Cronaca
Ischia, ricostruzione: il prefetto avverte “Tenere alta la guardia”
Oggi sull’isola d’Ischia si è tenuto un doppio incontro con il prefetto di Napoli, Michele di Bari, per fare il punto sulla legalità e la sicurezza nei lavori di ricostruzione post calamità e affrontare il problema del traffico dei mezzi pesanti, ormai insostenibile.
Incontro sulla Legalità e Sicurezza
Nel primo appuntamento, svoltosi presso la sede del Commissariato alla Ricostruzione a Ischia Porto, di Bari ha effettuato una verifica sull’applicazione del protocollo firmato mesi fa per i cantieri di ricostruzione. Durante i precedenti controlli, è emersa la presenza di ditte affiliate ad organizzazioni criminali. Il prefetto ha annunciato l’emissione di 14 interdittive antimafia nei confronti di imprenditori coinvolti nei lavori finanziati sull’isola, e l’introduzione del badge e del “settimanale di cantiere” per i lavoratori, strumenti fondamentali per il controllo delle presenze e la prevenzione di infiltrazioni malavitose.
Partecipazione e Dichiarazioni
A tale riunione hanno partecipato i sindaci dell’isola, il commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini, il questore di Napoli Alessandro Agricola, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Paolo Borrelli, oltre alle organizzazioni sindacali e professionali. Il prefetto ha ribadito l’importanza del rispetto del protocollo di Casamicciola anche per la ricostruzione privata, sottolineando che le imprese devono essere iscritte alla white list e non devono fare ricorso ai subappalti a cascata.
Controlli e Interdittive
Di Bari ha ricordato di aver ordinato due accessi ispettivi ai cantieri, dai quali sono scaturite le interdittive, e ha anticipato che l’attività di controllo sarà estesa anche ad ulteriori aspetti tecnici. Legnini ha dichiarato che, nei prossimi mesi, è previsto un significativo aumento del numero dei cantieri, il che richiede una intensificazione delle attività di vigilanza e controllo per prevenire l’infiltrazione di imprese malavitose.
Problema del Traffico dei Mezzi Pesanti
Nel pomeriggio, il prefetto ha tenuto un’altra riunione presso la sala consiliare del comune di Casamicciola. Durante l’incontro, il sindaco ha richiesto una redistribuzione del traffico dei mezzi pesanti che transita quotidianamente dal porto. Presenti anche le compagnie di navigazione, l’autorità marittima e la regione Campania, è emersa la necessità di un coordinamento tra i sei comuni dell’isola, competenti per le ordinanze sul traffico stradale.
Richieste dei Sindaci
Il prefetto ha proposto un protocollo tra i sindaci per trovare soluzioni provvisorie al problema, chiedendo sacrifici da ciascun comune per raggiungere una soluzione che contempli tutte le esigenze, incluso quelle di Pozzuoli da cui partono la maggior parte dei veicoli per Ischia. Giosi Ferrandino, sindaco di Casamicciola, ha aggiunto che il traffico rappresenta una seria criticità per la sicurezza e la vivibilità sull’isola.
Soluzioni Proposte
Ferrandino ha evidenziato come a Capri il problema sia stato affrontato limitando la circolazione nelle ore notturne, suggerendo che rispettare le ordinanze esistenti potrebbe essere sufficiente per Ischia. Tuttavia, l’aumento delle dimensioni dei camion negli ultimi anni ha compromesso l’appeal turistico dell’isola. Pertanto, sarà necessaria una soluzione condivisa con l’aiuto del prefetto, che salvaguardi sia gli isolani che i turisti.
Fonte
Cronaca
Cede una parte della tettoia al Maximall Pompei, travolto un operaio di 29 anni
Un operaio di 29 anni è stato travolto questa mattina al Centro Commerciale Maximall Pompei di Torre Annunziata dalla caduta di una tettoia: è in ospedale.
I carabinieri all’interno del centro commerciale Maximall
Incidente sul lavoro questa mattina al Centro Commerciale Maximall Pompei di Torre Annunziata: una parte della tettoia ha ceduto travolgendo un operaio di 29 anni. L’uomo, in stato di incoscienza, è stato portato all’Ospedale del Mare di Ponticelli dal personale del 118, per politraumi da schiacciamento. Le sue condizioni sarebbero gravi. Sequestrata l’area coinvolta all’interno del Centro Commerciale da parte della Procura di Torre Annunziata, che ha aperto un fascicolo d’indagine. Sulla vicenda indagano i carabinieri: sul posto anche personale dell’Asl. Al momento il Centro Commerciale è chiuso al pubblico in vista dell’inaugurazione che si terrà giovedì 28 novembre.
I carabinieri all’interno del centro commerciale Maximall dove è avvenuto l’incidente
Le condizioni dell’operaio sono considerate gravi: l’episodio è avvenuto questa mattina, ma non è chiaro se possa essere imputabile alle pessime condizioni meteorologiche che si sono abbattute sulla Campania, con forti raffiche di vento e pioggia già da questa notte. Sulla vicenda è chiamata ora a fare chiarezza la Procura di Torre Annunziata, competente per il territorio. L’operaio di 29 anni è all’Ospedale del Mare per politraumi da schiacciamento riportati nell’incidente.
Cronaca
Precipita dal 30° piano dell’Hotel Ambassador di Napoli, muore una donna a Napoli
Una donna di 52 anni è morta dopo essere precipitata dal 30° piano dell’Hotel Ambassador di via Medina a Napoli, a due passi dalla Questura.
Una donna di 52 anni è morta a Napoli dopo essere precipitata dal 30° piano dell’Hotel Ambassador di via Medina, a due passi dalla Questura partenopea. Fonti investigative riferiscono a Fanpage.it che si tratterebbe di suicidio. La donna è precipitata ieri sera, attorno alle 20, dal 30° piano del grande albergo che si trova su via Medina, e la sua caduta si è “interrotta” al nono piano dell’albergo, dove si è schiantata: per lei non c’è stato nulla da fare. Sul posto sono accorsi i carabinieri e le ambulanze del 118, ma è stato constatato solo l’inevitabile decesso.
Cronaca
Spari sulla spiaggia a Torre Annunziata, preso 16enne. Il raid per uno sguardo di sfida
Identificato il secondo componente del raid nel Lido Azzurro di Torre Annunziata (Napoli): è un 16enne. Gli spari tra i bagnanti dopo una discussione per “uno sguardo di sfida”.
È stato identificato il giovane che, insieme a un 18enne vicino al clan Gionta, nello scorso luglio aveva fatto irruzione nel Lido Azzurro di Torre Annunziata (Napoli) aprendo il fuoco tra i bagnanti con fucile e pistola: si tratta di un 16enne, è stato rinchiuso in un istituto di pena minorile in esecuzione di una ordinanza di applicazione di misura cautelare per tentato omicidio aggravato e porto e detenzione di arma da fuoco, reati commessi con l’aggravante di avere agito col metodo mafioso in concorso con un maggiorenne.
L’episodio risale al 19 luglio. Dalle indagini era emerso che si era trattato di una ritorsione, partita per uno “sguardo di sfida”. L’obiettivo del raid, che in quel momento si trovava in spiaggia, era riuscito a scappare ed era rimasto illeso. Il primo componente del raid era stato bloccato il 26 luglio: S. D. A., 18 anni, imparentato con pregiudicati del clan dei “Valentini”, era stato fermato con le accuse di tentato omicidio, strage e detenzione e porto di armi da sparo, anche per lui con l’aggravante del metodo mafioso.
Secondo le ricostruzioni il ragazzo aveva avuto una discussione con un bagnante che gli aveva rivolto “uno sguardo di sfida”; il 18enne aveva quindi organizzato subito il raid, con l’aiuto del complice: in due avevano sparato incuranti della presenza di numerosi bagnanti. Il secondo giovane, minorenne, è stato identificato nel corso delle indagini svolte dalla Polizia di Stato e coordinate dalla Procura per i…