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Napoli: rinnovo autorizzazione trapianti di cuore al Monaldi

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Napoli: rinnovo autorizzazione trapianti di cuore al Monaldi

L’Ospedale Monaldi di Napoli Rinnova le Autorizzazioni per i Trapianti di Cuore

Il 21 maggio scorso, attraverso un’interrogazione ufficiale, Gennaro Saiello, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, aveva sollecitato il presidente De Luca a verificare le autorizzazioni amministrative e sanitarie del Centro Trapianti di Cuore dell’Ospedale Monaldi, insieme alla conformità dei requisiti minimi per il suo funzionamento. La giunta regionale della Campania ha recentemente risposto a questa richiesta, rinnovando le autorizzazioni per i trapianti di cuore tanto per pazienti adulti quanto pediatrici presso l’Aorn Ospedali dei Colli.

Rinnovo dell’Autorizzazione Dopo un Periodo di Incertezza

L’ultima autorizzazione biennale per le attività di trapianto di cuore risaliva al 2019 ed era scaduta. Tuttavia, durante la fase di istruttoria per il nuovo rinnovo, la struttura sanitaria ha potuto continuare a operare legittimamente, come precisato dall’Istituto Superiore di Sanità, grazie alla validità delle autorizzazioni e accreditamenti già in possesso.

Una Soddisfazione per l’Intervento della Giunta

In una comunicazione ufficiale, il consigliere Gennaro Saiello ha espresso la sua soddisfazione per l’intervento della giunta regionale. “Siamo felici”, ha affermato Saiello, “che la nostra azione abbia stimolato la giunta a intervenire. Troppo spesso questa amministrazione regionale ha mostrato lentezza e inefficienza nel settore sanitario.” L’azione del consigliere e del suo gruppo politico ha puntato a portare una risposta tempestiva dalla giunta per affrontare tale emergenza.

Un Confronto con le Altre Regioni Italiane

La situazione sanitaria in Campania non è delle migliori: i bambini campani, infatti, hanno una speranza di vita alla nascita inferiore di tre anni rispetto ai loro coetanei del Trentino-Alto Adige. Questo dato evidenzia le disparità regionali esistenti in termini di assistenza sanitaria e qualità dei servizi offerti.

L’Obiettivo di Migliorare il Sistema Sanitario Regionale

La necessità di una sanità regionale accessibile e di qualità è cruciale per i cittadini campani. Saiello ha sottolineato come il Movimento 5 Stelle, pur dall’opposizione, continui a impegnarsi per il miglioramento del sistema sanitario in Campania. “Noi continueremo a fornire il nostro supporto per raggiungere un’assistenza sanitaria valida e accessibile per tutti”, ha concluso il consigliere.

Con il rinnovo dell’autorizzazione da parte della giunta regionale, si auspica un miglioramento delle condizioni operative del Centro Trapianti di Cuore dell’Ospedale Monaldi, garantendo così un servizio cruciale per la salute dei cittadini campani.

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Cercano di spendere 50 euro falsi nei negozi, ma le banconote sono contraffatte male: 4 giovani denunciati

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Cercano di spendere 50 euro falsi nei negozi, ma le banconote sono contraffatte male: 4 giovani denunciati

� accaduto a San Felice a Cancello, nella provincia di Caserta, dove 4 giovani tra i 16 e i 24 anni sono stati denunciati dai carabinieri: la banconota da 50 euro che hanno cercato di rifilare a un negoziante è apparsa subito palesemente falsa.

Come Totò e Peppino nel film cult “La banda degli onesti”, si sono improvvisati falsari e hanno cercato di spendere banconote contraffatte da 50 euro in vari esercizi commerciali, ma la scarsa fattura delle stesse, che a vista d’occhio apparivano palesemente false, li ha fatti scoprire: a San Felice a Cancello, nella provincia di Caserta, quattro giovani – hanno tra i 16 e i 24 anni – sono stati denunciati dai carabinieri.

Nel pomeriggio di ieri, giovedì 21 novembre, i carabinieri della locale stazione sono intervenuti dopo numerose segnalazioni giunte al numero di emergenza 112 da parte di alcuni commercianti di San Felice a Cancello: quattro giovani, a più riprese, avevano cercato di spendere nei negozi cittadini delle banconote da 50 euro che risultavano palesemente false.

Immediate le indagini dei militari dell’Arma, che hanno rintracciato i quattro truffatori in erba, in piazza Castra Marcelli, a bordo di una Fiat Panda. Identificati e sottoposti a perquisizione, i quattro giovani sono stati trovati in possesso di 6 banconote da 50 euro false e di una somma di denaro di 720 euro, suddivisa in banconote di vario taglio, non contraffatte. Tutto il denaro è stato posto sotto sequestro, mentre i giovani sono stati denunciati in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria per spendita e introduzione nello stato, senza concerto, di monete falsificate in concorso tra loro.

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Su TikTok il fumetto che difende Crescenzo Marino, il figlio di McKay, boss di Secondigliano

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Su TikTok il fumetto che difende Crescenzo Marino, il figlio di McKay, boss di Secondigliano

Su un profilo TikTok di un amico di Crescenzo Marino è stato pubblicato un fumetto che difende il figlio del boss, condannato ad agosto a 10 anni di carcere; scritto in prima persona, sarebbe autobiografico.

L’infanzia in un quartiere difficile, l’arresto del padre, la scoperta di essere figlio di un boss di camorra e i tentativi di allontanarsi da quel mondo che l’hanno portato anche a stringere amicizia col rapper Geolier, fino a quando le manette sono scattate anche per lui e alla detenzione da innocente. Tutto raccontato in un fumetto che ieri sera è stato pubblicato su un profilo TikTok e che sarebbe stato disegnato da Crescenzo Marino, il figlio del capoclan Genny McKay. “Nato a Secondigliano”, questo è il titolo. E, subito sotto, la nota: “a cura di Crescenzo Marino”.

Il fumetto sulla vita del figlio del capoclan Marino

Non è sicuro che l’autore del fumetto sia effettivamente Crescenzo Marino, attualmente detenuto, ma è certo che il profilo su cui è stato pubblicato viene gestito da qualcuno molto vicino al ragazzo. Nato nel 1997, il giovane aveva appena sette anni quando è scoppiata la faida di Scampia, nel 2004. Il racconto a fumetti, scritto in prima persona e con protagonista Marino, inizia proprio da quel periodo: “Ricordo che giocavamo a pallone tra i colpi di pistola”.

Nel giro di qualche vignetta, la prima svolta: l’arresto di Gennaro Marino (2004). Le bugie della madre per non dirgli la verità: “Papà lavora in un castello”. Poi le “cose strane” che succedevano durante l’infanzia e l’adolescenza: i ragazzi che volevano essere suo amici e quelli che gli dicevano che non potevano invitarlo a casa perché “le loro…

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Infermiere preso a schiaffi all’Ospedale del Mare: arriva la Polizia

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Infermiere preso a schiaffi all’Ospedale del Mare: arriva la Polizia

Aggressione al Pronto Soccorso dell’Ospedale del Mare. Infermiere preso a schiaffi. Arriva la Polizia.

Infermiere aggredito al Pronto Soccorso dell’Ospedale del Mare oggi pomeriggio. Preso a schiaffi da un parente di una paziente che era arrivata nel nosocomio partenopeo, per una intossicazione, ma poi aveva deciso di andare via, rifiutando le cure. Uno degli infermieri, a quanto apprende Fanpage.it, è stato aggredito dai familiari sopraggiunti poco dopo sul posto, alla ricerca del loro parente ammalato.

Infermiere del Pronto Soccorso preso a schiaffi

L’aggressione è avvenuta prima da parte di un parente, ma solo verbalmente, poi da parte di un altro parente che avrebbe assalito l’infermiere alle spalle, schiaffeggiandolo. Alla fine i due parenti sono stati allontanati dalla sicurezza. Sul posto è arrivata la Polizia di Stato, allertata dal personale sanitario. L’infermiere colpito, invece, è stato refertato dai medici dell’ospedale.

La Polizia di Stato all’Ospedale del Mare

Ancora da chiarire la dinamica dell’accaduto. Secondo le prime ricostruzioni, l’aggressione sarebbe avvenuta attorno alle ore 15,00 di oggi, venerdì 22 novembre 2024. Si tratta dell’ennesimo atto di violenza contro il personale sanitario registrato negli ultimi mesi all’interno dei nosocomi napoletani. Le istituzioni sono impegnate per contrastare questo fenomeno. Per questi motivi sono stati istituiti dei drappelli delle forze dell’ordine all’interno dei pronto soccorso ospedalieri e sono state installate le telecamere a bordo dell’ambulanze del 118. Le difficoltà vissute da medici e infermieri all’interno dei pronto soccorso, purtroppo, rendono anche poco…

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