Cronaca
Taxi Salerno-Aeroporto Costa d’Amalfi costa 50€, più del volo low cost.
Polemiche a Salerno per le corse dei taxi verso l’aeroporto: la tariffa è di 50 euro, quasi superiore a quella di alcuni biglietti aerei low cost.
Le corse dei taxi da Salerno all’aeroporto Costa d’Amalfi stanno generando accese polemiche a causa del costo elevato, ben 50 euro, che in alcuni casi risulta essere quasi superiore al prezzo dei biglietti aerei low cost. Questo disservizio sta creando malcontento tra i cittadini e i viaggiatori che utilizzano questo mezzo di trasporto per raggiungere l’aeroporto.
Tariffe troppo alte: Un peso per i viaggiatori
Molti cittadini salernitani e viaggiatori che necessitano di raggiungere l’aeroporto Costa d’Amalfi lamentano che la tariffa di 50 euro per la corsa in taxi sia eccessiva e sproporzionata. In molti casi, tale tariffa supera anche il costo di un biglietto aereo low cost, rendendo il viaggio ancor più oneroso e meno accessibile.
Alternative di trasporto e mancanza di soluzioni
Nonostante le polemiche, al momento non sembrano esserci soluzioni alternative efficienti che possano accogliere l’esigenza dei viaggiatori di risparmiare durante il tragitto verso l’aeroporto. Il trasporto pubblico locale, infatti, non copre sufficientemente la tratta, lasciando i cittadini senza opzioni valide.
Richieste di intervento da parte delle autorità locali
I cittadini e le associazioni di consumatori stanno chiedendo alle autorità locali di intervenire per regolare le tariffe dei taxi e per migliorare il servizio di trasporto pubblico. Incrementare le corse degli autobus e migliorare i collegamenti ferroviari potrebbero essere soluzioni utili per ridurre il costo del trasporto verso l’aeroporto.
Confronto con altre città
Confrontando Salerno con altre città italiane ed estere, si osserva che in molti casi il costo del trasporto verso gli aeroporti è più accessibile. In altri contesti urbani, vengono offerti servizi navetta a tariffe ridotte o soluzioni di carpooling, che rappresentano alternative economiche per i viaggiatori.
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Cronaca
Cede una parte della tettoia al Maximall Pompei, travolto un operaio di 29 anni
Un operaio di 29 anni è stato travolto questa mattina al Centro Commerciale Maximall Pompei di Torre Annunziata dalla caduta di una tettoia: è in ospedale.
I carabinieri all’interno del centro commerciale Maximall
Incidente sul lavoro questa mattina al Centro Commerciale Maximall Pompei di Torre Annunziata: una parte della tettoia ha ceduto travolgendo un operaio di 29 anni. L’uomo, in stato di incoscienza, è stato portato all’Ospedale del Mare di Ponticelli dal personale del 118, per politraumi da schiacciamento. Le sue condizioni sarebbero gravi. Sequestrata l’area coinvolta all’interno del Centro Commerciale da parte della Procura di Torre Annunziata, che ha aperto un fascicolo d’indagine. Sulla vicenda indagano i carabinieri: sul posto anche personale dell’Asl. Al momento il Centro Commerciale è chiuso al pubblico in vista dell’inaugurazione che si terrà giovedì 28 novembre.
I carabinieri all’interno del centro commerciale Maximall dove è avvenuto l’incidente
Le condizioni dell’operaio sono considerate gravi: l’episodio è avvenuto questa mattina, ma non è chiaro se possa essere imputabile alle pessime condizioni meteorologiche che si sono abbattute sulla Campania, con forti raffiche di vento e pioggia già da questa notte. Sulla vicenda è chiamata ora a fare chiarezza la Procura di Torre Annunziata, competente per il territorio. L’operaio di 29 anni è all’Ospedale del Mare per politraumi da schiacciamento riportati nell’incidente.
Cronaca
Precipita dal 30° piano dell’Hotel Ambassador di Napoli, muore una donna a Napoli
Una donna di 52 anni è morta dopo essere precipitata dal 30° piano dell’Hotel Ambassador di via Medina a Napoli, a due passi dalla Questura.
Una donna di 52 anni è morta a Napoli dopo essere precipitata dal 30° piano dell’Hotel Ambassador di via Medina, a due passi dalla Questura partenopea. Fonti investigative riferiscono a Fanpage.it che si tratterebbe di suicidio. La donna è precipitata ieri sera, attorno alle 20, dal 30° piano del grande albergo che si trova su via Medina, e la sua caduta si è “interrotta” al nono piano dell’albergo, dove si è schiantata: per lei non c’è stato nulla da fare. Sul posto sono accorsi i carabinieri e le ambulanze del 118, ma è stato constatato solo l’inevitabile decesso.
Cronaca
Spari sulla spiaggia a Torre Annunziata, preso 16enne. Il raid per uno sguardo di sfida
Identificato il secondo componente del raid nel Lido Azzurro di Torre Annunziata (Napoli): è un 16enne. Gli spari tra i bagnanti dopo una discussione per “uno sguardo di sfida”.
È stato identificato il giovane che, insieme a un 18enne vicino al clan Gionta, nello scorso luglio aveva fatto irruzione nel Lido Azzurro di Torre Annunziata (Napoli) aprendo il fuoco tra i bagnanti con fucile e pistola: si tratta di un 16enne, è stato rinchiuso in un istituto di pena minorile in esecuzione di una ordinanza di applicazione di misura cautelare per tentato omicidio aggravato e porto e detenzione di arma da fuoco, reati commessi con l’aggravante di avere agito col metodo mafioso in concorso con un maggiorenne.
L’episodio risale al 19 luglio. Dalle indagini era emerso che si era trattato di una ritorsione, partita per uno “sguardo di sfida”. L’obiettivo del raid, che in quel momento si trovava in spiaggia, era riuscito a scappare ed era rimasto illeso. Il primo componente del raid era stato bloccato il 26 luglio: S. D. A., 18 anni, imparentato con pregiudicati del clan dei “Valentini”, era stato fermato con le accuse di tentato omicidio, strage e detenzione e porto di armi da sparo, anche per lui con l’aggravante del metodo mafioso.
Secondo le ricostruzioni il ragazzo aveva avuto una discussione con un bagnante che gli aveva rivolto “uno sguardo di sfida”; il 18enne aveva quindi organizzato subito il raid, con l’aiuto del complice: in due avevano sparato incuranti della presenza di numerosi bagnanti. Il secondo giovane, minorenne, è stato identificato nel corso delle indagini svolte dalla Polizia di Stato e coordinate dalla Procura per i…