Cronaca
Napoli, controlli a locali di Posillipo e Bagnoli: multe e sequestri
Un’importante operazione condotta dai carabinieri di Napoli Bagnoli, con il supporto della Guardia di Finanza, il Dipartimento di Prevenzione dell’A.S.L. Napoli 1 e l’Ispettorato del Lavoro di Napoli, ha prodotto risultati significativi nei quartieri di Posillipo e Bagnoli.
Controlli sui Locali Commerciali
L’operazione, iniziata durante le ore notturne e terminata all’alba, ha coinvolto il controllo di numerosi locali commerciali della zona. Tra i locali ispezionati, un ristorante situato in Piazza Sannazzaro 76 ha subito la sospensione delle attività di ristorazione e deposito. Nel corso dell’ispezione, i carabinieri hanno sequestrato 80 chili di generi alimentari non tracciati o in cattivo stato di conservazione, infliggendo al titolare una sanzione di 2.500 euro.
Sequestri e Multe
Un altro ristorante situato in Via Caracciolo 12 ha affrontato una situazione simile, con i militari che hanno sequestrato 150 chili di prodotti alimentari non tracciati o mal conservati. In questo caso, il titolare è stato multato con una sanzione di 4.500 euro e le attività di bar, ristorazione e deposito sono state sospese. Sempre in Via Caracciolo, ma al civico 10, un’altra attività di ristorazione è stata sospesa, con una sanzione di 1.000 euro inflitta al titolare.
Controlli Stradali e Sequestri di Scooter
L’operazione non si è limitata ai locali commerciali, ma ha incluso anche severi controlli sul rispetto del codice della strada, specialmente in relazione ai motociclisti senza casco. Durante la notte, sono stati sequestrati complessivamente 16 scooter, con sanzioni totali ammontanti a 11.500 euro. Oltre ai sequestri e alle multe, otto persone sono state denunciate.
Denunce e Violazioni
Due persone sono state denunciate per evasione: un 54enne di Quarto, trovato a Napoli nonostante fosse soggetto al divieto di ritorno nel comune, e un 20enne in possesso di un coltellino a scatto. Inoltre, sono stati individuati e denunciati quattro parcheggiatori abusivi, mentre sei giovani sono stati segnalati alla prefettura per possesso di piccole quantità di stupefacenti.
Questa operazione rappresenta un passo significativo per la sicurezza dei cittadini e il rispetto delle normative di sicurezza alimentare e stradale nei quartieri di Posillipo e Bagnoli.
Fonte
Cronaca
Ponticelli, falegname di 71 anni trovato morto con ferite alla testa
Il corpo senza vita di un 71enne è stato rinvenuto nella sua falegnameria di via dei Mosaici, a Ponticelli; le indagini sono affidate ai carabinieri.
Immagine di repertorio
Il corpo senza vita di un uomo, Arturo Panico, è stato trovato in una falegnameria di Ponticelli, nella periferia orientale di Napoli, intorno alle 20 di oggi, 18 novembre. L’attività si trova in via dei Mosaici, al civico 40. L’uomo, 71 anni, originario di Sant’Anastasia (Napoli) ma residente a Ponticelli, era già noto alle forze dell’ordine.
A quanto si apprende Panico aveva delle ferite lacerocontuse alla nuca e alla fronte. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno avviato le indagini coordinati dalla Procura di Napoli. Al momento le indagini sono a 360 gradi, l’ipotesi dell’omicidio non viene esclusa. Nella falegnameria è arrivato il medico legale per il primo esame sul corpo.
Cronaca
Incendio a Napoli, fiamme visibili dalla Tangenziale nei pressi dell’uscita Zona Ospedaliera
Incendio in Zona Ospedaliera, a Napoli: le fiamme visibili dalla Tangenziale. Vigili del fuoco e polizia sul posto.
Foto dal gruppo Facebook Abitanti di Capodimonte e non / Carlo Restaino
Un vasto incendio si è sviluppato nella serata di oggi, lunedì 18 novembre, nella Zona Ospedaliera di Napoli: le fiamme, ben visibili dalla Tangenziale, sono state segnalate sui social da diversi residenti. Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco e la polizia.
Foto dal gruppo Facebook Abitanti di Capodimonte e non / Carlo Restaino
Cronaca
L’omicidio di Arcangelo Correra e il muro di omertà degli amici
Omicidio di Arcangelo Correra
18 Novembre 2024
20:00
Renato Caiafa, reo confesso, e gli amici hanno fornito versioni che non convincono gli inquirenti: il nodo resta la provenienza della pistola che ha sparato al 19enne.
Renato Caiafa dice di avere trovato quella pistola un attimo prima della tragedia, di averla presa e di essersi messo a scherzare davanti agli occhi degli amici; che lo stesso Arcangelo Correra lo avrebbe sfidato, sempre scherzando, a sparargli. Gli altri ragazzi, invece, non avrebbero visto nulla: hanno detto che erano presenti, che non sapevano di quell’arma e che, proprio al momento dello sparo, erano voltati da un’altra parte. Due versioni che non coincidono, e che rappresentano un ostacolo alle indagini: i giovanissimi che erano presenti quella sera, gli unici che potrebbero dire come è andata, stanno mentendo.
L’omicidio di Arcangelo Correra a Napoli
Per ora l’unica cosa certa è che il ragazzo, 19 anni, è stato ucciso da un unico proiettile, che lo ha centrato in fronte. L’ipotesi dell’incidente viene quella ritenuta maggiormente verosimile, ma sono i contorni ad essere fumosi. E la pistola resta il nodo dell’inchiesta: nel fermo nei confronti di Caiafa il gip evidenzia che i comportamenti del giovane, reo confesso, non avrebbero senso se davvero la pistola fosse stata trovata in quel momento.
Quella pistola, scrive il gip, non poteva essere vista nelle condizioni descritte da Caiafa: è di…