Cronaca
Terremoto Napoli: blocco linee Eav ai Campi Flegrei per verifiche
[ALT: Cumana e Circumflegrea sospese dopo il terremoto di oggi a Napoli]
Le linee ferroviarie Cumana e Circumflegrea sono state temporaneamente sospese quest’oggi a seguito di una scossa di terremoto avvertita nell’area. Questa decisione è stata presa per permettere agli esperti di effettuare le necessarie verifiche tecniche lungo i tracciati ferroviari. La sicurezza dei passeggeri e del personale è la priorità assoluta in queste circostanze.
Motivazioni della sospensione delle linee
La sospensione delle linee Cumana e Circumflegrea è stata decisa come misura di precauzione. Dopo la scossa di terremoto, le autorità competenti hanno ritenuto necessario fermare temporaneamente il servizio per consentire agli ingegneri e ai tecnici di effettuare controlli approfonditi. Questo processo è fondamentale per assicurarsi che le infrastrutture non abbiano subito danni che possano compromettere la sicurezza dei viaggiatori.
Verifiche tecniche in corso
Le verifiche tecniche comprendono un esame approfondito delle strutture ferroviarie, dei binari e delle stazioni. Gli esperti sono chiamati a rilevare eventuali crepe o danni strutturali che potrebbero essere stati causati dal sisma. In alcuni casi, potrebbero essere necessari interventi di manutenzione o riparazione prima di riprendere il servizio.
Tempistiche per il ripristino del servizio
Attualmente, non è stato definito un orario preciso per il ripristino del servizio delle linee Cumana e Circumflegrea. Le autorità continueranno a fornire aggiornamenti man mano che le verifiche tecniche procederanno. I viaggiatori sono invitati a seguire i canali ufficiali dell’EAV (Ente Autonomo Volturno) per informazioni più dettagliate sulle modifiche e gli aggiornamenti del servizio.
Impatto sui pendolari e alternative di trasporto
La sospensione dei servizi ha inevitabilmente causato disagi ai pendolari e ai viaggiatori abituali delle linee Cumana e Circumflegrea. Come alternativa temporanea, EAV ha messo a disposizione delle navette sostitutive per collegare le principali fermate. Inoltre, si consiglia ai passeggeri di considerare altre opzioni di trasporto, come autobus o taxi, fino a quando il servizio non sarà completamente ripristinato.
Per ulteriori aggiornamenti e informazioni dettagliate, visita il sito ufficiale di EAV o segui il link fornito di seguito:
Cronaca
Insegnante di sostegno picchiata da 30 genitori in una scuola di Castellammare: in ospedale con trauma cranico
L’aggressione si è verificata nella scuola media Salvati di Castellammare di Stabia, nella provincia di Napoli. I genitori inferociti hanno aggredito anche il padre dell’insegnante. Il sindaco ha parlato di “episodio di enorme gravità”.
Una insegnante di sostegno aggredita a scuola da circa 30 genitori: momenti di follia sono andati in scena alla scuola media Salvati di Scanzano, frazione di Castellammare di Stabia, nella provincia di Napoli. Da quanto si apprende, l’aggressione si è verificata giovedì 14 novembre, intorno alle 10.30 del mattino, quindi in pieno orario di svolgimento delle lezioni: secondo una prima ricostruzione, l’aggressione sarebbe maturata dopo che sui social sarebbero cominciate a circolare alcune voci circa il comportamento della docente nei confronti di alcuni alunni.
Quando i genitori inferociti sono giunti nell’istituto scolastico, erano presenti anche i genitori dell’insegnate: oltre alla donna, infatti, i circa 30 genitori hanno malmenato anche suo padre ed entrambi hanno dovuto fare ricorso alle cure mediche. Mentre il genitori ha riportato la frattura di un polso, per la docente invece la diagnosi è stata quella di trauma cranico provocato dai colpi ricevuti. A scuola si è reso necessario l’intervento dei carabinieri per ristabilire la calma.
Il sindaco di Castellammare: “Episodio grave e violento”
Su quanto accaduto alla scuola media Salvati è intervenuto anche il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza, che ha così commentato: “È un episodio di enorme gravità e di violenza estrema. Confido nella capacità investigativa dei carabinieri per accertare la verità dei fatti….
Cronaca
In giro per i baretti di Chiaia con un coltello e un manganello: nei guai due 20enni
Controlli dei carabinieri nel cuore della movida di Chiaia, nella zona dei cosiddetti baretti: tanti i giovani controllati dai militari e trovati in possesso di armi o droga.
Dopo i recenti fatti di cronaca, con tre giovani uccisi da coetanei nel giro di due settimane circa, si sono intensificati i controlli delle zone dell’ordine nelle zone più frequentate di Napoli, quelle della cosiddetta movida. Pertanto, nelle scorse ore, i carabinieri della compagnia Centro, unitamente a quelli del Reggimento Campania, hanno setacciato la zona dei baretti di Chiaia, uno dei luoghi di ritrovo di giovani più noti della città, in una operazione volta proprio al contrasto della violenza giovanile e della diffusione di armi.
Durante i controlli, pertanto, un 19enne è stato trovato in possesso di un manganello telescopico, arma ingombrante nonché pericolosa. Arma trovata addosso anche a un 20enne, sorpreso con un coltello da 15 centimetri in tasca; il giovane è stato denunciato. E ancora, un altro ragazzo ha provato a eludere i controlli dandosi alla fuga a bordo di uno scooter: raggiunti, è stato trovato in possesso di una piccola quantità di sostanza stupefacente. Denunciati anche 5 parcheggiatori abusivi, mentre due uomini sono stati fermati perché alla guida dei loro ciclomotori senza patente.
E ancora, durante i controlli i carabinieri hanno controllato anche gli esercizi commerciali: due sono stati sospesi per violazioni delle normative vigenti, mentre altri due sono sanzionati per diffusione di musica oltre l’orario consentito. Durante le operazioni sono stati sequestrati anche 100 chili di alimenti privi di tracciabilità.
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Cronaca
Salvatore Cannova, scomparso in centro a Napoli e trovato morto dopo qualche ora: cosa è successo al 50enne?
L’uomo, che viveva in un basso nel cuore di Napoli, è scomparso lo scorso 8 novembre e poi è stato trovato morto quella stessa notte con evidenti segni di violenza sul volto. La famiglia chiede di sapere cosa gli sia accaduto.
È avvolta dal mistero la morte di Salvatore Cannova, un uomo di 50 anni, dapprima scomparso nel cuore di Napoli e poi ritrovato morto qualche ora dopo, con evidenti segni di violenza sul volto. La famiglia del 50enne vuole sapere cosa sia accaduto a Salvatore Cannova e si è rivolta all’associazione “Penelope”, che si sta adoperando per fare piena luce sulla vicenda: “L’associazione Penelope è accanto alla famiglia di Salvatore Cannova per fare chiarezza su quanto gli è accaduto. Chiunque abbia informazioni a riguardo ci può contattare, anche in anonimo” scrive l’associazione.
Sulla vicenda indaga la polizia di stato, per comprendere cosa sia successo al 50enne, se sia rimasto vittima di un incidente o se possa essersi invece trattato di un omicidio, avvenuto magari in seguito a una lite. In questo senso, molto importanti saranno gli esiti dell’autopsia, che dovrebbero chiarire la precise cause della morte di Salvatore Cannova.
La scomparsa di Salvatore Cannova e il ritrovamento del cadavere
Le tracce di Salvatore Cannova si sono perse lo scorso 8 novembre, quando il 50enne si è allontanato, insieme al suo cane, dal basso in cui viveva nella zona di San Domenico Maggiore, nel cuore del centro storico di Napoli, alla quale aveva fatto ritorno soltanto l’animale. La famiglia, allarmata dalla scomparsa, si era rivolta alle autorità e anche la trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?” si era occupata della…