Cronaca
Ritrovato dipinto di Solimena rubato 40 anni fa nel Salernitano
Ritrovato un Prezioso Dipinto di Francesco Solimena: Rubato 40 Anni Fa
Un importante traguardo culturale e investigativo è stato raggiunto dai carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Palermo. Essi hanno recuperato un prezioso dipinto del celebre pittore del XVIII secolo, Francesco Solimena, che era stato rubato da una chiesa situata nel Salernitano ben 40 anni fa.
La Storia del Dipinto Ritrovato
Il dipinto in questione, realizzato dal rinomato Solimena, rappresenta una delle opere più significative del XVIII secolo. La tela era stata trafugata da una chiesa, e per decenni si erano perse le sue tracce, lasciando un vuoto nel patrimonio artistico e culturale della regione.
Il Ruolo del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale
Grazie all’assiduo lavoro dei carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Palermo, il dipinto è finalmente tornato nelle mani dello Stato. Questa unità speciale si occupa della protezione e del recupero del patrimonio culturale italiano, affrontando sfide notevoli e spesso con risvolti investigativi complessi.
Dettagli dell’Operazione di Recupero
L’operazione di recupero, condotta con estrema riservatezza, ha implicato una serie di indagini meticolose. Gli agenti sono riusciti a rintracciare il dipinto grazie a una combinazione di strumenti tecnologici avanzati e metodi investigativi tradizionali. La scoperta del quadro ha rappresentato un momento di grande emozione per tutti coloro che hanno partecipato all’operazione.
Importanza Culturale del Ritrovamento
Il ritrovamento del dipinto di Solimena rappresenta un evento di grande importanza per il mondo dell’arte e della cultura. Esso non solo restituisce un pezzo di storia al patrimonio artistico italiano, ma sottolinea anche l’importanza di proteggere e valorizzare le opere d’arte dalle minacce di furto e danneggiamento.
Prospettive Future
Con il ritrovamento di questo prezioso dipinto, si accende la speranza che altre opere d’arte rubate possano essere recuperate e riportate al loro legittimo splendore. Il successo dell’operazione offre un rinnovato slancio alle attività del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale, promuovendo la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale italiano per le future generazioni.
Il prezioso dipinto di Solimena, risalente al XVIII secolo, è stato ritrovato dai carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Palermo.
Cronaca
Gare di scooter in piazza Dante, blitz a sorpresa dei carabinieri: ragazzi accerchiati, 22 sequestri
Blitz a sorpresa dei carabinieri stanotte in piazza Dante al centro storico di Napoli: sequestrati 22 motorini. Raffica di multe e segnalazioni.
Scooter in piazza Dante (immagine di repertorio)
Blitz a sorpresa dei carabinieri stanotte a piazza Dante contro il fenomeno delle gare di scooter nell’area pedonale. I militarti dell’Arma sono piombati all’improvviso, hanno accerchiato la piazza, impedendo agli indisciplinati conducenti di fuggire. Pesante il bilancio: ben 22 motorini sequestrati, 38 sanzionati, 23 per guida senza casco. I controlli sono stati estesi anche nelle strade limitrofe dei Decumani, con altre multe e segnalazioni. Sequestrati un coltello a serramanico e droga. Altre verifiche a sorpresa ci saranno nei prossimi giorni, per stroncare uno dei fenomeni più odiosi che ha preso piede nel centro storico, quello delle corse selvagge degli scooter tra la folla, facendo lo slalom ad alta velocità tra le famiglie con bambini e i turisti.
Napoli, blitz dei carabinieri a piazza Dante: 22 scooter sequestrati
Piazza Dante al centro dei controlli dei carabinieri che questa notte hanno setacciato la movida del centro storico e dei quartieri spagnoli. I militari della compagnia Napoli centro hanno agito di sorpresa, questa volta non tanto per prevenire quanto per dare un forte segnale alla movida giovanile. Accerchiata la piazza, sono partiti i controlli. Alla fine saranno 38 le contravvenzioni al codice della strada – di queste ben 23 per guida senza casco – con 22 scooter sequestrati. Il fenomeno delle gare di motorini in piazza Dante è stato più volte denunciato da Fanpage.it ed è finito al centro anche di un recente…
Cronaca
Ercolano, esplosione nella fabbrica di fuochi abusiva: morti due sorelle e un 18enne
aggiornamento
18 Novembre 2024
20:00
Scoppio in un una fabbrica di fuochi d’artificio abusiva ad Ercolano, al confine con San Giorgio a Cremano; tre le vittime accertate.
L’esplosione in contrada Patacca, a Ercolano (Napoli)
Sono due sorelle di 26 anni originarie di Marigliano e il 18enne albanese Samuel Tafciu le tre vittime dell’esplosione avvenuta nel primo pomeriggio di lunedì 18 novembre, ad Ercolano, popoloso centro in provincia di Napoli, zona Vesuviana. Lo scoppio è avvenuto intorno alle 15 all’interno di un appartamento al civico 94 di contrada Patacca, dove si trovava una fabbrica di fuochi d’artificio abusiva. Secondo la testimonianza di alcuni residenti i tre erano tutti al primo giorno di lavoro: l’attività, illegale, era stata allestita nel fine settimana ed era entrata in funzione oggi.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della tenenza di Ercolano, i sanitari del 118 e i pompieri. Michele Mazzaro, comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Napoli, nelle prime fasi degli interventi ha specificato che “la preoccupazione principale è la messa in sicurezza del sito. Speriamo di riuscire a farlo nel minor tempo possibile. Al momento non sappiamo se ci sono altri dispersi, speriamo di no ma non possiamo escluderlo”.
Esplode fabbrica di fuochi d’artificio a Ercolano
Le cause della deflagrazione sono per ora al vaglio, è verosimile che a determinarla siano stati i materiali stoccati nel casolare. Questo è il periodo dell’anno in cui le fabbriche di botti illegali sono in piena…
Cronaca
Esplode fabbrica di fuochi ad Ercolano, 3 morti. La suocera di Samuel: “Era il primo giorno”
Sono tre le vittime accertate dell’esplosione della fabbrica di fuochi d’artificio abusiva ad Ercolano (Napoli): le sorelle Aurora e Sara Esposito, e il 18enne Samuel Tafciu.
“Dentro c’erano mio genero e le due ragazze. Ci hanno chiamato alle 13 ed era tutto a posto. Alle 15 siamo stati avvertiti che la fabbrichetta era scoppiata. Mio genero lascia mia figlia di 17 anni e una bambina di quattro mesi..”. A parlare, con la voce rotta dal dolore, è la mamma della compagna di Samuel Tafciu, il giovanissimo di origini albanesi tra le tre vittime dell’esplosione nella fabbrica di fuochi d’artificio illegale ad Ercolano, in provincia di Napoli. Con lui c’erano Aurora e Sara Esposito, due sorelle di 19 e 24 anni. Per i tre era il primo giorno di lavoro ed erano, naturalmente, tutti in nero.
La suocera di Samuel: “Era il primo giorno di lavoro”
Il ragazzo, racconta la donna, viveva nella loro abitazione ad Ercolano, poco distante dal luogo della tragedia. Aveva compiuto 18 anni a giugno, quattro mesi fa era nata la bambina. La fabbrica, in una costruzione al civico 94 di contrada Patacca, secondo alcune testimonianze era stata allestita nel fine settimana ed era entrata in funzione appena oggi, 18 novembre. “Mio genero era a nero – continua la donna – era il primo giorno. Le due ragazze lavoravano lì per aiutare la madre. Non sappiamo cosa è successo”.
La struttura distrutta dall’esplosione
Il boato è stato chiaramente avvertito anche in diversi comuni del Vesuviano limitrofi alla cittadina di Ercolano. Il sindaco Ciro Buonajuto ha confermato che l’attività era abusiva: non è pervenuta nessuna richiesta al Comune né ad altri enti…