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Cronaca

Napoli, 24enne ferita al petto da proiettile vagante in casa

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Napoli, 24enne ferita al petto da proiettile vagante in casa

Una Giovane Napoletana Ferita da un Proiettile Vagante nelle Sue Quattro Mura

Ieri sera, 11 luglio, una giovane donna di Napoli è stata ricoverata all’ospedale Pellegrini dopo essere stata colpita al petto da un proiettile mentre si trovava nella sua abitazione situata nella zona Mercato. La dinamica dell’incidente è ancora avvolta nel mistero e i dettagli sono frammentari in attesa di ulteriori indagini.

Dinamica dell’Incidente

Secondo le prime ricostruzioni, la ragazza, di 24 anni, stava trascorrendo una serata tranquilla a casa sua quando improvvisamente è stata colpita al petto da un proiettile. Le circostanze esatte non sono ancora chiare, e gli inquirenti stanno lavorando per capire se si sia trattato di una pallottola vagante o di un atto deliberato.

Arrivo dei Soccorsi e Ricovero in Ospedale

Immediatamente dopo l’incidente, sono stati allertati i servizi di emergenza. La giovane è stata trasportata all’ospedale Pellegrini in condizioni critiche, dove i medici sono intervenuti per prestare le prime cure. Attualmente, il suo stato di salute resta sotto stretta osservazione.

Indagini in Corso

La polizia scientifica ha già avviato le indagini, effettuando rilievi sulla scena del crimine e raccogliendo testimonianze dai vicini e da eventuali testimoni. È essenziale stabilire l’origine del proiettile e i motivi dietro questo tragico evento. Le autorità non escludono nessuna pista, dal colpo accidentale a un possibile atto criminoso.

Reazione della Comunità

L’episodio ha sollevato molta preoccupazione nella comunità locale, provocando numerose reazioni di solidarietà verso la vittima e la sua famiglia. Il sindaco di Napoli ha espresso il proprio sdegno per quanto accaduto, chiedendo un’accelerazione delle indagini per garantire la sicurezza dei cittadini.

Per ulteriori aggiornamenti su questa drammatica vicenda, clicca qui.

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Cronaca

Ai domiciliari, si fa da solo i certificati medici per poter uscire: nei guai un 55enne nel Napoletano

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Ai domiciliari, si fa da solo i certificati medici per poter uscire: nei guai un 55enne nel Napoletano

Nell’abitazione del 55enne a Casalnuovo, nella quale l’uomo era ristretto ai domiciliari, i carabinieri hanno trovato un vero e proprio kit per falsificare i certificati medici; sequestrate anche una pistola, risultata rubata, e le relative munizioni.

In casa aveva un vero e proprio kit per creare certificati medici falsi. Questa la scoperta effettuata dai carabinieri a Casalnuovo, nella provincia di Napoli, nell’appartamento di un uomo di 55 anni, che in quell’abitazione era ristretto agli arresti domiciliari. L’uomo, infatti, usufruisce dei permessi medici per uscire di casa e curarsi, dal momento che sarebbe affetto da una talassemia. I carabinieri della tenenza di Casalnuovo, però, hanno voluto vederci chiaro e, nella serata di ieri, martedì 19 novembre, hanno effettuato un blitz nell’abitazione.

Il 55enne è stato arrestato per detenzione di una pistola rubata

L’uomo è apparso tranquillo, ma i carabinieri hanno setacciato la casa palmo a palmo. Nel bracciolo del divano la prima sorpresa: una pistola calibro 9 short, risultata rubata nel 2019 e perfettamente funzionante, con relativo munizionamento, 40 proiettili in totale. Nell’appartamento, però, c’è dell’altro: i militari dell’Arma trovano, infatti, un timbro dell’Asl, alcuni ritagli di vari timbri tondi dell’Asl e di altri enti della Regione Campania. Nel computer, poi, la sorpresa finale: file editabili per la creazioni di certificati medici. Infine, i carabinieri hanno sequestrato 1.215 euro in contanti.

Al termine del controllo, il 55enne è stato arrestato per la detenzione dell’arma da fuoco. Ulteriori approfondimenti sono in corso sulla documentazione medica…

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Cronaca

Cane randagio ucciso a fucilate, era la mascotte del paese: orrore in Cilento

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Cane randagio ucciso a fucilate, era la mascotte del paese: orrore in Cilento

A Ceraso, nella provincia di Salerno, un cane randagio, “adottato” da tutto il paesino, è stato ucciso a colpi di fucile. Indagini in corso per individuare il responsabile.

Immagine di repertorio

Una comunità intera aveva sperato che ce la potesse fare. E invece il cane randagio, “adottato” e benvoluto da tutto il paese, che due giorni fa era stato ferito a colpi di fucile, è morto: accade a Ceraso, piccola cittadina nella zona interna del Cilento, nella provincia di Salerno. È l’associazione animalista APA, attraverso i suoi canali social, a rendere nota la morte dell’animale che, dopo essere stato ferito, è stato portato in una clinica veterinaria, nella vicina Roccagloriosa. “È morto – scrive l’associazione -. Che tu possa soffrire fino all’ultimo giorno della tua vita da infame” conclude, poi, rivolgendosi al responsabile. Proprio per identificare l’autore sono in corso indagini da parte delle forze dell’ordine.

Lo scorso 18 novembre, negli uffici del Comune di Ceraso era arrivata una segnalazione: un cane giaceva a bordo strada in una pozza di sangue. Soccorso, l’animale è stato portato immediatamente dal veterinario, dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico, dopo il quale la prognosi è rimasta riservata, a causa delle sue gravi condizioni di salute, fino purtroppo al decesso, sopraggiunto nelle scorse ore. L’intera comunità, come detto, aveva pregato affinché il cane potesse salvarsi.

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Cronaca

Coi soldi di Sma Campania pagavano anche la musica online: indagine su 6 milioni di euro sperperati

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Coi soldi di Sma Campania pagavano anche la musica online: indagine su 6 milioni di euro sperperati

La Guardia di Finanza ha ricostruito lo sperpero di 6 milioni di fondi pubblici; invito a dedurre per amministratori e dipendenti di Sma Campania Spa.

Un invito a dedurre è stato notificato a 9 amministratori, dirigenti e dipendenti di Sma Campania Spa, la società in house della Regione che si occupa, tra le altre cose, di prevenzione incendi, risanamento ambientale e gestione rifiuti: secondo le indagini, condotte dai militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, ci sarebbe stato un “sistematico sperpero di fondi pubblici”, che avrebbe portato ad un danno erariale di quasi sei milioni di euro.

I fondi pubblici per lo streaming musicale

I provvedimenti, emessi dalla Corte dei Conti (procuratore regionale Antonio Giuseppone, sostituti procuratori generali Davide Vitale e Flavia Del Grosso) sono stati notificati dalle fiamme gialle; l’indagine riguarda gli anni dal 2012 al 2022.

In particolare, è emerso che le carte ricaricabili, le cosiddette “flash card”, istituite per acquisti urgenti inferiori ai mille euro, venivano utilizzate per scopi che nulla avevano a che fare con le attività della Sma Campania: alcuni dei pagamenti erano stati effettuati per finalità personale e ludico/ricreative, come abbonamenti mensili a servizi di streaming musicale, e anche a notte fonda, quindi in orari non compatibili con lo svolgimento dell’attività amministrativa.

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Le fiamme gialle hanno inoltre appurato che la società ha utilizzato servizi…

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