Cronaca
Incendio in appartamento: due ragazzini bloccati, salvati pompieri
Incendio a Curti, Caserta: Due Ragazzini Salvi grazie all’intervento tempestivo dei Vigili del Fuoco
La scorsa notte a Curti, un’area situata nella provincia di Caserta, ha vissuto momenti di pura tensione quando un incendio ha colpito un appartamento. I vigili del fuoco, intervenuti prontamente sul luogo, sono riusciti a trarre in salvo due ragazzi che erano rimasti bloccati sul tetto dell’edificio. Grazie al loro intervento, si è evitato che le fiamme si propagassero agli appartamenti adiacenti.
Intervento dei Vigili del Fuoco
Il rapido intervento dei vigili del fuoco è stato decisivo per scongiurare una possibile tragedia. Allertati da alcuni residenti della zona, sono giunti tempestivamente sul luogo dell’incendio. Nonostante la fitta coltre di fumo e le fiamme che minacciavano di estendersi, i pompieri sono riusciti a raggiungere i due ragazzi che si trovavano in una posizione di estremo pericolo sul tetto.
Eroe nella Notte
L’incendio ha richiesto l’impiego di diverse squadre dei vigili del fuoco, che hanno collaborato efficacemente per domare le fiamme e mettere in sicurezza l’area circostante. Un’azione coordinata che ha visto il coinvolgimento di diverse unità, tutte impegnate a garantire la sicurezza dei residenti e a limitare i danni materiali.
Cause dell’Incendio
Mentre le operazioni di spegnimento proseguivano, sono iniziate le indagini per determinare le cause dell’incendio. Secondo le prime ipotesi, potrebbe trattarsi di un corto circuito o di un problema legato all’impianto elettrico dell’appartamento coinvolto. Tuttavia, saranno necessari ulteriori accertamenti per fare piena luce sull’accaduto.
Prevenzione e Sicurezza
Questo episodio mette nuovamente in luce l’importanza delle misure di prevenzione e di sicurezza nelle abitazioni. È fondamentale che ogni appartamento sia dotato di sistemi antincendio funzionanti e che vengano condotte regolari verifiche sui propri impianti elettrici. La tempestività e l’efficacia dell’intervento dei vigili del fuoco sono state cruciali, ma la prevenzione rimane l’arma più efficace per evitare tragedie.
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Cronaca
Droga e cellulari con i droni nel carcere di Secondigliano, c’era anche chi faceva acquisti online
La Squadra Mobile di Napoli ha arrestato 12 persone, ritenute appartenenti al clan Vanella Grassi, che avevano messo su un sistema di consegne di droga e cellulari nel carcere di Secondigliano. Gli ordini arrivavano dal reparto di Alta Sicurezza.
Immagine di repertorio
Una vasta operazione della Squadra Mobile di Napoli ha portato all’arresto di 12 persone – 10 in carcere, 2 agli arresti domiciliari – ritenute appartenenti al clan Vanella Grassi, che avevano messo in piedi un sistema per introdurre, attraverso droni altamente tecnologici, droga e cellulari all’interno del carcere di Secondigliano. E proprio grazie a un cellulare, secondo gli inquirenti, i carichi e le spedizioni venivano gestite, addirittura da un detenuto, ritenuto esponente di spicco della Vanella Grassi, che si trovava nel reparto di Alta Sicurezza del carcere, quello in cui, appunto, sono ospitati i detenuti condannati per camorra. Stando a quanto appreso dagli inquirenti nel corso dell’attività investigativa, grazie ai cellulari introdotti in carcere, c’era anche chi effettuava ordini su una nota piattaforma di acquisti online.
I cellulari erano tutti intestati a cittadini extracomunitari
L’attività investigativa ha permesso di accertare come il traffico fosse stato organizzato da Nico Grimaldi, ritenuto esponente di spicco del clan, da sua madre Rita Pitirollo e dalla moglie, Addolorata De Falco. Gli ordini dei detenuti arrivavano all’esterno del carcere e, ad autorizzare l’invio dei droni e quindi delle spedizioni era proprio la madre di Grimaldi. Le indagini hanno rivelato che tutti i telefoni e le relative utenze erano intestati a cittadini…
Cronaca
In auto con hashish e pistola nel cruscotto, due arresti nel Napoletano
Due 21enni arrestati a Brusciano, nel Napoletano: in auto hashish e una pistola col colpo in canna nel cruscotto.
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Erano in auto con una pistola nel cruscotto colpo in canna ed hashish: due le persone arrestate a Brusciano dai carabinieri durante un servizio a lungo raggio nelle aree popolari nella provincia di Napoli. Nel dettaglio, i militari dell’Arma attorno alle due di notte hanno notato un’automobile con all’interno due persone: da un controllo, è emerso che entrambi fossero 21enni già noti alle forze dell’ordine, e così sono scattate le prime perquisizioni, che hanno permesso ai carabinieri di rinvenire e sequestrare quattro grammi di hashish, facendo scattare i controlli più approfonditi.
Ed è stato lì che i carabinieri hanno ritrovato nel cruscotto una pistola a tamburo con matricola abrasa e colpo in canna, all’interno del cruscotto. L’arma, subito sequestrata, sarà sottoposta ad accertamenti balistici per verificare se ci sia stato un suo eventuale utilizzo in fatti di sangue o altri delitti. Per i due, invece, è scattato l’arresto e si trovano ora in carcere a disposizione dell’Autorità giudiziaria: dovranno rispondere di detenzione di arma illegale.
Cronaca
Beve sostanza tossica scambiandola per acqua, avvocato in rianimazione a Nocera Inferiore
L’avvocato 43enne è stato ricoverato in rianimazione all’Ospedale Umberto I di Nocera Inferiore: è grave.
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Beve una sostanza tossica scambiandola per acqua: in rianimazione un avvocato 43enne di Nocera Inferiore, in provincia di Salerno. Il professionista, secondo le prime informazioni, sembra sia rimasto vittima di un terribile disguido. Avrebbe, infatti, ingerito una sostanza caustica, non è chiaro se acida o basica, riportando gravi conseguenze. L’incidente risale al pomeriggio di lunedì 18 novembre 2024.
Avvocato 43enne ricoverato a Nocera Inferiore
Il legale, dopo aver ingerito per sbaglio la sostanza, si sarebbe sentito male. Immediatamente è partita la macchina dei soccorsi. Sul posto è arrivata un’ambulanza del 118 che ha trasportato il ferito d’urgenza presso l’Ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, per le cure mediche del caso. Qui, il personale sanitario ha deciso per il ricovero nel reparto di rianimazione. Le condizioni della vittima sono considerate serie.
Indagini sulla natura del liquido ingerito
Secondo le prime ricostruzioni, il 43enne avrebbe bevuto un liquido, immaginando, probabilmente, che fosse acqua naturale. Invece, si trattava, sembra, di una sostanza tossica e velenosa, la cui natura non è stata ancora chiarita, forse soda caustica, o un qualche tipo di acido. Subito dopo è stato colto da malore. Quando è arrivato in ospedale, i medici hanno subito capito la gravità della situazione ed hanno deciso, in via precauzionale, il ricovero in rianimazione, dove il legale si trova è attualmente sotto costante e attento monitoraggio.
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