Cronaca
Napoli: Troppo Traffico, L’Ultimo Km per L’Aeroporto a Piedi
Aeroporto di Napoli: Un Traffico Incessante Costringe i Viaggiatori a Percorrere l’Ultimo Tratto a Piedi
<strong>NAPOLI – La situazione delle infrastrutture stradali e del traffico che circonda l’aeroporto di Napoli-Capodichino diviene ogni giorno più insostenibile. Questa mattina, numerosi viaggiatori hanno dovuto abbandonare i propri veicoli e percorrere l’ultimo tratto fino all’aeroporto a piedi a causa di un interminabile ingorgo sulla tangenziale.
Traffico Incessante all’Aeroporto di Napoli: Un Problema Quotidiano
Il dramma del traffico non è una novità per chi frequenta l’aeroporto di Napoli. Ogni giorno, soprattutto durante le ore di punta, il flusso di veicoli si trasforma in un vero e proprio incubo. Questa mattina, le code interminabili hanno spinto molti automobilisti a scendere dai loro mezzi e cercare di raggiungere l’aeroporto a piedi, nella speranza di non perdere i loro voli.
Mezzi Pubblici al Collasso: Un Disagio Generalizzato
Non solo gli automobilisti hanno subito il disagio. Anche i mezzi pubblici erano al collasso, stracolmi di passeggeri disperati. Coloro che sono riusciti a salire su un bus o un treno hanno comunque affrontato ritardi significativi e condizioni di viaggio poco confortevoli. Questa situazione cronica rappresenta un grosso limite per una città come Napoli, famosa per il turismo e la sua posizione nel Mediterraneo.
Napoli: Un Inadeguato Accesso all’Aeroporto
L’aeroporto di Napoli-Capodichino soffre di un accesso estremamente complicato e caotico, che rende difficile per i viaggiatori raggiungerlo in modo sereno e puntuale. Nonostante gli sforzi interni per migliorare i servizi aeroportuali, la rete viaria e i mezzi pubblici rimangono inadatti. La domanda sorge spontanea: è questa una situazione da città moderna o da "terzo mondo"?
Soluzioni Che Tardano ad Arrivare
Le autorità locali sono consapevoli del problema, ma le soluzioni concrete sembrano ancora lontane. Si discute da anni di espandere la tangenziale, potenziare i mezzi pubblici e creare nuove infrastrutture, ma tali progetti rimangono ancora sulla carta. Nel frattempo, chi viaggia nella città è costretto a convivere con una situazione che influisce negativamente sulla qualità della vita e sullo sviluppo turistico ed economico della città.
Conclusione: Un Imperativo Intervenire
Se non si interviene con decisione, queste storie di corse a piedi verso l’aeroporto diventeranno sempre più comuni, riducendo Napoli a un caso di inadeguatezza infrastrutturale più che a una metropoli europea moderna. L’urgenza di affrontare e risolvere questa situazione non è mai stata così forte come oggi.
Cronaca
Riapre via Kagoshima al Vomero: era chiusa dal 14 ottobre per il crollo di un muro
Riaperta dopo un mese via Kagoshima al Vomero: era stata chiusa per i lavori di messa in sicurezza del terrapieno sovrastante, a rischio crolli.
Dopo i lavori, ha riaperto al traffico via Kagoshima a Napoli, la strada nel quartiere del Vomero chiusa lo scorso 14 ottobre per il crollo di un muro pericolante. Dopo aver terminato l’opera di consolidamento, la strada è stata riaperta nelle scorse ore: si tratta di una arteria cruciale che collega la parte alta del quartiere collinare a via Aniello Falcone con via Tasso, evitando così che il traffico congestionasse tutta la parte bassa della collina.
La chiusura è durata poco più di un mese: come aveva appreso Fanpage.it da fonti qualificate, si era trattato di una chiusura a tempo indefinito, ovvero fino a quando non sarebbe stato messo in sicurezza il terrapieno, ovvero il muro soprastante la strada, dove col tempo sono cresciuti arbusti, cespugli e piante, con il rischio di dissesti e di calcinacci che potrebbero cadere sulle automobili in transito o sui pedoni di passaggio. Un bel caos in zona, vista l’importanza strategica della strada per il traffico veicolare.
Via Kagoshima è anche molto nota per essere la strada intitolata alla omonima città giapponese gemellata con Napoli, che viene celebrata ogni 3 maggio dal 1960 ad oggi. Una somiglianza tale che anche Kagoshima, in Giappone, ha dedicato una lunga strada intitolata a Napoli e al gemellaggio con la città partenopea, che il prossimo anno festeggerà il 65esimo anno di esistenza.
Cronaca
Insegnante picchiata da 30 genitori, la scuola riapre con la vigilanza dei carabinieri
L’aggressione nel plesso Scanzano della scuola Salvati di Castellammare di Stabia; per i genitori si sarebbe resa responsabile di molestie sessuali ma non ci sono riscontri.
Domani mattina, 18 novembre, davanti al plesso di Scanzano della scuola media Salvati, a Castellammare di Stabia (Napoli), ci sarà una gazzella dei carabinieri: precauzione disposta per evitare tensioni alla ripresa delle lezioni, dopo il caos che si era scatenato il 14 novembre, intorno alle 10.30, quando una trentina di genitori avevano aggredito una insegnante di sostegno. È stata la preside dell’istituto, Donatella Ambrosio, a chiedere la presenza delle forze dell’ordine visto che, nonostante siano passati diversi giorni, la situazione in zona resta ancora molto tesa. L’Ufficio scolastico regionale ha disposto l’invio di ispettori, che arriveranno a Scanzano tra lunedì e martedì.
Prof picchiata da 30 genitori a Castellammare di Stabia
L’insegnante di sostegno, che aveva riportato un trauma cranico con prognosi di trenta giorni, non ci sarà. L’aggressione, in pratica una spedizione punitiva di gruppo, sarebbe partita a seguito di alcune voci secondo cui la donna si sarebbe resa responsabile di molestie sessuali ai danni di alcuni alunni; la vicenda si sarebbe limitata al passaparola e non sarebbero emersi riscontri di nessun tipo né ci sono denunce in merito.
I genitori, però, avevano chiesto l’allontanamento della insegnante e avevano minacciato di far ritirare tutti i propri figli dall’istituto. Ieri la preside aveva nuovamente esortato alla calma, condannando la violenza, in particolar modo a scuola, e aggiungendo che ci sono in corso indagini per…
Cronaca
Corsa in autostrada e sorpassi pericolosi, la polizia li ferma: trasportavano droga
Due giovani di 21 e 28 anni sono stati arrestati sull’A30, all’altezza dello svincolo di Nola: avevano droga e soldi, in casa di uno trovate anche munizioni.
Stavano percorrendo l’autostrada ad alta velocità, sorpassando diverse automobili sulla destra. Di certo non un modo per passare inosservato, quello dei due giovani della provincia di Caserta che, proprio per queste manovre, sono stati fermati dalla Polizia Stradale. E, controllati, sono stati trovati in possesso di centinaia di pasticche di ecstasy e altro stupefacente, oltre che di denaro in contante: per entrambi sono scattate le manette, con destinazione carcere in attesa dell’udienza di convalida.
I due, un 21enne e un 28enne, entrambi con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e per possesso di armi, sono stati notati venerdì pomeriggio, 15 novembre, dagli agenti della Sottosezione Polizia Stradale di Caserta Nord lungo l’autostrada A30, all’altezza dello svincolo di Nola. I poliziotti, insospettiti dalla velocità e dalle manovre pericolose tra gli altri automobilisti, ipotizzando che stessero nascondendo qualcosa hanno imposto l’alt per procedere con un controllo.
Nel corso dell’ispezione dell’autovettura sono stati trovati 1.960 euro in contanti, diverse dosi tra cocaina e crack e centinaia di pasticche di ecstasy e MDMA. Gli agenti sono quindi passati alle perquisizioni domiciliari ed è saltato fuori altro: 4 dosi cocaina e materiale per il confezionamento. Il 21enne aveva, inoltre, quattro cartucce calibro 12, motivo per cui è stato denunciato per detenzione illegale di munizionamento. I due arrestati, su disposizione del pm di turno della Procura di…