Cronaca
Scampia: Arca di Noè in miniatura trovata in alloggio sgomberato
Napoli: Scoperta Arca di Noè in Miniatura tra le Macerie della Vela Celeste di Scampia
Un evento drammatico ha scosso la Vela Celeste di Scampia a Napoli, attirando l’attenzione delle autorità e della comunità. Dopo un crollo tragico, le forze dell’ordine hanno fatto una scoperta sorprendente: un piccolo allevamento clandestino di animali esotici, simile a una mini Arca di Noè.
La Scoperta Inquietante: Animali Esotici tra le Macerie
Durante le operazioni di soccorso e di sgombero, le forze dell’ordine hanno trovato un allevamento non autorizzato all’interno di un appartamento della Vela Celeste. Tra le macerie, sono stati rinvenuti numerosi animali esotici, inclusi canarini, piranha, tartarughe, scoiattoli volanti e persino un drago barbuto. Questa scoperta ha aggiunto una nuova dimensione di inquietudine a una già tragica situazione.
Un Quadro Surreale: La Convivenza tra Uomini e Animali
La scoperta dell’allevamento abusivo ha sollevato numerosi interrogativi riguardo alla convivenza tra uomini e animali in contesti urbani difficili come Scampia. La presenza di una tale varietà di animali esotici in un ambiente urbano solleva preoccupazioni sia dal punto di vista della sicurezza pubblica che del benessere degli animali stessi.
Indagini in Corso: Chi Gestiva questa Arca di Noè?
Le autorità locali hanno avviato indagini approfondite per identificare i responsabili di questo allevamento clandestino e per capire come sia stato possibile gestire una tale operazione senza essere scoperti prima del crollo. Gli animali trovati sono stati immediatamente affidati alle cure di veterinari specializzati, assicurando loro un ambiente sicuro e adeguato.
Conseguenze Legali: Quali Saranno le Sanzioni?
Oltre alla tragedia dovuta al crollo, le persone coinvolte nella gestione dell’allevamento illegale dovranno ora affrontare conseguenze penali significative. Le accuse potrebbero includere maltrattamento di animali, violazione delle normative sanitarie e altre infrazioni legate alla gestione di animali esotici.
La scoperta di questa mini Arca di Noè a Scampia ha portato alla luce una realtà nascosta e preoccupante, mettendo in evidenza la necessità di maggiore vigilanza e regolamentazione riguardo alla gestione degli animali esotici nelle aree urbane.
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Fonte
Cronaca
Detenuto di 28 anni napoletano trovato impiccato nel carcere di Poggioreale: “Terribile tragedia”
Detenuto 28enne del Napoletano morto suicida nel carcere di Poggioreale. Il sottosegretario Ferrante: “Terribile tragedia”. L’Ordine dei Medici: “Bisogna migliorare le condizioni di vita nelle carceri”
Immagine di repertorio
Un detenuto di 28 anni napoletano è stato ritrovato impiccato nel carcere di Poggioreale a Napoli. È il quarto detenuto a togliersi la vita nel 2024 nell’istituto penale partenopeo, l’undicesimo in tutta la regione Campania. A denunciare l’accaduto è Samuele Ciambriello, Garante dei Detenuti della Campania. “Il sistema penitenziario – dice Ciambriello – è sull’orlo del baratro, una strage continua ma la politica tace ed è assente. Nessun argine da provvedimenti governativi o parlamentari, solo populismo mediatico e penale anche contro la dignità delle persone detenute, dei diversamente liberi. Celle sovraffollate e tensione alle stelle, condizioni difficili che favoriscono atti di autolesionismo, scioperi della fame, scioperi sanitari. Nessun commento pubblico sui suicidi di Stato, che interrogano anche l’opinione pubblica”.
“Sono 81 in tutta Italia – prosegue Ciambriello – con il carcere di Prato e quello di Poggioreale al primo posto per numero di detenuti che si sono tolti la vita. Dall’inizio dell’anno ad oggi sono 1.842 i tentativi di suicidio, 11.503 gli atti di autolesionismo. Tra gli 81 detenuti che si sono suicidati l’età media è di 40 anni, tra questi 8 avevano un’età compresa tra i 18 e 25 anni. Ci sono omissioni di Stato, questi suicidi e gli atti di autolesionismo e le proteste rilevano un quadro inquietante che è sotto gli occhi di tutti. Indignarsi non basta più”.
Il…
Cronaca
Furto in un bar a Casoria, è la settima volta: “Siamo stanchi, vogliamo sicurezza”
Settimo colpo in meno di cinque anni al “I Toraldo cafè-bistrot” di Casoria. Il proprietario a Fanpage.it “Non ne possiamo più, ci sentiamo abbandonati”.
“Non ce la facciamo più”. Con poche parole a Fanpage.it, il titolare de “I Toraldo cafè-bistrot”, che si trova al civico 292 di via Nazionale delle Puglie a Casoria, in provincia di Napoli, ha commentato il furto avvenuto nel suo locale la scorsa notte: il settimo colpo, di cui quattro tentati, da quando il locale ha aperto, appena cinque anni fa. L’ultimo risaliva all’11 novembre di un anno fa, quando un uomo con piede di porco e torcia aveva cercato di scardinare l’ingresso, danneggiando anche la porta in vetro.
“Non ne possiamo più, ci sentiamo abbandonati”, ha spiegato Vincenzo Toraldo, proprietario del locale, a Fanpage.it, “la situazione è diventata insostenibile”. Il danno economico è ancora da quantificare: ma oltre alle bottiglie trafugate, i danni maggiori li hanno riportati le vetrate sfondate e mandate in frantumi, e che dovranno essere sostituite, nonché delle suppellettili travolte dalla furia dei banditi. Nelle immagini dell’impianto di videosorveglianza interne, si vedono i ladri arrivare a bordo di un’automobile, dalla quale escono in quattro, mentre uno resta all’interno della vettura. Uno di loro frantuma il vetro del locale in una ventina di secondi, e in tre fanno irruzione, arraffando il possibile, tra cui bottiglie dal bancone, e poi riscappare dalla vetrata distrutta, salire in macchina e ripartire…
Cronaca
Omicidio Francesco Pio Maimone, chiesto l’ergastolo per il presunto killer Valda
Francesco Pio Maimone ucciso a Napoli, ultime news
21 Novembre 2024
13:46
La pm Antonella Fratello, al termine del processo di primo grado per l’omicidio di Francesco Pio Maimone, ha chiesto l’ergastolo per Francesco Pio Valda, accusato del delitto.
Francesco Pio Maimone e Francesco Pio Valda
Chiesto l’ergastolo per Francesco Pio Valda, il 20enne accusato dell’omicidio di Francesco Pio Maimone, pizzaiolo di 18 anni ucciso con un colpo di pistola agli chalet di Mergellina, sul Lungomare di Napoli, la notte tra il 19 e il 20 marzo del 2023. Nel chiedere il carcere a vita per il presunto assassino di Maimone, il pubblico ministero dell’antimafia Antonella Fratello ha usato le stesse espressioni gergali contenute nelle intercettazioni, asserendo che Valda uscisse sempre armato allo scopo di creare “tarantelle” (problemi, in dialetto napoletano) e di “schiattare” (uccidere).
Le richieste di condanna per gli altri imputati
Davanti alla Corte d’Assise di Napoli, la pm Fratello ha richiesto inoltre 8 anni di carcere per Giuseppina Valda, sorella del presunto killer e per lo zio, Giuseppe Perna; per Alessandra Clemente, cugina di Valda e Pasquale Saiz ha invece chiesto 8 anni e 6 mesi di reclusione; 6 anni di carcere sono stati chiesti per Giuseppina Niglio, nonna di Valda, mentre 3 anni per Salvatore Mancini.
La lite per una scarpa, Maimone ucciso da un proiettile vagante
Nel corso del processo di primo grado che vede…