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Cronaca

Scuola a Napoli occupata abusivamente: danni richiesti ai dirigenti

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Scuola a Napoli occupata abusivamente: danni richiesti ai dirigenti

OCCUPAZIONE ABUSIVA DEI LOCALI DI UNA SCUOLA: CHIESTI DANNI ANCHE AI DIRIGENTI SCOLASTICI

Un’ex custode di una scuola a Napoli è morto da oltre dieci anni, ma i suoi eredi continuano a occupare l’alloggio dell’istituto in modo illegittimo. Oltre a questo, stanno sfruttando in modo indebito anche la fornitura idrica della scuola.

Uno dei familiari è stato addirittura arrestato per coltivazione di marijuana nel cortile della scuola. A seguito di un’indagine condotta dal Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri Napoli Vomero, la Procura Regionale per la Campania presso la Corte dei Conti ha notificato agli attuali Dirigenti Scolastici un invito a dedurre per un presunto danno erariale di oltre 25mila euro.

Le condotte negligentemente contestate riguardano l’ex alloggio del custode della scuola, attualmente occupato illegalmente dai suoi eredi che hanno usufruito anche in modo indebito della fornitura idrica dell’istituto.

INDAGINI E ACCERTAMENTI

L’indagine ha rivelato una mancanza d’azione da parte della Dirigenza Scolastica pro tempore, che non ha segnalato all’ente locale proprietario dell’immobile la situazione illegale. Questo ha provocato un danno erariale e impedito l’adozione di misure tempestive per risolvere la questione evitando la prescrizione.

Durante l’ispezione è emerso che un familiare dell’ex custode, precedentemente arrestato per coltivazione di marijuana nel cortile della scuola, è coinvolto nella questione. Inoltre, la Dirigenza Scolastica ha fornito in alcuni casi i codici dell’allarme dell’istituto agli occupanti abusivi, mettendo a rischio la sicurezza del materiale didattico.

L’occupazione dei locali ha arrecato un danno alla formazione degli studenti, impedendo il loro utilizzo come aule e interferendo con il regolare funzionamento dell’istituzione scolastica, mettendo a repentaglio la sicurezza dei bambini presenti.

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Cronaca

Lo zio di Arcangelo, ucciso a Napoli: “Non aveva nemici, amava il calcio, non le armi. Averlo perso ci distrugge”

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Lo zio di Arcangelo, ucciso a Napoli: “Non aveva nemici, amava il calcio, non le armi. Averlo perso ci distrugge”

Parla Gaetano, lo zio di Arcangelo Correra, il 18enne ammazzato in via Tribunali a Napoli: “La parola nemico in Arcangelo non esisteva”
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Uomo giù dal tetto di un capannone a San Giovanni a Teduccio, volo di 6 metri, è gravissimo

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Uomo giù dal tetto di un capannone a San Giovanni a Teduccio, volo di 6 metri,  è gravissimo

Sessantaquattrenne precipita da capannone durante lavori di riparazione. È in gravissime condizioni all’ospedale del Mare.

Ennesima tragedia sul lavoro a Napoli, I carabinieri sono intervenuti al pronto soccorso dell’Ospedale del Mare per la segnalazione di un incidente.

Da una prima sommaria ricostruzione, tutta ancora da verificare, il personale del 118 aveva trasferito nel pronto soccorso un 64enne che in via Principe di Sannicandro, all’angolo con corso San Giovanni, strada principale del quartiere San Giovanni a Teduccio, mentre stava effettuando dei lavori su un tetto di capannone della famiglia sarebbe caduto da un’altezza di circa 6 metri. L’uomo è stato portato in codice rosso all’ospedale, è intubato ed  è considerato in pericolo di vita. Indagini in corso da parte dei carabinieri impegnati nel ricostruire la dinamica.

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Omicidio Arcangelo Correra, ragazzo interrogato in Questura: “Gioco con pistola finito male”

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Omicidio Arcangelo Correra, ragazzo interrogato in Questura: “Gioco con pistola finito male”

Due amici di Arcangelo Correa sono stati interrogati in Questura; secondo la loro versione, da verificare, il colpo che ha ucciso il 19enne sarebbe partito per errore mentre uno di loro maneggiava una pistola.

Arcangelo Correra sarebbe rimasto vittima di un incidente, la pallottola che lo ha centrato alla fronte sarebbe partita per errore mentre uno dei giovanissimi che si trovava con lui stava maneggiando una pistola. La versione era già circolata questa mattina tra i conoscenti, l’avrebbero poi ripetuta negli uffici della Squadra Mobile i due ragazzi portati in Questura per essere ascoltati e ritenuti connessi all’omicidio; in particolare, uno di loro avrebbe ammesso la colpa, specificando però che si sarebbe trattato di un incidente.

Il ragazzo è rimasto ferito poco prima delle 5 di oggi, 9 novembre, in piazzetta Sedil Capuano, adiacente a via dei Tribunali; è stato portato d’urgenza al Pronto Soccorso dell’ospedale dei Pellegrini, dove è arrivato in condizioni disperate. Il decesso, intorno alle 11. È stato colpito da una singola pallottola, che lo ha raggiunto alla testa provocandogli una grave emorragia cerebrale.

Il racconto fornito dai due giovani agli investigatori sarà ovviamente vagliato, alla ricerca di riscontri, dagli investigatori della Squadra Mobile di Napoli (dirigente Giovanni Leuci). A quanto si apprende, tra i due c’è il fratello minore di Luigi Caiafa, il 17enne ucciso da un poliziotto durante una rapina da un poliziotto nel 2020, che a Correa è legato da un rapporto di parentela.

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