Napoli: sparatoria a Materdei

Napoli. Poco prima delle 19,30 di stasera c’é stata l’esplosione di colpi d’arma da fuoco in via Leopardi, all’altezza del civico 80.

Carabinieri di Bagnoli sul posto

Sul posto si trovano i carabinieri di Bagnoli che hanno rinvenuto dei bossoli. La segnalazione sugli spari è giunta presumibilmente da testimoni presenti nella zona al momento dell’accaduto.

Intervento immediato delle autorità

L’attenzione immediata delle autorità ha portato i carabinieri a intervenire prontamente sul luogo indicato, confermando la presenza dei bossoli sul selciato.

Inseguimento in scooter

Da una prima ricostruzione sembra che alcune persone in sella di due scooter si siano inseguite, sparando alcuni proiettili.

Indagini in corso

L’area è stata isolata per permettere agli investigatori di eseguire tutti i rilievi del caso e di raccogliere ulteriori elementi d’indagine.

Clan Troncone sotto accusa

La zona in questione è sotto l’influenza del clan Troncone da oltre un anno finito nel mirino delle cosche avversarie con una serie di attentati e ferimenti. Due volte il boss Vitale Troncone è stato ferito e in altre circostanze ci sono state stese verso la sua abitazione.

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Il canale umano: La richiesta di verità e giustizia per Mario Paciolla

Nella sede Cgil di via Toledo è comparso uno striscione che chiede verità e giustizia per Mario Paciolla, il cooperante italiano morto in Colombia. La famiglia di Paciolla non si arrende e continua a lottare per scoprire la verità dietro la sua morte misteriosa.

La richiesta di trasparenza

L’impegno della famiglia di Mario Paciolla e dei suoi sostenitori non si ferma, ma continua a crescere giorno dopo giorno. Chiedono trasparenza e giustizia per il giovane cooperante italiano, che ha perso la vita in circostanze ancora poco chiare. L’obiettivo è fare luce su quanto accaduto e assicurarsi che i responsabili vengano identificati e puniti.

Il ruolo della società civile

La richiesta di verità e giustizia per Mario Paciolla si estende ben oltre i confini della famiglia e coinvolge l’intera società civile. Sono numerosi i cittadini che si sono uniti alla causa, dimostrando solidarietà e sostenendo la lotta per la verità. La sede Cgil di via Toledo è diventata un simbolo di questa battaglia, trasmettendo un messaggio forte e chiaro alle autorità competenti.

L’importanza della mobilitazione

La mobilitazione è fondamentale per garantire che casi come quello di Mario Paciolla non vengano dimenticati o archiviati senza che venga fatta piena luce sulla questione. Solo attraverso la pressione dell’opinione pubblica e il sostegno continuo dei cittadini si può sperare di ottenere giustizia e rendere omaggio alla memoria del giovane cooperante italiano.

Continua a lottare per la verità e la giustizia

La battaglia per la verità e la giustizia per Mario Paciolla continua, alimentata dalla determinazione della sua famiglia e dal sostegno della società civile. È fondamentale non dimenticare quello che è accaduto e continuare a lavorare insieme per fare luce su questa vicenda. La sede Cgil di via Toledo è pronta a sostenere questa battaglia e a diffondere un messaggio di speranza e solidarietà nei confronti di tutti coloro che chiedono verità e giustizia per Mario Paciolla.

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La lotta per la verità e la giustizia: il caso di Mario Paciolla

Napoli. La madre di Mario Paciolla, il cooperante napoletano di 33 anni trovato morto in Colombia nel luglio del 2020, ha dichiarato con fermezza: “Noi la verità la conosciamo. In questi quattro anni la famiglia ha cercato in tutti i modi di far conoscere questa storia. Ci sono prove importanti: sappiamo che Mario non si è suicidato, ma sappiamo anche con certezza che è stato ucciso.”

Anna Motta ha espresso queste parole durante un’iniziativa promossa dalla CGIL presso la propria sede di Napoli, alla quale ha partecipato anche il padre di Mario, Pino Paciolla. Durante l’evento è stato esposto uno striscione che chiede “verità e giustizia” per Paciolla, in sostegno alla mobilitazione contro l’archiviazione del caso, richiesta per la seconda volta dalla procura di Roma.

“Adesso” – annuncia Anna Motta – “le nostre avvocate, con un team di periti, stanno valutando le conclusioni del Pubblico Ministero per preparare una nuova opposizione.” Il 15 luglio saranno trascorsi quattro anni dalla morte di Mario e sono state organizzate diverse iniziative commemorative, tra cui un ricordo del cooperante che si terrà alle 18:30 in piazza Municipio a Napoli.

“Dobbiamo dire tutti, con coraggio: noi non archiviamo. La vicenda di Mario non è un affare di famiglia, deve interessare tutta la società, perché non accada mai più”, sottolinea la madre del cooperante.

Uniti per la verità e la giustizia

All’iniziativa presso la sede CGIL hanno preso parte diversi rappresentanti e sostenitori, tra cui il segretario confederale CGIL Napoli e Campania Raffaele Paudice, la portavoce di Amnesty International Napoli Tina Marinari, la portavoce di Articolo 21 Campania Désirée Klain, il segretario generale aggiunto della Fnsi Claudio Silvestri, il vignettista Mauro Biani, il segretario generale CGIL Napoli e Campania Nicola Ricci, e la segretaria confederale CGIL Lara Ghiglione.

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Inseguimento con sparatoria a Fuorigrotta

Nella zona di Fuorigrotta si è verificato un violento inseguimento con sparatoria, durante il quale sono stati esplosi proiettili in via Consalvo e via Leopardi. I colpi di pistola sono stati sparati da due scooter, creando panico tra i passanti e i residenti della zona.

La paura tra la folla

I proiettili sparati hanno seminato il terrore tra la folla che si trovava in quel momento nelle vicinanze. Gli abitanti hanno raccontato di aver sentito distintamente i colpi di pistola e di essersi rifugiati al riparo per evitare di rimanere coinvolti nell’episodio di violenza.

L’intervento delle forze dell’ordine

Immediatamente dopo la sparatoria, sono intervenuti sul posto le forze dell’ordine che hanno avviato le indagini per risalire agli autori degli spari. La presenza dei carabinieri e della polizia locale ha permesso di ristabilire la calma e di garantire la sicurezza dei cittadini.

La collaborazione della comunità

La collaborazione della comunità locale è stata fondamentale per fornire alle autorità informazioni utili per l’identificazione dei responsabili dell’episodio di violenza. Grazie alla pronta segnalazione dei testimoni, le indagini sono proseguite senza intoppi, nell’ottica di garantire la giustizia e la sicurezza della zona di Fuorigrotta.

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Arrestato pusher a San Pietro a Patierno

La Polizia di Stato ha arrestato un 51enne napoletano con precedenti mentre cedeva droga in strada a San Pietro a Patierno, Napoli.

Durante un servizio di controllo del territorio in via Luigi D’Anna, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno notato un’auto sospetta. Al suo interno, un uomo stava effettuando uno scambio di sostanze stupefacenti con un altro individuo in cambio di denaro.

La pronta intervento degli agenti ha interrotto il traffico illecito e ha consentito di identificare entrambi i soggetti coinvolti. Il pusher, un 51enne con precedenti, è stato trovato in possesso di 7,8 grammi di marijuana, 4,1 grammi di hashish, un coltello, un bilancino di precisione e la somma di denaro appena ricevuta. L’acquirente, invece, aveva ancora la dose di droga acquistata.

Perquisizione e ulteriori scoperte

Gli agenti hanno deciso di estendere il controllo anche all’abitazione del 51enne, dove hanno trovato una piantagione di marijuana, 81,6 grammi di marijuana, 100 grammi di hashish, una pistola ad aria compressa priva del tappo rosso e materiale per il confezionamento della droga.

Di fronte alle prove raccolte, il 51enne è stato arrestato per detenzione illecita e cessione di sostanze stupefacenti, oltre che denunciato per il porto abusivo di armi. L’acquirente, invece, è stato sanzionato amministrativamente per il suo coinvolgimento nell’acquisto di droga.

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La polizia insieme ai carabinieri e alla finanza ha condotto oggi un’ispezione su due cantieri a Casamicciola, sull’isola di Ischia, che sono stati finanziati con i fondi destinati alla ricostruzione dopo il terremoto e l’alluvione. Questa operazione mirava a verificare la regolarità e la corretta destinazione dei finanziamenti pubblici, nell’ambito di un’attenta vigilanza sulle opere di ricostruzione nelle zone colpite da eventi naturali.

Ispezioni per la trasparenza dei fondi pubblici

Le ispezioni condotte oggi a Casamicciola rappresentano un ulteriore passo nell’ambito del controllo della corretta gestione dei fondi destinati alla ricostruzione post-terremoto e alluvione. L’obiettivo principale di queste operazioni è garantire la trasparenza e la correttezza nell’utilizzo delle risorse pubbliche, assicurando che le opere di ricostruzione vengano realizzate nel rispetto delle normative vigenti e nel pieno interesse delle comunità colpite.

Importanza della vigilanza sulle opere di ricostruzione

La vigilanza sulle opere di ricostruzione dopo eventi calamitosi come terremoti e alluvioni riveste un’importanza fondamentale per assicurare che i fondi pubblici siano impiegati in modo corretto e che le azioni messe in campo siano effettivamente finalizzate al ripristino delle aree colpite. Solo attraverso una supervisione costante e accurata è possibile garantire che le risorse finanziarie vengano utilizzate nel modo migliore per favorire la rapida ripresa e la ricostruzione delle comunità coinvolte.

Conclusioni

Le ispezioni condotte oggi sui cantieri a Casamicciola rappresentano un passo importante nella vigilanza e nel controllo dei fondi pubblici destinati alla ricostruzione post-terremoto e post-alluvione. È fondamentale assicurare che le risorse finanziarie siano impiegate in modo corretto e trasparente, per garantire una ripresa efficace e duratura delle aree colpite da eventi naturali. La collaborazione tra forze dell’ordine e autorità competenti è essenziale per monitorare da vicino l’andamento delle opere di ricostruzione e assicurare il rispetto delle norme e delle procedure previste.

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Arrestato minore per rapine a Castellammare

La Polizia di Stato ha arrestato un minore di 18 anni, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli, per il suo coinvolgimento in due rapine consumate e una tentata, compiute insieme ad altri complici. Le indagini condotte dagli agenti del Commissariato di Castellammare di Stabia e coordinate dalla Procura per i Minorenni hanno ricostruito i fatti accaduti la sera dell’8 maggio scorso a Torre del Greco.

Violenze e uso di armi durante le rapine

Il minore e i suoi complici, armati di pistole, hanno prima rapinato una persona che aveva appena prelevato denaro da uno sportello bancomat, per poi aggredire il titolare di una pizzeria nelle vicinanze. Successivamente, il gruppo si è spostato a Castellammare di Stabia dove ha tentato di rapinare un distributore di carburanti. Durante le rapine, una delle vittime è stata colpita alla testa con il calcio di un’arma.

Le prove raccolte durante le indagini hanno portato il G.I.P. del Tribunale per i Minorenni a emettere un’ordinanza di custodia cautelare in Istituto di Pena Minorile nei confronti del minore responsabile delle rapine a Castellammare.

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Un uomo è stato vittima di un’aggressione in pieno giorno nel quartiere napoletano dei Quartieri Spagnoli. La vittima è stata colpita a un piede intorno alle 13 in via Portamedina, sotto gli occhi increduli dei passanti. Le autorità competenti stanno dirigendo le indagini per fare luce su quanto accaduto e trovare i responsabili di questo vile gesto.

Agguato in pieno giorno

L’episodio di violenza si è verificato in un momento della giornata in cui solitamente le strade sono piene di gente e di attività commerciali aperte. L’uomo ferito è stato subito soccorso e trasportato in ospedale per ricevere le cure necessarie. La Polizia di Stato è intervenuta sul posto per raccogliere testimonianze e provare a ricostruire la dinamica dell’accaduto.

Indagini in corso

Le forze dell’ordine sono al lavoro per individuare i responsabili di questo agguato e portarli alla giustizia. Grazie alle testimonianze dei presenti e alle analisi condotte sul luogo del crimine, si spera di poter identificare rapidamente gli autori di questo gesto violento e senza alcun motivo apparente.

Conclusioni

Sono episodi come questo che mettono in discussione la sicurezza e la vivibilità dei quartieri, creando paura e insicurezza tra i residenti. È fondamentale che le autorità intensifichino i controlli e le azioni preventive per garantire la sicurezza di tutti i cittadini, affinché atti criminali come questo non restino impuniti.

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Castellammare di Stabia intensifica la vigilanza sulle strade

Nel comune di Castellammare di Stabia, il neo sindaco di centrosinistra Luigi Vicinanza ha deciso di incrementare la presenza degli agenti di Polizia locale nelle strade. Da questo weekend, gli agenti saranno in servizio fino alle due di notte, mentre la domenica fino a mezzanotte.

Una delle prime decisioni prese dal sindaco riguarda la riorganizzazione del reparto sicurezza in città, in collaborazione con il comandante della Polizia locale Antonio Vecchione.

Questa scelta è stata motivata dalla necessità di rispondere a diverse richieste di cittadini che chiedevano maggiore presenza delle forze dell’ordine lungo la Villa Comunale e nelle zone più frequentate della città, per garantire maggiore tranquillità.

Incremento della presenza della Polizia Municipale

A partire da questo weekend, è previsto un significativo aumento della presenza della Polizia Municipale. I vigili urbani saranno in servizio fino alle 2 di notte nei weekend e fino a mezzanotte la domenica.

Questo provvedimento fa parte di una più ampia riorganizzazione della sicurezza urbana, con particolare attenzione alle zone dei lidi balneari. Gli agenti municipali controlleranno il traffico in zona e contrasteranno i parcheggiatori abusivi.

Il sindaco Vicinanza ha dichiarato: “La sicurezza dei nostri cittadini è una priorità assoluta. Con queste nuove disposizioni, vogliamo assicurarci che Castellammare di Stabia sia una città dove tutti possano sentirsi sicuri, sia di giorno che di notte. Continueremo a lavorare instancabilmente per migliorare la qualità della vita nella nostra comunità”.

Per ulteriori informazioni, visita il sito delle Cronache della Campania.

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Il processo di secondo grado per Vincenzo Palumbo, l’uomo accusato di aver sparato ed ucciso due studenti a Ercolano, è stato ufficialmente avviato. Durante l’udienza c’è stato il toccante sfogo della madre di Giuseppe Fusella, una delle vittime del tragico episodio.

Il dolore della madre di Giuseppe Fusella

Durante l’udienza del processo d’appello per l’omicidio dei due studenti a Ercolano, la madre di Giuseppe Fusella ha espresso tutto il suo dolore e la sua rabbia nei confronti dell’assassino. Ha raccontato la mancanza insopportabile del figlio e la sofferenza che sta vivendo da quando è stata strappata via la sua vita in modo così crudele e ingiustificato.

Sfogo in aula

La madre di Giuseppe Fusella ha avuto modo di parlare direttamente a Vincenzo Palumbo durante l’udienza di secondo grado. Con voce ferma e determinata ha ricordato chi era suo figlio, il suo sorriso, la sua allegria e il suo futuro pieno di speranze e progetti. Ha chiesto giustizia per lui e per l’altro giovane ucciso, Tullio Pagliaro, in un appello commovente che ha commosso tutti i presenti in aula.

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Se vuoi approfondire la vicenda e conoscere tutti i dettagli dell’udienza di secondo grado per l’omicidio dei due studenti a Ercolano, continua a leggere su Fanpage.it. Troverai ulteriori informazioni e aggiornamenti sull’evoluzione del processo e sulle reazioni delle famiglie delle vittime.

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