Seguici sui Social

Cronaca

Operaio morto all’Università: 2 condanne, 6 assoluzioni al processo

Pubblicato

il

Operaio morto all’Università: 2 condanne, 6 assoluzioni al processo

<strong>Denunce e Assoluzioni per la Morte di Luciano Palestra, Operaio Deceduto durante i Lavori alla Facoltà di Ingegneria di Aversa

Recentemente, il tribunale di Napoli Nord ha emesso una sentenza significativa in merito al caso di Luciano Palestra, un operaio che ha perso la vita mentre stava lavorando alla ristrutturazione della Facoltà di Ingegneria di Aversa. La sentenza ha visto due condanne e sei assoluzioni, chiudendo così un capitolo doloroso per la famiglia della vittima e per la comunità.

Due Condanne per Responsabilità nella Morte di Luciano Palestra

Il tribunale ha ritenuto due imputati colpevoli per la tragica morte dell’operaio Luciano Palestra. Le indagini preliminari e le testimonianze hanno permesso alla corte di determinare che le negligenze e le mancate misure di sicurezza adottate sul luogo di lavoro sono state la causa diretta dell’incidente. Le condanne sono state emesse sulla base delle violazioni delle norme di sicurezza sul lavoro, evidenziando così la necessità di un maggiore controllo e prevenzione nei cantieri.

Sei Assoluzioni nel Processo per Insufficienza di Prove

Contrariamente alle condanne, il tribunale ha assolto sei degli imputati coinvolti nel processo. La decisione è stata presa per insufficienza di prove concrete che li legassero direttamente alla responsabilità dell’incidente. Gli avvocati difensori hanno sottolineato che, pur essendo presenti sul sito di lavoro, i loro assistiti non avevano ruoli che comportassero la gestione delle misure di sicurezza, rendendo così impossibile attribuire loro una colpa diretta.

L’Importanza delle Norme di Sicurezza nei Cantieri

Questo tragico evento porta nuovamente alla ribalta l’importanza cruciale delle norme di sicurezza nei cantieri. Le norme sono progettate per prevenire incidenti e salvaguardare la vita dei lavoratori. Il caso di Luciano Palestra rappresenta un esempio doloroso di ciò che può accadere quando queste norme vengono ignorate o mal gestite.

Riflessioni Finali sulla Sentenza

La sentenza del tribunale di Napoli Nord ribadisce la necessità di una rigorosa applicazione delle norme di sicurezza e di un controllo costante nei cantieri. Il dolore della famiglia di Luciano Palestra è insostituibile, ma questa decisione potrebbe portare a una maggiore attenzione e sensibilizzazione verso la sicurezza sul lavoro, prevenendo future tragedie simili.

Per ulteriori dettagli e aggiornamenti sul caso, potete consultare l’articolo completo su Fanpage: Continua a leggere

Fonte

Continua a leggere

Cronaca

Incendio in un appartamento, evacuato l’intero palazzo: paura nel centro di Caserta

Pubblicato

il

Incendio in un appartamento, evacuato l’intero palazzo: paura nel centro di Caserta

Un rogo è scoppiato nella giornata di ogg in un appartamento nel cuore di Caserta. Sul posto i vigili del fuoco, che hanno evacuato il palazzo e spento le fiamme.

Paura nella mattinata di oggi, venerdì 1 novembre, nel pieno centro di Caserta: un incendio è divampato in un appartamento situato al terzo piano di uno stabile in corso Trieste. Sul posto, in seguito a una segnalazione arrivata da una pattuglia della Polizia di Stato, che transitava sul posto, sono intervenuti i vigili del fuoco del Comando Provinciale di Caserta; al loro arrivo, i pompieri hanno trovato l’appartamento – occupato da due donne, madre e figlia – nonché l’intero stabile, già evacuato in via precauzionale, grazie all’intervento tempestivo delle forze dell’ordine.

L’intervento dei vigili del fuoco è cominciato dall’esterno dell’edificio: gli operatori hanno ridotto la portata dell’incendio utilizzando un’autoscala. Successivamente, sono entrati nell’appartamento, concentrando maggiormente le operazioni di spegnimento in camera da letto e in cucina, dove si erano sviluppati i maggiori focolai; in supporto, per domare le fiamme in maniera più celere, è sopraggiunta anche un’autobotte dal Comando Centrale.

Grazie al tempestivo intervento dei vigili del fuoco, si è evitato che l’incendio potesse propagarsi alle abitazioni vicine. Una volta domate le fiamme, i pompieri hanno provveduto a mettere in sicurezza l’appartamento. Non si sono registrati feriti né intossicati.

Continua a leggere

Continua a leggere

Cronaca

Incidente in Cilento, scontro tra moto e auto: morto un uomo di 45 anni

Pubblicato

il

Incidente in Cilento, scontro tra moto e auto: morto un uomo di 45 anni

Incidente mortale, oggi, sulla Statale Cilentana, nella provincia di Salerno: un uomo di 45 anni è morto dopo che la sua moto si è scontrata con un’auto.

Immagine di repertorio

Tragico incidente stradale nel pomeriggio di oggi, venerdì 1 novembre, in Cilento, nella provincia di Salerno: il bilancio del sinistro è, purtroppo, di un morto, un uomo di 45 anni, le cui generalità non sono state ancora rese note. Il grave incidente si è verificato intorno alle ore 16 sulla Strada Statale 18 Cilentana, tra gli svincoli di Omignano e Vallo Scalo: per cause che sono ancora in corso di accertamento, la motocicletta guidata dal 45enne – che si trovava in compagnia di una comitiva di motociclisti – si è scontrata con un’automobile sportiva, un’Audi scura.

Sul luogo dell’incidente sono sopraggiunte tre ambulanze: per il 45enne, purtroppo, nonostante il tempestivo intervento dei sanitari del 118, non c’è stato nulla da fare; soccorso e portato in ospedale anche il conducente dell’automobile sportiva. Sul posto anche le forze dell’ordine, che hanno effettuato i rilievi opportuni a stabilire l’esatta dinamica dell’incidente e il magistrato di turno della Procura della Repubblica di Vallo della Lucania che, come da prassi in casi del genere, dovrebbe disporre l’autopsia sulla salma della vittima.

La Statale Cilentana è stata chiusa a lungo, in entrambi i sensi di marcia, per consentire l’intervento dei soccorsi, i rilievi delle forze dell’ordine e la rimozione dei veicoli coinvolti nell’incidente….

Continua a leggere

Continua a leggere

Cronaca

Due squali volpe trovati morti in spiaggia a Torre del Greco: arriva la Guardia Costiera

Pubblicato

il

Due squali volpe trovati morti in spiaggia a Torre del Greco: arriva la Guardia Costiera

Il ritrovamento è avvenuto questa mattina nella zona di Lido La Scala; sul posto sono intervenuti gli uomini della Guardia Costiera per le verifiche del caso.

Tanto stupore in spiaggia a Torre del Greco, nella provincia di Napoli, dove nella mattinata odierna, venerdì 1° novembre, giorno di festa in cui si celebra Ognissanti, sono stati trovati due esemplari di squali volpe, morti. Il singolare ritrovamento – che non ha costituito un pericolo per i presenti, dal momento che i due animali erano, come detto, deceduti – è avvenuto nei pressi del Lido La Scala, sul litorale della città corallina; sul posto sono intervenuti gli uomini della Guardia Costiera, che hanno effettuato tutte le verifiche del caso, utili a comprendere le cause della morte dei due squali, prima che le carcasse venissero portate via.

Lo squalo volpe è lungo mediamente 3-4 metri

Appartenente alla famiglia degli Alopidi, lo squalo volpe è il più grande di essa, visto che, di media, raggiunge una lunghezza di 3-4 metri. Solitamente, lo squalo volpe vive nei mari tropicali e, di norma, non attacca l’uomo, ma se dovesse sentirsi minacciato può utilizzare la coda – che costituisce circa la metà della sua intera lunghezza – come uno scudiscio, che adopera per colpire le sue prede.

Continua a leggere

Continua a leggere

Questo sito web non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
Alcuni contenuti sono generati attraverso una combinazione di una tecnologia proprietaria di IA e la creatività di autori indipendenti.
Per contatti [email protected]