Cronaca
Napoli, Savio chiedeva il pizzo per la piazza di spaccio ai Quartieri
Guerra di Camorra nei Quartieri Spagnoli: Fermate le Nuove Leve del Clan Mariano
Napoli – Erano pronti a scatenare una nuova guerra di camorra nei Quartieri Spagnoli i tre giovani affiliati al clan Mariano, fermati due giorni fa insieme al ras Pietro Savio, figlio del boss Mario ‘o bellillo.
Conferma del Carcere per i Quattro Arrestati
Oggi il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli ha confermato il carcere per tutti i fermati. Si tratta di Emanuele Criscuolo, 23 anni, Vincenzo Egidio, 32 anni, e Salvatore Marramao, 41 anni. Anche Pietro Savio rimarrà in custodia cautelare.
Accuse di Tentato Omicidio e Porto Abusivo d’Arma da Fuoco
Ai primi tre viene contestato il tentato omicidio e il porto abusivo d’arma da fuoco, reati aggravati dal metodo mafioso. Pietro Savio, invece, è accusato dell’uso dell’arma con la quale si è difeso durante il conflitto, reato anch’esso aggravato dal metodo mafioso.
Il Conflitto a Fuoco per una Richiesta di Tangente
Le indagini della Squadra Mobile, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) partenopea, hanno rivelato che i tre avrebbero cercato di uccidere Savio per non sottostare alle sue richieste di tangente. In essenza, era stato loro imposto il pagamento di una somma a fronte delle loro attività illecite, presumibilmente il traffico di droga.
Accuse a Vario Titolo per i Coinvolti
I quattro sono accusati a vario titolo di tentato omicidio, porto e detenzione illegale di arma da fuoco, reati aggravati dal metodo mafioso per aver agevolato il clan Mariano. Il conflitto a fuoco avvenne la sera del 16 giugno in vico Canale a Taverna Penta, durante il quale Pietro Savio rimase ferito.
(nella foto da sinistra: Pietro Savio, Emanuele Criscuolo e Salvatore Marramao)
