Cronaca
Napoli: rapina due turiste danesi in piazza Garibaldi, arrestato
**Tentata Rapina a Napoli: Arrestato un Uomo di 57 Anni in Piazza Garibaldi**
Nella notte scorsa, a Napoli, un uomo di 57 anni è stato arrestato dalla Polizia di Stato con accuse di tentata rapina aggravata, lesioni personali aggravate e resistenza a pubblico ufficiale.
L’Assalto in Piazza Garibaldi
L’episodio è avvenuto precisamente in Piazza Garibaldi, dove due turiste danesi sono state violentemente aggredite e ferite con un coltellino nel corso di un tentativo di rapina.
La Fuga e l’Inseguimento
Dopo aver compiuto l’aggressione, l’uomo ha cercato di fuggire. Le due turiste, ormai ferite, hanno prontamente allertato le forze dell’ordine. Grazie alle dettagliate descrizioni fornite dalle vittime, la Polizia è riuscita a rintracciare il responsabile lungo Corso Garibaldi.
Arresto e Resistenza
Durante l’arresto, l’uomo ha tentato di opporsi, ma gli agenti sono stati in grado di immobilizzarlo prontamente. In suo possesso sono stati trovati, oltre al coltellino usato per l’aggressione, due telefoni cellulari e una somma di 2.945 euro, per la quale il 57enne non ha saputo giustificare la provenienza.
Detenzione e Denuncia
L’uomo, di nazionalità algerina, è stato quindi arrestato e condotto in carcere. Oltre ai reati già menzionati, è stato denunciato anche per ricettazione.
Condizioni delle Vittime
Le due turiste danesi ferite nell’aggressione sono state rapidamente soccorse e medicate in ospedale. Fortunatamente, le loro lesioni non si sono rivelate gravi.
Intervento Tempestivo della Polizia
L’intervento rapido ed efficace della Polizia ha permesso di arrestare il responsabile dell’aggressione, evitando ulteriori conseguenze per le vittime e garantendo così la loro sicurezza.
Questo resoconto evidenzia l’importanza di una pronta risposta delle forze dell’ordine in situazioni di emergenza, contribuendo a mantenere la sicurezza pubblica e a contrastare la criminalità.
Fonte
Cronaca
Incendio a Napoli, fiamme visibili dalla Tangenziale nei pressi dell’uscita Zona Ospedaliera
Incendio in Zona Ospedaliera, a Napoli: le fiamme visibili dalla Tangenziale. Vigili del fuoco e polizia sul posto.
Foto dal gruppo Facebook Abitanti di Capodimonte e non / Carlo Restaino
Un vasto incendio si è sviluppato nella serata di oggi, lunedì 18 novembre, nella Zona Ospedaliera di Napoli: le fiamme, ben visibili dalla Tangenziale, sono state segnalate sui social da diversi residenti. Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco e la polizia.
Foto dal gruppo Facebook Abitanti di Capodimonte e non / Carlo Restaino
Cronaca
L’omicidio di Arcangelo Correra e il muro di omertà degli amici
Omicidio di Arcangelo Correra
18 Novembre 2024
20:00
Renato Caiafa, reo confesso, e gli amici hanno fornito versioni che non convincono gli inquirenti: il nodo resta la provenienza della pistola che ha sparato al 19enne.
Renato Caiafa dice di avere trovato quella pistola un attimo prima della tragedia, di averla presa e di essersi messo a scherzare davanti agli occhi degli amici; che lo stesso Arcangelo Correra lo avrebbe sfidato, sempre scherzando, a sparargli. Gli altri ragazzi, invece, non avrebbero visto nulla: hanno detto che erano presenti, che non sapevano di quell’arma e che, proprio al momento dello sparo, erano voltati da un’altra parte. Due versioni che non coincidono, e che rappresentano un ostacolo alle indagini: i giovanissimi che erano presenti quella sera, gli unici che potrebbero dire come è andata, stanno mentendo.
L’omicidio di Arcangelo Correra a Napoli
Per ora l’unica cosa certa è che il ragazzo, 19 anni, è stato ucciso da un unico proiettile, che lo ha centrato in fronte. L’ipotesi dell’incidente viene quella ritenuta maggiormente verosimile, ma sono i contorni ad essere fumosi. E la pistola resta il nodo dell’inchiesta: nel fermo nei confronti di Caiafa il gip evidenzia che i comportamenti del giovane, reo confesso, non avrebbero senso se davvero la pistola fosse stata trovata in quel momento.
Quella pistola, scrive il gip, non poteva essere vista nelle condizioni descritte da Caiafa: è di…
Cronaca
Prima la lite, poi l’inseguimento in auto e l’accoltellamento: fermato 20enne nel Casertano
Prima la lite, poi le coltellate dopo un inseguimento nel Casertano: fermato il presunto responsabile, la lite per futili motivi.
Immagine di repertorio
Una lite per futili motivi sfociata in accoltellamento: ancora violenza tra giovani, stavolta nel Casertano. Un ventenne è finito così in carcere a Santa Maria Capua Vetere, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Dovrà rispondere di tentato omicidio aggravato da futili motivi, porto illegale di arma bianca e violenza privata. Il giovane ferito se la caverà con ferite all’avambraccio destro.
Tutto è iniziato la sera del 15 novembre scorso, quando si era avuta una violenta lite in via Verga a Casal di Principe, forse scaturita per ragioni sentimentali, tra i due giovani. Uno dei due, resosi conto del pericolo, avrebbe tentato di fuggire a bordo della propria automobile, venendo inseguito dall’aggressore che, una volta raggiunto, lo avrebbe ferito all’avambraccio destro con un coltello a serramanico, minacciandolo anche di nuove aggressioni, stavolta con armi da fuoco, prima di scappare dal posto. La vittima era rimasta ferita all’avambraccio nel tentativo di difendersi dalle coltellate all’addome che l’aggressore tentava di infliggergli nelle fasi concitate dell’aggressione.
Una volta scappato via l’autore delle coltellate, la vittima è stata portata all’ospedale Pineta Grande di Castel Volturno, dove è stato dimesso successivamente alle cure ricevute. Le indagini della Procura della Repubblica di Napoli Nord, intanto, ha emesso questa mattina un fermo nei confronti dell’uomo, originario di San Cipriano d’Aversa, accusato di vari reati tra cui tentato omicidio aggravato da…