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Cronaca

Napoli, sgomberati abusi nell’ex canonica del ‘500.

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Napoli, sgomberati abusi nell’ex canonica del ‘500.

Appartamenti abusivi liberati nell’ex canonica di Napoli

Nel centro storico di Napoli, gli appartamenti dell’ex canonica accanto alla chiesa di San Biagio ai Taffettanari sono stati finalmente liberati dopo essere stati occupati abusivamente da famiglie legate alla criminalità organizzata. Lo sgombero, avvenuto sabato su disposizione dell’autorità giudiziaria, ha riportato alla luce questa vicenda che ha coinvolto un gioiello del XVI secolo nella città partenopea.

Il sequestro dell’ex canonica era avvenuto alla fine di maggio, quando al suo interno sono stati trovati alcuni membri della famiglia Macor, tutti con un passato penale. Gli inquirenti hanno scoperto che sette membri della famiglia avevano occupato illegalmente gli immobili, ampliando abusivamente gli spazi abitativi e compromettendo il bene di valore storico-architettonico.

La Procura di Napoli ha confermato i reati contestati, tra cui invasione di terreni ed edifici, realizzazione di opere abusive e deturpamento di beni culturali. Grazie all’operato dell’autorità giudiziaria e alla collaborazione di varie istituzioni, gli occupanti abusivi hanno lasciato la struttura nei tempi stabiliti.

Le dichiarazioni del deputato Francesco Emilio Borrelli

Il deputato Borrelli, che ha seguito da vicino la vicenda presentando un’interrogazione parlamentare, ha commentato: “Gli occupanti abusivi sono andati via nei termini previsti dall’autorità giudiziaria. Adesso tocca alla giustizia fare il suo corso. Ringrazio tutte le istituzioni coinvolte che hanno messo fine a questa vergogna e hanno dimostrato che Napoli non può essere rappresentata da persone come i Macor.”

Borrelli ha proseguito con fermezza: “La mentalità criminale e violenta di queste persone deve essere estirpata dalla nostra città. Il prossimo passo sarà il restauro della palazzina e la sua destinazione a chi realmente ne ha bisogno, per restituire dignità a questo luogo storico.”

Il futuro dell’ex canonica

L’obiettivo ora è quello di restaurare l’ex canonica e destinarla a fini sociali, per garantire un utilizzo positivo e costruttivo di questo patrimonio storico di Napoli. Con il coinvolgimento delle istituzioni competenti, si spera di restituire alla comunità un luogo che possa essere un simbolo di rinascita e solidarietà per la città.

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Incendio in un deposito agricolo di Altavilla Irpina: polli e conigli periscono tra le fiamme.

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Incendio in un deposito agricolo di Altavilla Irpina: polli e conigli periscono tra le fiamme.

Un incendio devastante ha colpito un deposito agricolo di Altavilla Irpina, situato nella provincia di Avellino, durante la notte scorsa. Le fiamme hanno causato la morte di numerosi polli e conigli, portando una significativa perdita per gli agricoltori locali. L’incidente ha suscitato preoccupazione nella comunità, che ora si interroga sulle cause e le possibili misure di prevenzione per evitare futuri disastri di questo tipo.

Cause dell’incendio

Le autorità stanno ancora indagando sulle cause esatte che hanno portato allo scoppio dell’incendio nel deposito agricolo. Al momento, non è chiaro se si sia trattato di un incidente o di un atto doloso. Tuttavia, le prime ipotesi suggeriscono che un malfunzionamento elettrico potrebbe essere alla base della tragedia. Gli inquirenti stanno esaminando i resti dell’edificio alla ricerca di indizi utili per chiarire le dinamiche dell’evento.

Impatto sulla comunità locale

L’incendio non ha causato solo la perdita di animali, ma ha anche avuto un forte impatto emotivo sulla comunità agricola di Altavilla Irpina. Gli allevatori locali sono profondamente scossi dalla perdita del bestiame, poiché rappresenta una parte fondamentale della loro fonte di reddito. Il ripristino dell’attività richiederà tempo e risorse, e la comunità si sta già mobilitando per offrire supporto agli agricoltori colpiti.

Per ulteriori dettagli, si consiglia di continuare a leggere.

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Invia chili di marijuana per corrispondenza: la Finanza intercetta il pacco e rinviene la piantagione.

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Invia chili di marijuana per corrispondenza: la Finanza intercetta il pacco e rinviene la piantagione.

Le autorità hanno sequestrato più di 50 chili di marijuana nella provincia di Benevento, a seguito di una scoperta destinata a cambiare il corso delle indagini. Tutto è iniziato con il rinvenimento di una spedizione pronta per essere inviata in Francia. Questo ritrovamento ha dato il via a un’inchiesta più ampia che ha portato alla scoperta di una vasta piantagione.

Sequestro e investigazione

Le Fiamme Gialle sono intervenute rapidamente dopo il ritrovamento del pacco di marijuana. Questa operazione ha condotto le forze dell’ordine a una piantagione nella zona, dove sono stati sequestrati oltre 50 chili della sostanza. Il collegamento tra il pacco e la piantagione ha rivelato un’organizzazione ben strutturata pronta a esportare il prodotto oltre confine.

Implicazioni legali e prossimi passi

Le indagini approfondite stanno cercando di smascherare i responsabili dietro la produzione e il traffico di droga. Gli investigatori stanno esaminando il ruolo dei vari individui coinvolti e la possibilità di reti criminali più ampie. Si prevedono ulteriori sviluppi nei prossimi giorni, con le autorità che lavorano incessantemente per assicurare alla giustizia coloro che hanno avuto un ruolo in questa operazione illegale.

Per ulteriori dettagli sull’operazione, è possibile consultare il seguente link: Continua a leggere.

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Operazione contro i Casalesi, 14 arresti: dopo 24 anni di carcere il boss tentava di riorganizzare il clan.

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Operazione contro i Casalesi, 14 arresti: dopo 24 anni di carcere il boss tentava di riorganizzare il clan.

Operazione a Caserta: colpo al clan dei Casalesi

I carabinieri hanno dato il via a un’importante operazione a Caserta, eseguendo una misura cautelare nei confronti di 14 individui. Questa azione ha portato allo smantellamento di un gruppo criminale strettamente legato al noto cartello dei Casalesi. Il blitz segna un significativo passo avanti nella lotta contro la criminalità organizzata nella regione.

Dettagli dell’operazione

L’operazione è frutto di un’indagine intricata e meticolosa, diretta a scardinare la struttura del clan. Gli investigatori hanno raccolto prove inconfutabili che hanno portato all’emissione delle misure cautelari nei confronti di figure strategiche del gruppo. La loro influenza si estendeva in diversi settori, controllando attività illegali che andavano dal traffico di droga all’estorsione.

Impatti sulla comunità

La presenza del clan ha avuto effetti devastanti sulla comunità di Caserta, creando un clima di paura e intimidazione. L’intervento dei carabinieri non solo ha portato a una significativa riduzione delle attività criminali, ma ha anche segnato una nuova speranza per i residenti della zona. Le azioni legali intraprese segnano un duro colpo per il cartello, ma sottolineano anche la necessità di continuare a vigilare per prevenire una possibile riorganizzazione.

Per ulteriori dettagli sull’operazione, potete consultare l’articolo completo su Fanpage.

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