Cronaca
Napoli, coniugi arrestati per droga al figlio in carcere: Lsd, hashis
Napoli. Un’importante operazione congiunta tra la Polizia Penitenziaria e i cani antidroga ha portato all’arresto di due persone, genitori di un detenuto del carcere di Napoli-Poggioreale.
Dettagli dell’Operazione
I due, entrambi sessantenni, sono stati fermati prima di poter incontrare il figlio, poiché trovati in possesso di una considerevole quantità di sostanze stupefacenti: 100 grammi di hashish, 24 grammi di cocaina e 3 flaconi di LSD.
Problematica dell’Ingresso di Droga nelle Carceri
Questa operazione mette nuovamente in luce il problema dell’ingresso di droga all’interno delle carceri italiane. Secondo i sindacati CON.SI.PE., questo problema si aggrava durante il periodo estivo, a causa delle carenze di organico legate alle ferie.
Dichiarazioni dei Sindacati
“Le criticità organizzative del personale di Polizia Penitenziaria si acuiscono durante questo periodo a causa dei piani ferie estive in atto, viste le ataviche carenze di organico”, ha dichiarato il consigliere nazionale CON.SI.PE. Vincenzo Santoriello. “Ma ciò non significa porte aperte alla criminalità, anzi la sicurezza non può essere messa in discussione”.
Importanza delle Unità Cinofile
Il vicepresidente CON.SI.PE., Luigi Castaldo, ha sottolineato l’importanza dell’impiego delle unità cinofile nella lotta alla droga all’interno delle carceri.
“L’impiego costante delle unità cinofile è un deterrente per la criminalità”, ha affermato Castaldo. “Un incremento di organico, con le mancanti 200 e passa poliziotti penitenziari, eviterebbe tante difficoltà che vive il penitenziario partenopeo”.
Soddisfazione per l’Operato della Polizia Penitenziaria
Entrambi i sindacalisti hanno espresso soddisfazione per l’operato della Polizia Penitenziaria. “Nonostante tutto, alla luce delle tante difficoltà che riscontra ogni giorno, riesce ad assolvere il proprio mandato istituzionale, come quello di oggi”, ha concluso Santoriello.
Manifestazione del 12 Settembre 2024
Per il 12 settembre 2024, il sindacato CON.SI.PE. ha organizzato una manifestazione dinanzi al PRAP della Campania e contemporaneamente ad altri PRAP in diverse regioni d’Italia che vivono le stesse difficoltà.
L’obiettivo della manifestazione è sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulle carenze di organico della Polizia Penitenziaria e sui rischi che ne derivano per la sicurezza delle carceri italiane.
Cronaca
Carabinieri nel centro commerciale, sospese le licenze di 8 negozi per lavoratori in nero
Lavoratori in nero, sospese le licenze per otto negozi all’interno di un Centro Commerciale napoletano. La scoperta dei Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro.
Immagine di repertorio
Lavoratori in nero all’interno di alcuni negozi di un noto centro commerciale prossimo all’apertura in provincia di Napoli. La scoperta è stata fatta dai Carabinieri del Gruppo Tutela e del Nucleo Ispettorato del Lavoro, guidati dal Direttore della Direzione Interregionale del Lavoro del Sud Italia Giuseppe Patania, e dal Direttore dell’ispettorato d’Area Metropolitana di Napoli, Giuseppe Cantisano. Otto i negozi all’interno del centro commerciale che si sono visti sospendere la licenza dopo la scoperta dei lavoratori in nero all’interno dei rispettivi negozi. I controlli hanno riguardato 167 aziende e 530 posizioni lavorative complessive.
Alla fine sono state sospese otto attività imprenditoriali per lavoro nero, con 87 prescrizioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro per quanto riguarda 32 ditte. In totale sono state irrogate sanzioni per 58.500 euro, più altre 84mila euro per violazioni in materia di salute e sicurezza. “Si tratta di una importante operazione di controllo e soprattutto di prevenzione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro in vista dell’apertura di un centro commerciale, annunciato come il più grande del Sud Italia”, ha spiegato il direttore della Direzione Interregionale del Lavoro Sud, Giuseppe Patania. Dello stesso parere anche Giuseppe Cantisano, direttore dell’ispettorato d’Area Metropolitana di Napoli, che ha aggiunto: “Si è trattato di un’iniziativa incisiva che dà il segnale della forte…
Cronaca
Infermiere e vigilante picchiati a Villa Betania. il direttore dell’ospedale: “Siamo in guerra”
Ennesima aggressione ai sanitari: un infermiere e una guardia giurata sono stati picchiati a Villa Betania; sono stati dimessi con venti giorni di prognosi.
“Siamo in uno stato di guerra, ora basta”: così Vincenzo Bottino, direttore generale di Villa Betania di Ponticelli, Napoli Est, dopo l’ennesima aggressione avvenuta in una struttura sanitaria. Teatro, questa volta, proprio l’ospedale evangelico: un uomo, in attesa di essere visitato, ha ferito un infermiere la guarda giurata che era intervenuta per difenderlo, causando a entrambi lesioni giudicate guaribili in venti giorni. Si tratta della quindicesima aggressione avvenuta nello stesso ospedale dall’inizio dell’anno e già diversi operatori, per paura, hanno chiesto di essere trasferiti in altri reparti.
L’episodio risale alla scorsa notte. L’uomo, che è successivamente risultato positivo ad alcol e stupefacenti, era andato in escandescenze mentre attendeva il proprio turno. Se l’era presa prima con un infermiere dell’area emergenza, provocandogli traumi e lesioni gravi, e poi si era scagliato contro il vigilante, picchiando anche lui. È stata presentata denuncia e, in base alle nuove norme, per l’uomo dovrebbe scattare l’arresto.
Ora l’ospedale evangelico, ha detto Bottino parlando all’agenzia Ansa, coi propri fondi si doterà di porte blindate per l’accesso al Pronto Soccorso ma è necessario che si attui una politica di sicurezza adeguata per tutelare non solo gli operatori ma anche gli altri pazienti. “Così come deciso dal ministero dell’Interno per altri presidi di frontiera della nostra città – ha aggiunto – chiediamo che anche il nostro Pronto Soccorso sia dotato…
Cronaca
A Scampia l’area comunale diventa discarica di elettrodomestici, denunciato il “gestore”
Una deposito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) è stato scoperto dalla Polizia Municipale a Scampia; denunciato un 39enne sorpreso ad asportare parti elettriche e ferrose.
Una discarica di elettrodomestici è stata scoperta a Scampia, nella periferia nord di Napoli: a pochi passi dalle abitazioni, in un’aera di proprietà comunale, erano accatastate decine di lavatrici, caldaie, televisori e forni, tutti oggetti che vanno smaltiti seguendo un percorso specifico. E c’era anche chi ne approfittava: un 39enne è stato sorpreso mentre prelevava materiali dai rottami. L’uomo è stato denunciato e l’area è stata sottoposta a sequestro penale.
La scoperta durante un servizio di controllo del territorio della Polizia Locale, nell’ambito delle attività predisposte dal Comando e finalizzate al contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti. Il personale dell’Unità Operativa Scampia ha individuato il deposito illegale di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) in via Anna Maria Ortese, nei pressi dei caseggiati popolari. Nell’area c’era di tutto: 43 grandi elettrodomestici, tutti danneggiati e da buttare, che invece di finire nelle isole ecologiche, per essere quindi smaltite secondo la normativa, erano stati accatastati sul terreno. Al momento del controllo il 39enne era “al lavoro”: armeggiava su lavatrici e televisori per asportare parti elettriche e ferrose, evidentemente con l’intenzione di riutilizzarle o rivenderle.
L’uomo dovrà rispondere di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.Nel corso della stessa operazione sono stati fermate e…