfatizzato la necessità di adottare misure immediate per prevenire l’introduzione di oggetti vietati nelle carceri. "L’installazione di dispositivi di blocco delle comunicazioni non autorizzate e un incremento delle risorse destinate alla sicurezza devono essere priorità assolute," ha affermato Gallo.
Urgenza di Azioni Decisive
Orlando Scocca, Segretario Regionale del Si.N.A.P.Pe, ha aggiunto che l’incidente a Secondigliano mette in luce una falla nel sistema che richiede un intervento immediato. "Il personale penitenziario necessita di maggiore supporto, sia in termini di formazione che di strumenti, per garantire un ambiente sicuro e controllato," ha dichiarato Scocca.
Richiesta di Incontro con le Autorità
Il Si.N.A.P.Pe ha richiesto un incontro urgente con le autorità competenti per discutere soluzioni concrete volte a migliorare la sicurezza delle strutture detentive e proteggere il personale da situazioni di rischio. È imperativo intraprendere azioni decisive per garantire l’integrità e la sicurezza del sistema carcerario italiano.
Interventi Necessari e Soluzioni Proposte
Per affrontare questa emergenza, è cruciale che il Governo e le istituzioni competenti adottino misure concrete e urgenti. L’implementazione di sistemi di blocco delle comunicazioni non autorizzate, l’aumento del personale di sorveglianza e una maggiore attenzione alla formazione degli agenti sono solo alcune delle azioni necessarie per ripristinare ordine e sicurezza nelle carceri italiane.
Cronaca
Omicidio Francesco Pio Maimone, chiesto l’ergastolo per il presunto killer Valda
Francesco Pio Maimone ucciso a Napoli, ultime news
21 Novembre 2024
13:46
La pm Antonella Fratello, al termine del processo di primo grado per l’omicidio di Francesco Pio Maimone, ha chiesto l’ergastolo per Francesco Pio Valda, accusato del delitto.
Francesco Pio Maimone e Francesco Pio Valda
Chiesto l’ergastolo per Francesco Pio Valda, il 20enne accusato dell’omicidio di Francesco Pio Maimone, pizzaiolo di 18 anni ucciso con un colpo di pistola agli chalet di Mergellina, sul Lungomare di Napoli, la notte tra il 19 e il 20 marzo del 2023. Nel chiedere il carcere a vita per il presunto assassino di Maimone, il pubblico ministero dell’antimafia Antonella Fratello ha usato le stesse espressioni gergali contenute nelle intercettazioni, asserendo che Valda uscisse sempre armato allo scopo di creare “tarantelle” (problemi, in dialetto napoletano) e di “schiattare” (uccidere).
Le richieste di condanna per gli altri imputati
Davanti alla Corte d’Assise di Napoli, la pm Fratello ha richiesto inoltre 8 anni di carcere per Giuseppina Valda, sorella del presunto killer e per lo zio, Giuseppe Perna; per Alessandra Clemente, cugina di Valda e Pasquale Saiz ha invece chiesto 8 anni e 6 mesi di reclusione; 6 anni di carcere sono stati chiesti per Giuseppina Niglio, nonna di Valda, mentre 3 anni per Salvatore Mancini.
La lite per una scarpa, Maimone ucciso da un proiettile vagante
Nel corso del processo di primo grado che vede…
Cronaca
Napoli, la sede del PD vicino la Stazione Centrale devastata durante la notte: indagano i carabinieri
Ignoti hanno fatto irruzione nella notte all’interno della sede del PD di San Lorenzo, nei pressi della Stazione Centrale di Napoli, mettendola a soqquadro. Sulla vicenda indagano i carabinieri.
La sede del PD San Lorenzo devastata (Foto: Marco Sarracino)
È stata completamente devastata, messa a soqquadro, la sede del Partito Democratico di San Lorenzo, in via Domenico Cirillo, a due passi dalla Stazione Centrale di Napoli. Da quanto si apprende, nella notte appena trascorsa, ignoti hanno fatto irruzione negli uffici del PD, distruggendo alcuni arredi; al momento, pare non sia stato portato via nulla. Sul posto, allertati dal 112, sono intervenuti i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Napoli, che hanno effettuato tutti i rilievi del caso e avviato le indagini per risalire alle motivazioni del raid e ai responsabili.
L’ingresso della sede del circolo PD di San Lorenzo
Marco Sarracino (PD): “Non ci intimidiscono”
Solidarietà al circolo di San Lorenzo è stata espressa dal deputato del PD Marco Sarracino, che su Facebook ha pubblicato le foto della sede messa a soqquadro e ha scritto:
Solidarietà e vicinanza al circolo del PD San Lorenzo di Napoli. Purtroppo non è la prima volta che questa sede viene attaccata e devastata. Il segnale, chiarissimo, che la nostra presenza, il nostro lavoro e il nostro radicamento in quel quartiere infastidisce qualcuno. Ma se pensano di intimidire una delle migliori realtà del PD Napoli, sbagliano di grosso
Cronaca
Riabbraccia la mamma il bimbo di 6 mesi portato via dal papà in America: consegnato dalle autorità Usa
Il bimbo di 6 mesi è stato consegnato alla mamma Claudia Ciampa dalle autorità della California. Ieri il piccolo era stato individuato negli Stati Uniti d’America.
Ha riabbracciato oggi la mamma, Claudia Ciampa, il bimbo portato via da di 6 mesi portato via dal papà americano negli Stati Uniti. Questa mattina, giovedì 21 novembre 2024, le autorità della California hanno consegnato il piccolo alla madre originaria di Piano di Sorrento, in provincia di Napoli. La donna aveva denunciato la scomparsa del suo figlioletto durante una vacanza in Puglia, il 30 agosto scorso. La storia della mamma della costiera sorrentina ha sconvolto tutta l’Italia ed è stata al centro anche di trasmissioni Tv, come la Vita in diretta. La donna si era rivolta anche a Papa Francesco e alle autorità italiane per ritrovare il suo bimbo. Per una soluzione della vicenda si era attivato anche il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani.
L’annuncio del Ministero degli Esteri italiano: “Ha riabbracciato la mamma”
L’annuncio del sospirato abbraccio è stato dato questa mattina proprio dalla Farnesina: “Il bimbo è nelle braccia della madre!”, il messaggio ricevuto dal Ministero degli Esteri dalla console d’Italia a Los Angeles. Il bimbo è stato temporaneamente consegnato alla madre. Il ministero degli Esteri ha confermato la vicenda. Il bimbo sta bene e ha potuto riabbracciare la mamma italiana dopo 3 mesi. Il piccolo era stato individuato due giorni fa in California, Stato della costa orientale statunitense, dalle autorità americane.
Il giudice, ieri sera, aveva deciso l’affido temporaneo e la signora Ciampa si era immediatamente recata negli Stati…