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Cronaca

Tavolo Permanente sui Bisogni di Salute dell’Isola di Capri

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Tavolo Permanente sui Bisogni di Salute dell’Isola di Capri

ASL Napoli 1 Centro e il Tavolo Permanente sui Bisogni di Salute dell’Isola di Capri

<strong>Napoli. "Quando si tratta della salute pubblica, è necessario agire con determinazione e concretezza. L’Isola di Capri nutre una giustificata fiducia verso l’ASL Napoli 1 Centro e il nostro compito è rafforzare ulteriormente questo sentimento."

Ciro Verdoliva: Impegno e Trasparenza

Con queste parole, Ciro Verdoliva, direttore generale dell’ASL Napoli 1 Centro, ha commentato la riunione del Tavolo di confronto permanente sui bisogni di salute dell’Isola di Capri. L’incontro è stato convocato dall’Azienda Sanitaria Locale Napoli 1 Centro per fare il punto sui progressi e le attività pianificate dall’anno 2019 in avanti.

Un Confronto Costruttivo

"Come direttore generale, ho sempre visto nel confronto leale e trasparente la strada migliore," ha aggiunto Verdoliva. "Convocare il Tavolo rappresenta un segnale tangibile dell’attenzione che l’ASL Napoli 1 Centro riserva a tutti i cittadini, rappresentati dai Sindaci."

Se emergono criticità, l’ASL è pronta ad affrontarle. Il direttore ha espresso soddisfazione per il clima di collaborazione e concretezza che ha caratterizzato l’incontro, merito anche della partecipazione attiva delle amministrazioni comunali.

Partecipazione Attiva e Collaborazione

Al Tavolo di confronto permanente hanno partecipato il sindaco di Capri, Paolo Falco, e Manuela Schiano, assessore alle Politiche Sociali e delegata dal sindaco di Anacapri. Presenti anche Marco Papa, direttore U.O.C. Programmazione e Pianificazione Sanitaria dell’ASL Napoli 1 Centro, Vincenzo Gallotto, direttore P.O. Santa Maria di Loreto e annesso Stabilimento Capilupi di Capri, insieme ad altri professionisti della sanità locale.

Il focus dell’incontro è stato il confronto sulle esigenze, osservazioni e proposte per una programmazione sanitaria sempre più concreta e condivisa.

Risultati Tangibili e Pianificazioni Future

Durante il Tavolo sono stati apprezzati i risultati già raggiunti, come i lavori in corso per la Casa della Comunità e la Centrale Operativa Territoriale, operativi dalla prossima primavera, e la ristrutturazione del Capilupi Hospital avvenuta lo scorso aprile.

Le amministrazioni comunali hanno segnalato alcune criticità organizzative e territoriali, nonché richieste di miglioramenti funzionali per il Capilupi Hospital. L’ASL si è impegnata a trovare soluzioni nel breve e medio termine.

"I Sabato dello Screening": Un’Iniziativa Apprezzata

Confermata la campagna "I Sabato dello Screening", che permetterà di eseguire gratuitamente mappature dei nei, pap test, mammografie, screening del tumore del colon-retto, spirometrie, visite cardiologiche e dermatologiche durante il mese di settembre.

Reazioni Positive dagli Amministratori Locali

Il sindaco di Capri, Paolo Falco, ha esprimuto soddisfazione per i risultati raggiunti: "Il Tavolo permette la partecipazione attiva di molti attori e apprezziamo i risultati concreti ottenuti. Chiediamo costanza in questa metodologia."

Manuela Schiano, delegata del sindaco di Anacapri, ha sottolineato: "La sinergia tra ASL e Enti Locali è fondamentale per tutelare i bisogni di salute dell’Isola di Capri. Ci uniamo alla richiesta di concretezza e costanza nelle risposte."

Conclusioni e Saluti Istituzionali

Tutti i partecipanti hanno evidenziato l’importanza di mantenere alta l’attenzione sui percorsi di emergenza. Il Presidente Vincenzo De Luca ha inviato i suoi saluti, augurando buon lavoro a tutti e sottolineando l’importanza di una collaborazione proficua per fornire i necessari servizi socio-sanitari ai cittadini e ai turisti dell’Isola di Capri.

In definitiva, l’ASL Napoli 1 Centro, attraverso il Tavolo di confronto permanente, dimostra un impegno concreto e collaborativo per rispondere ai bisogni di salute della comunità caprese e anacaprese.

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Santo Romano, ucciso a San Sebastiano: “Difficilmente qualcuno indosserà la sua maglia”

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Santo Romano, ucciso a San Sebastiano: “Difficilmente qualcuno indosserà la sua maglia”

A Fanpage.it parla il presidente del Micri, la squadra di Pomigliano d’Arco dove giocava Santo Romano, il 19enne ucciso da un colpo di pistola a San Sebastiano.

Giuseppe Visone, presidente dell’ASD Micri

“Difficile che qualcun altro possa indossare questa maglia, dopo quello che è successo”. Così Giuseppe Visone, presidente dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Micri, la squadra calcistica di Pomigliano d’Arco dove giocava Santo Romano, il 19enne ucciso da un colpo d’arma da fuoco nella notte tra venerdì e sabato a San Sebastiano al Vesuvio, in provincia di Napoli. “Sembra di vivere in un incubo, e invece è la cruda realtà”, commenta Visone a Fanpage.it, mostrando la maglia numero uno indossata dal giovane. “Erano 15 anni che stava con noi, finiva di lavorare la sera e veniva ad allenarsi. Qui ci stava cinque volte a settimana, più la partita il sabato o la domenica, praticamente trascorreva tutta la settimana qui”.

Visone ha affidato ai microfoni di Fanpage.it il suo ricordo del giovane: “Era un ragazzo umile, serio, molto più grande della sua età vista la sua maturità. Da uomo di sport ti dico che è difficile tenere insieme tante persone, tante teste, tante situazioni diverse”, ha proseguito Giuseppe Visone, “però bisogna educarli e fargli capire ogni giorno qual è la strada giusta. Perché nel momento in cui desisti e lasci perdere, hai perso. E ieri sera (venerdì sera, ndr) abbiamo perso tutti”. E ora che guarda la maglia con il numero uno che indossava il giovane, non ha dubbi: “I compagni sono…

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Lo sfogo di Geolier: “Facili omicidi, la Napoli che non vorrei: basta”

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Lo sfogo di Geolier: “Facili omicidi, la Napoli che non vorrei: basta”

Il rapper napoletano si sfoga su Instagram. Appena un mese fa aveva detto agli studenti di Pompei: “Un libro è meglio di una pistola”

Il rappert Geolier, pseudonimo di Emanuele Palumbo. Foto / Fanpage.it

Un chiaro riferimento ai “facili omicidi” di questi giorni, con l’aggiunta de “La Napoli che non vorrei”, seguita da un “basta”. Si sfoga così, su Instagram, il cantante Geolier (al secolo Emanuele Palumbo), il rapper partenopeo originario di Secondigliano. Lui, che ha un seguito enorme soprattutto tra i più giovani, ha voluto lanciare così un segnale dopo i recenti fatti di cronaca, che hanno visto due giovanissimi essere uccisi a colpi d’arma da fuoco da due minorenni, in due zone e contesti differenti: da una parte Emanuele Tufano, freddato a 15 anni in via Carminiello al Mercato all’angolo con corso Umberto I, nel cuore di Napoli; dall’altra Santo Romano, 19 anni, ucciso davanti il Municipio di San Sebastiano al Vesuvio, mentre cercava di fare da paciere ad una rissa. E prima ancora, gli omicidi di Giovanbattista Cutolo, 24 anni, a piazza Municipio e quello di Francesco Pio Maimone, 18 anni, a Mergellina. Tutti giovanissimi uccisi a colpi d’arma da fuoco da coetanei.

La storia Instagram di Geolier

La storia Instagram di Geolier

Un messaggio lapidario quello di Geolieri: “Facili omicidi. La Napoli che non vorrei. Basta”. Il musicista napoletano, arrivato secondo all’ultimo Sanremo, parla chiaro ai suoi tantissimi fan. E mentre proliferano i messaggi per “disarmare Napoli”, come richiesto anche dall’arcivescovo metropolita di Napoli,…

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Santo Romano ucciso a 19 anni nel Napoletano, confessa il 17enne fermato: “L’ho ucciso io”

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Santo Romano ucciso a 19 anni nel Napoletano, confessa il 17enne fermato: “L’ho ucciso io”

Il 17enne fermato per l’omicidio di Santo Romano, 19 anni, ha confessato: “L’ho ucciso io, la pistola comprata in un campo rom”.

Santo Romano

Aveva inizialmente negato tutto, dicendo di non saperne nulla. Poi, nella tarda mattinata di oggi, ha ammesso agli inquirenti di avere ucciso lui Santo Romano, il 19enne morto per un colpo di pistola a San Sebastiano nella notte tra venerdì e sabato scorsi. Il 17enne, napoletano del quartiere di Barra, ha confessato il delitto al pubblico ministero della Procura dei Minori. Le accuse nei suoi confronti sono di omicidio, porto e detenzioni di armi, spari in luogo pubblico e droga: quest’ultima è stata ritrovata nell’automobile sequestrata dagli inquirenti ed all’interno della quale il 17enne avrebbe fatto fuoco contro Santo Romano, intervenuto a fare da paciere durante una lite tra coetanei. Oltre alla confessione, il 17enne ha aggiunto che avrebbe comprato l’arma in un campo rom.

Le indagini dei carabinieri si sono concentrate su di lui incrociando le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti sul posto, ovvero nei pressi del Municipio di San Sebastiano, con la testimonianza del 17enne amico di Santo Romano, rimasto ferito da uno dei due proiettili esplosi. Il giovane arrestato, che domani sarà sottoposto all’interrogatorio per la convalida del fermo, era stato scarcerato dall’Istituto di Pena Minorile di Nisida lo scorso 28 maggio: era stato condannato a un anno e mezzo, con pena sospesa, per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e detenzione ai fini…

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